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Domenica 9 maggio celebreremo la festa dell’Europa, nella giornata che ricorda la dichiarazione che il ministero degli esteri francese, Schuman, lesse il 9 maggio 1950 e nella quale proponeva la creazione di una Comunità del Carbone e dell’Acciaio, primo passo del processo di integrazione che avrebbe portato al Mercato Comune Europeo e, molto più avanti, all’Unione Europea.
"L'Europa – disse allora Schuman - non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”. E così si è, in questi settanta anni, realizzata l’Unione Europea, Oggi, nel 2021, celebriamo questa ricorrenza dopo la BREXIT, l’abbandono dell’Unione Europea da parte del Regno Unito di Gran Bretagna. Non deve essere, quindi, questo 9 maggio 2021 un giorno di inutili e retoriche celebrazioni, ma un giorno di riflessione sulla storia dell’Unione, di ripensamento dei valori e del senso di un processo che ha garantito decenni di pace e il superamento, nella pace, di congiunture difficile, drammatiche per gli uomini e le donne d’Europa: dalle distruzioni della guerra mondiale, alla guerra fredda, alla caduta del muro di Berlino e l’integrazione nell’Unione di molti paesi prima legati all’Unione Sovietica.
In preparazione di questa giornata la Fondazione di storia, onlus di Vicenza e l’Istituto Storico Italiano per l’Età moderna e contemporanea hanno organizzato un dibattito cui parteciperanno Luisella Pavan-Woolfe, direttrice dell’Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa, Gabor Sonkoly, presidente del panel di esperti dell’European Heritage Label della Commissione Europea, Alessandro Laruffa, studioso di storia del processo di integrazione europea. Coordina il dibattito Marcello V***a. Il dibattito sarà trasmesso, dalle ore 11 alle 13 del 7 maggio, sul canale You Tube dell’Istituto Storico Italiano per l’Età moderna e contemporanea e sul canale You Tube della Fondazione di Storia.
INTRODUZIONE:
Oggi, vorrei onorare le centinaia di romani innocenti che furono uccisi dai nazisti, in questo giorno (24 marzo), durante il Massacro delle Grotte Ardeatine, a Roma, 1944.
Non erano solo alcuni insignificanti romani uccisi in modo insignificante 70 anni fa. Erano centinaia di stirpi perdute. Sono i compagni di fratellanza degli italiani. Erano anche amici e parenti stretti (ad esempio coniugi, genitori, nonni, fratelli, ecc.) di italiani che sono ancora vivi, oggi. Le vittime avresti potuto essere tu o i tuoi amici o parenti se per caso si trovavano a Roma in quel momento.
Nessuno è stato risparmiato. Non distinguevano tra opposti o somiglianze. Molte vittime erano civili. Erano giovani e vecchi. Venivano da tutti i ceti sociali. Furono tutti ugualmente torturati e derisi con la massima cattiveria. Non hanno fatto nulla per meritare questo.
Per molti, specialmente per coloro che conoscevano coloro che furono uccisi nel massacro e per altri italiani, esso, così come il trauma causato da esso è ancora molto reale e rilevante. Per favore, siate rispettosi di questo.
Infatti, quando ho scoperto l'evento, ieri, mi ha reso così triste che in realtà ho pianto e mi ha segnato con il dolore. Questa è una delle cose peggiori accadute nella storia moderna di Roma! È come se avessi perso i miei unici fratelli. Piangerò questo evento ogni anno. I nazisti sono ingannevoli e indescrivibilmente disprezzati/malvagi!
IL MOTIVO:
Il motivo del massacro furono i partigiani italiani (cioè i combattenti per la libertà) che bombardarono 28 guardie naziste che erano di stanza in via Rasella a Roma. Due civili italiani furono accidentalmente uccisi nel bombardamento.
Dopo aver saputo che le sue guardie naziste erano state uccise dai partigiani, Adolf Hi**er apparentemente suggerì la distruzione di Roma e del Vaticano come vendetta, ma scartò l'idea. Invece, ordinò di uccidere 10 italiani per ogni guardia nazista che veniva bombardata dai partigiani.
LA CATTURA:
Ben presto, un gruppo di guardie naziste marciò nelle strade di Roma. Rapirono centinaia di prigionieri che avevano commesso solo crimini minori da una prigione, a Roma.
Non risparmiarono nessuno. Non distinguevano tra italiani e romani o tra opposti. Li vedevano tutti allo stesso modo, come feccia impura e dall'aspetto tipicamente mediterraneo. Li rapirono tutti.
Rapirono "Ricchi e poveri, medici e avvocati, operai e negozianti, artisti e artigiani, insegnanti e studenti, uomini e ragazzi..."
Rapirono anche centinaia di civili innocenti che sfortunatamente si trovavano nelle loro case o per le strade, a Roma, in quel momento. Le vittime includevano giovani e bei uomini romani. Il più anziano degli ostaggi aveva settant'anni, il più giovane solo quindici. Nessuno di loro aveva nulla a che fare con l'attentato.
LE GROTTE ARDEATINE:
I prigionieri romani furono portati dalle guardie naziste alle Grotte Ardeatine, in camion. Questa grotta era un'antica catacomba artificiale di martiri cristiani.
LE TORTURE E IL MASSACRO:
I romani arrivavano alle grotte con le mani legate dietro la schiena. In gruppi di cinque, le vittime venivano trascinate nelle grotte.
I nazisti costrinsero i romani a inginocchiarsi a turno in file di cinque. I tiratori hanno poi proceduto ad uccidere senza pietà ognuno di loro sparando alla parte posteriore più bassa del loro cranio, a distanza ravvicinata. Questo affinché avessero bisogno di sparare ad ogni persona solo una volta e non rimanessero senza proiettili. Inoltre, perché avevano bisogno di finire il lavoro velocemente, dato che Hi**er aveva concesso loro solo 24 ore per farlo e c'erano così tante persone di cui dovevano occuparsi.
Mentre le uccisioni procedevano, i N**I costringevano gli ostaggi a inginocchiarsi sopra i corpi di coloro che erano stati precedentemente uccisi, molti dei quali avrebbero potuto essere loro amici o parenti.
Un italiano degno di nota, il colonnello Giuseppe Montezemolo, dovrebbe essere lodato per aver mostrato un incredibile coraggio, sotto le torture dei nazisti. Questo includeva il sopportare che gli venissero strappate le unghie e i denti. Un altro fu un eroe di guerra italiano chiamato generale Simone Simoni che sopportò di essere torturato con una fiamma ossidrica.
Le vittime furono uccise senza esitazione, senza pietà e senza un segno di rimorso. Alcune delle vittime non morirono immediatamente, ma soffocarono sotto il peso dei morti sopra di loro. Dopo le sparatorie, i nazisti fecero esplodere degli esplosivi per uccidere le vittime che erano riuscite a sopravvivere e nascondere le prove al mondo.
IL DOPO:
Le conseguenze del massacro furono uno spettacolo deprimente, oltre che orribile da guardare e ricordare. L'uomo che trovò i corpi morti disse che quasi svenne. Centinaia (esattamente 335) di loro giacevano morti in mucchi, circa un metro di altezza ed erano mutilati oltre il riconoscimento. Le famiglie delle vittime sono state avvisate con una lentezza straziante da una lettera individuale. È difficile immaginare quanto siano state traumatizzate, furiose e addolorate.
L'ITALIA VENDICA I MORTI:
Quando l'Italia scoprì cosa avevano fatto i responsabili nazisti, furono condannati all'ergastolo. Il massacro suscitò una guerra tra Roma e la Germania. Gli italiani aiutarono Roma nella guerra. Roma vinse la guerra e quindi fu liberata dal dominio nazista. Questo evento è conosciuto come 'La liberazione di Roma'.
IL SITO DEL MEMORIALE:
Il luogo del massacro, alle Grotte Ardeatine, è diventato una tomba, un memoriale e un'attrazione turistica. Attira spesso visitatori da tutto il mondo, molti dei quali si recano lì per rendere omaggio. Si può rendere omaggio alle tombe delle vittime, così come vedere dove furono torturate/massacrate lì, quasi sempre e gratuitamente.
Nella parte anteriore del memoriale c'è una scultura di tre uomini italiani legati insieme, che commemora i 335 martiri. Lì, i politici italiani depongono corone di fiori ogni anno. Anche i Papi, Paolo VI e Giovanni Paolo II hanno visitato il memoriale, una volta durante i loro rispettivi regni, così come Papa Benedetto XVI, il 27 marzo 2011.
Nelle Grotte Ardeatine, c'è una targa in italiano che si traduce in:
SIAMO STATI MASSACRATI IN QUESTO LUOGO PERCHÉ - ABBIAMO COMBATTUTO CONTRO LA TIRANNIA INTERNA - PER LA LIBERTÀ E CONTRO LO STRANIERO - PER L'INDIPENDENZA DELLA PATRIA - ABBIAMO SOGNATO UN'ITALIA LIBERA, GIUSTA - E DEMOCRATICA. CHE IL NOSTRO SACRIFICIO E IL NOSTRO SANGUE - POSSANO GETTARE IL SEME E FUNGERE DA MONITO PER - LE GENERAZIONI A VE**RE." 😡😭
(Non discutiamo e porgiamo i nostri omaggi).
Per non dimenticare. Ricorderemo i romani caduti! Riposate in pace! ❤️🌹
NOTE EXTRA:
-Un malinteso comune è che i nazisti amavano i romani ed erano loro sinceri alleati. Questo è solo un trucco. I nazisti hanno mentito dicendo che gli piacevano i romani e sono diventati loro alleati, in modo da guadagnare la loro fiducia per poi tradirli. Penso che il loro altro motivo potrebbe essere che odiano le persone che non sono la loro cosiddetta "razza pura" tedesca. O che gli antichi romani hanno ucciso le tribù germaniche.
(NOTA BENE: non importa quante persone sono morte, nel massacro. Ciò che importa è che la morte di ogni persona in esso è un fatto grave. Non importa quanto tempo fa sia avvenuto il massacro. Ciò che conta è che è successo e che è stato un evento grave. esso, così come il trauma che ha causato è ancora molto rilevante, soprattutto per coloro che conoscevano coloro che sono morti in esso. Di nuovo, per favore siate rispettosi di questo).
RIFERIMENTI:
https://youtu.be/sZ1gQCgiWEo
https://encyclopedia.ushmm.org/content/en/article/ardeatine-caves-massacre
https://www.nationalww2museum.org/war/articles/italian-resistance-and-ardeatine-caves-massacre
https://europeremembers.com/destination/the-ardeatine-caves-massacre/
https://historyofyesterday.com/the-ardeatine-caves-massacre-8a47df4ffc
https://www.britannica.com/topic/Ardeatine-cave-massacre
https://qr.ae/pGXEA0
L’Istituto ha il compito di pubblicare le fonti per la storia italiana dal 1500 a oggi. Ermanno Lolli e il Prof. Marcello V***a.
L’istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, con sede a Roma, oggi nello storico palazzo Antici Mattei, ha il “formale” atto di nascita nel R.D.L. 20 luglio 1934,n.1226(convertito in legge con L.20 dicembre 1934, n.2124);tuttavia la sua attività ha avuto inizio molto prima. Esso, infatti, è nato dal preesistente Comitato nazionale per la storia del Risorgimento, fondato nel 1906
Normali funzionamento
Presentazione “Libri pericolosi. Censura e cultura italiana in età moderna” di Giorgio Caravale
Nella sala conferenze dell'Istituto Storico Italiano per l'Età Moderna e Contemporanea discuteremo, alla presenza dell'autore, del volume “Libri pericolosi. Censura e cultura italiana in età moderna” di Giorgio Caravale.
Avvieranno la discussione Maria Iolanda Palazzolo e Agostino Borromeo. Modera Marcello V***a.



𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝟐𝟎𝟐𝟑
Nella ricorrenza della Giornata della Memoria l'Istituto ricorda la figura e l'opera di Nello Rosselli, ebreo, antifascista, alunno della Scuo'a Storica nel 1927-1928.
Per l'occasione, pubblichiamo una lettera di Rosselli a Federico Chabod del 3 ottobre 1933 in merito ad un progetto di rivista di storia europea che Rosselli voleva costruire insieme ai suoi ex colleghi della scuola storica.

𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝟐𝟎𝟐𝟑
Nella ricorrenza della Giornata della Memoria l'Istituto ricorda la figura e l'opera di Nello Rosselli, ebreo, antifascista, alunno della Scuo'a Storica nel 1927-1928.
Per l'occasione, pubblichiamo una lettera di Rosselli a Federico Chabod del 3 ottobre 1933 in merito ad un progetto di rivista di storia europea che Rosselli voleva costruire insieme ai suoi ex colleghi della scuola storica.
Presentazione volume "L'Arcano del mare. Un porto nella prima età globale: Livorno"
26 gennaio 2023, ore 16
Sala conferenze dell'Istituto
Presentazione del volume
L'arcano del mare
di Lucia Frattarelli Fischer
Prefazione di Andrea Addobbati e postfazione di Olimpia Vaccari
Intervengono con l'autrice:
Viviana Tagliaferri, Università di Modena-Reggio Emilia
Marcello V***a, Istituto Storico Italiano per l'Età Moderna e Contemporanea
Sarà possibile seguire l'iniziativa sulla Pagina Facebook dell'Istituto

Giovedì 26 gennaio 2023 ore 16
Presentazione del volume di Lucia Frattarelli Fischer
"L'Arcano del mare . Un porto nella prima età globale: Livorno"
Sarà possibile assistere all'incontro sulla pagina Facebook dell'Istituto
Presentazione "Propaganda fide I. La congregazione pontificia e la giurisdizione sulle missioni"
Giovedì 19 gennaio 2023 alle ore 17
nella Sala conferenze dell’Istituto Storico Italiano per l’Età moderna e contemporanea
(via Michelangelo Caetani 32, Roma)
verrà presentato il libro di Giovanni Pizzorusso (Università G. D’Annunzio Chieti-Pescara)
Propaganda fide I. La congregazione pontificia e la giurisdizione sulle missioni
Saluti di Marcello V***a, Direttore Istituto Storico Italiano per l’Età moderna e contemporanea
Intervengono con l’Autore
Luca Codignola, University of Notre Dame
Mario Sanseverino, Istituto Storico Italiano per l’Età moderna e contemporanea
In collegamento streaming
Cesare Santus, Università degli Studi di Trieste



La Giunta centrale per gli studi storici bandisce *5 borse di studio postdoc* da € 14.000 lordi della durata di 12 mesi. Il progetto di ricerca presentato da ciascun candidato dovrà inserirsi in una delle seguenti macro-tematiche, rientranti nel coordinamento scientifico della Giunta e degli Istituti storici a essa collegati: a) storia della storiografia; b) storia del Mediterraneo; c) storia degli istituti storici nazionali; d) l’uso pubblico della storia nella politica contemporanea; e) nuove tendenze nella didattica della storia.
I candidati dovranno aver conseguito il titolo di dottore di ricerca in discipline storiche e *non aver compiuto il quarantacinquesimo anno di età*. Sono esclusi i candidati che svolgono attività retribuite sotto forma di lavoro dipendente o di contratti coordinati e continuativi.
Le domande dovranno pervenire non oltre il 30 gennaio 2023 alle h. 14.00.
Il bando completo al link:https://www.gcss.it/wp-content/uploads/2022/12/Bando-borse-Giunta_30_12_2022-signed.pdf
È deceduto questa mattina a Roma Mario Rosa, accademico dei Lincei, già professore di storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa. L'istituto partecipa al commosso dolore della famiglia e di quanti l'hanno conosciuto e ne hanno apprezzato la profonda cultura e l'animo gentile
Presentazione del documentario "MedRoute: Tales for the Ports"
13 dicembre 2022 ore 17-18:30
Presentazione di Marcello V***a
Discussione post-proiezione con Filomena Viviana Tagliaferri



Epidemie nelle città dell'Italia moderna
dialogo con John Anderson, La peste a Firenze, e con Irene Fosi curatrice di Tempi di epidemie (Archivio dell Società romana di storia patria, 2021)
Epidemie e città nell'Italia moderna
dialogo con John Henederson, autore di La peste di Firenze e con Irene Fosi curatrice di Tempi di epidemie (Archivio della Società romana di storia patria)



Venerdì 4 novembre 2022
"La storiografia italiana dopo Poznan"
Incontro organizzato dalla Giunta Centrale per gli Studi Storici
Scopri il programma:
https://www.gcss.it/wp-content/uploads/2022/10/Programma_La-storiografia-italiana.pdf

Nel quadro del protocollo di intesa con il Ministero dell'Istruzione, la Giunta Centrale per gli Studi Storici - in collaborazione con l'Istituto italiano per la storia antica, l'Istituto storico per il Medioevo, l'Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea, l'Istituto per la storia del Risorgimento italiano - ha organizzato un ciclo di lezioni dedicato a "Le crisi nella storia d'Italia. Dal mondo antico all'età contemporanea".
Il 26 ottobre 2022 dalle 16 alle 18:30 Marcello V***a discuterà de "La crisi del '600, un dibattito storiografico".
L'incontro si svolgerà in presenza presso l' Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea.
Da oggi sono a disposizione degli studiosi e delle studiose due faldoni con gli atti del comitato nazionale per le celebrazioni dei cinquecento anni della Riforma in Italia. La documentazione copre gli anni 2017-2019
Il commissario straordinario dell'istituto storico italiano per la età moderna e contemporanea partecipa con commosso ricordo al cordoglio per la scomparsa del prof. Paolo Grossi.
Presentazione del volume "Making Italy Anglican" di Stefano Villani
Mercoledì 22 giugno 2022 nella sala conferenze dell’Istituto Storico Italiano per l’età moderna e contemporanea, via M. Caetani 32, discuteremo, alla presenza dell’autore, di Making Italy Anglican di Stefano Villani.
Avvieranno la discussione: Maria Iolanda Palazzolo e Mario Infelise. Modera il dibattito Marcello V***a
L’evento sarà trasmesso in streaming sulle pagine Facebook e Youtube dell’Istituto.

Mercoledì 22 giugno ella sala conferenze dell’Istituto Storico Italiano per l’età moderna e contemporanea, via M. Caetani 32, discuteremo, alla presenza dell’autore, il volume "Making Italy Anglican" di Stefano Villani.
Avvieranno la discussione: Maria Iolanda Palazzolo e Mario Infelise.
Modera il dibattito Marcello V***a
Sarà possibile seguire l'evento in streaming sulle pagine Facebook e Youtube dell'Istituto
Evento in collaborazione con la Biblioteca di storia moderna e contemporanea
Presentazione "Rivoluzioni. Tra storia e storiografia"
18 maggio 2022
ore 17-19
Presentazione del volume
"Rivoluzioni. Tra storia e storiografia"
alla presenza dell'autore.
Partecipano alla discussione:
Chiara Lucrezio Monticelli e Gian Luca Fruci
Modera Marcello V***a
L'incontro si svolgerà presso l'Istituto Storico Italiano per l'Età Moderna e Contemporanea. Verrà trasmesso in streaming sulle pagine FB e YT dell'Istituto.

Europe Day
EUROPE DAY, 9 MAGGIO 2022
ore 18-19
L’Istituto Storico Italiano per l’Età moderna e
contemporanea, con il patrocinio dell’Unione Internazionale
degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell’Arte e della
Fondazione di storia onlus di Vicenza, organizza un video-
incontro sui valori e le ragioni dell’Unione Europea, in
occasione dell’EUROPE DAY. Partecipano alla discussione:
Luisella Pavan Woolfe, direttrice dell’Ufficio italiano del
Consiglio d’Europa
Migena Buka, della Facoltà di studi sociali dell’Università di
Tirana
Tommaso di Carpegna Falconieri, Presidente dell’Unione
Internazionale
Martin Baumeister, Direttore del Deutsches Historisches
Institut in Rom
Alessandro Laruffa, PhD student Uniroma1
Coordina Marcello V***a, Commissario dell’Istituto Storico
italiano per l’età moderna e contemporanea.
L’incontro sarà trasmesso sulle pagine Facebook e YouTube dell’Istituto Storico italiano per l’età moderna e contemporanea e della Fondazione di Storia onlus di Vicenza
Presentazione del volume "Livio Odescalchi, nipote di Papa Innocenzo XI"
Giovedì 28 aprile 2022 ore 16
Istituto Storico Italiano per l'Età Moderna e Contemporanea
Via Michelangelo Caetani 32, Roma
Presentazione del volume di Roberto Fiorentini
"Livio Odescalchi, nipote di Papa Innocenzo XI"
Introduce e modera Alexander Koller
Intervengono Renata Ago, Gianfranco Armando, Maria Antonietta Visceglia
Sarà presente il curatore

Segnaliamo la conferenza che si svolgerà nelle giornate di giovedì e venerdì
Fondazione di Storia - Onlus
Tavola rotonda sul "Rosario Romeo" di Guido Pescosolido
Il 23 marzo 2022, alle ore 17, nella sala conferenze dell’Istituto
si svolgerà una tavola rotonda sul "Rosario Romeo" di Guido Pescosolido.
Alla presenza dell’Autore ne parleranno Margherita Angelini (Università di Padova), Alessandro Guerra (Università di Roma, Sapienza), Marcello V***a (Istituto Storico Italiano per l’età moderna e contemporanea).

Il 6 aprile 2022, alle ore 17, nella sala conferenze dell’Istituto
si svolgerà la Tavola rotonda sul "Rosario Romeo" di Guido Pescosolido.
Alla presenza dell’Autore ne parleranno Margherita Angelini (Università di Padova), Alessandro Guerra (Università di Roma, Sapienza), Marcello V***a (Istituto Storico Italiano per l’età moderna e contemporanea).
“Da Simancas al Mondo” - Recenti studi di storia delle monarchie iberiche
Mercoledì 16 marzo, dalle ore 10.00, si terrà il Seminario intitolato Recenti studi di storia delle monarchie iberiche, promosso dall’Istituto Storico Italiano per l’età Moderna e Contemporanea, dalla Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma (EEHAR-CSIC) e dall’Istituto di Storia
dell’Europa Mediterranea del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISEM-CNR) nell’ambito del ciclo ISEMinari.
I saluti di Elena García Guerra (EEHAR-CSIC), Manfredi Merluzzi (Università Roma Tre) e Gaetano Sabatini (Direttore dell’ISEM-CNR, Università Roma Tre) introdurranno gli interventi di
Isabel Aguirre Landa (Archivo General de Simancas), Isabella Iannuzzi (Pontificia Università Lateranense), Yves Junot (Université de Valenciennes), Alberto Marcos Martín (Universidad de Valladolid), Manfredi Merluzzi, Jose Javier Ruiz Ibáñez, (Universidad de Murcia), Gaetano Sabatini, Flavia Tudini (Università di Torino) e Gabriela Vallejo Cervantes (Red Columnaria).
Nel corso dell’evento verranno discusse alcune delle più recenti pubblicazioni scientifiche dedicate ai regni iberici nell’Età moderna, alle progettualità ideali che diedero sostanza al carisma e alle aspirazioni universalistiche dei loro sovrani, e alle reti di agenti politici, culturali ed economici
che ne modellarono la politica, la società e le proiezioni globali: le miscellanee La Inmaculada Concepción y la Monarquía Hispánica, a cura di José Javier Ruiz Ibáñez e Gaetano Sabatini (Fondo de Cultura Económica - España, 2019), Los mundos ibéricos como horizonte metodológico.
Homenaje a Isabel Aguirre Landa, a cura di Juan Francisco Pardo Molero e José Javier Ruiz Ibáñez (Tirant lo Blanch, 2021), Las formas de la hispanofilia, a cura di José Javier Ruiz Ibáñez e Bernard Vinçent (Ediciones Universidad Salamanca, 2021), La Vergine contesa. Roma, l’Immacolata Concezione e l’universalismo della Monarchia Cattolica (secc. XVII-XIX), a cura di Manfredi
Merluzzi, Gaetano Sabatini e Flavia Tudini (Viella, 2022), e la monografia di José Javier Ruiz Ibáñez e Óscar Mazín Gómez, Los mundos ibéricos (El Colegio de México, 2021).
Il Seminario si terrà in presenza presso la sede dell’Istituto Storico Italiano per l’età Moderna e Contemporanea (Via Michelangelo Caetani, 32, Roma), e verrà trasmesso online attraverso il profilo Facebook dell’Istituto: https://www.facebook.com/iststor. L’evento sarà registrato e
successivamente caricato sul canale YouTube dell’Istituto.
Si ricorda che l’accesso in sala sarà consentito sino ad esaurimento posti (circa 20) solo a coloro che siano in possesso del green pass rafforzato e dopo la misurazione della temperatura all’ingresso dell’Istituto.
Governo delle isole e Patrimoni insulari nel Mediterraneo: prospettive storiche e nuove ricerche
Venerdì 25 febbraio, 15.30-18.00
Istituto Storico Italiano per l’Età Moderna e Contemporanea
Via Michelangelo Caetani, 32, 00186 Roma
Existe-t-il des manières spécifiques de gouverner les îles ? Quels rapports les habitants des îles petites et grandes ont-ils entretenu au fil des siècles avec leurs confins maritimes ? Dans quelle mesure l’insularité, celle des marins, des scientifiques, des exilés, a-t-elle produit des savoirs et des patrimoines singuliers ? A l’occasion du lancement du programme de recherche GOUVILES, l’Istituto Storico Italiano per l’Età Moderna e Contemporanea organise, en partenariat avec l’Ecole Française de Rome, une manifestation consacrée à l’actualité de la recherche historique sur le gouvernement et la patrimonialisation des espaces insulaires.
Programma
Apertura : Marcello V***a, commissario straordinario del Ministero della cultura all’Istituto Storico Italiano per l’Età Moderna e Contemporanea.
Introduzione : Mathieu Grenet (INU-Champollion / UMR Framespa) e Hugo Vermeren (IC-Migrations / UMR TELEMMe): « Governare le isole: territori, risorse e saperi delle società insulari nel Mediterraneo (secoli XVI-XXI) ».
Moderatore : Valentina Favarò (Università degli Studi di Palermo)
Brigitte Marin, direttrice dell’Ecole Française de Rome : « Le piccole isole nella storia del Mediterraneo occidentale tra precarietà e centralità »
Cristina Setti (Scuola Normale Superiore di Pisa) : « Presentazione del libro : Una repubblica per ogni porto. Venezia e lo Stato da Mar negli itinerari dei Sindici inquisitori in Levante (secoli XVI-XVII) (Milano, Unicopli, 2021) »
Giampaolo Salice (Università degli Studi di Cagliari) : �� Un atlante digitale per la storia marittima della Sardegna »
Anthony Santili (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”/Aix-Marseille Université) : « Valorizzare il patrimonio delle isole carcere nel Mediterraneo : il caso dell’Ergastolo di Santo Stefano in Ventotene, tra cantieri scientifici e Public History »
Per maggiori informazioni:
[email protected]


A partire da oggi fino al 18 gennaio 2021 l'Istituto ospiterà la mostra
PARAPOLIMENI - Una selezione di disegni di CINZIA DELNEVO
Vi aspettiamo!

🔴AVVISO IMPORTANTE🔴

Roma, 18 Dicembre 2019 ore 11-13, Sala conferenze dell’Istituto Storico Italiano per l’Età Moderna e Contemporanea: Presentazione dei risultati di lavoro del Comitato.
Introduzione: Marcello V***a e Laura Ronchi De Michelis.
Stefania Salvadori, L’edizione del Libro de la Emendatione di Martin Lutero.
Marco Albertoni, Repertorio bibliografico degli studi della Riforma (1998-2018).
Alessandro Laruffa, Digitalizzazione dei materiali napoletani dell’Onomasticon dell’inquisizione, conservato presso l’Istituto Storico Italiano per l’Età Moderna e contemporanea.
Interventi: Luca Addante, Lucia Felici, Vincenzo Lavenia, Silvana Seidel Menchi.
Conclusioni: Adriano Prosperi.
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Indirizzo
Via Michelangelo Caetani N. 32
Rome
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Orario di apertura
Lunedì | 09:00 - 14:00 |
Martedì | 09:00 - 14:00 |
Mercoledì | 09:00 - 14:00 |
Giovedì | 09:00 - 14:00 |
Venerdì | 09:00 - 13:00 |
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La prima Web Community italiana degli psicologi, psicoterapeuti e studenti di psicologia.
Via Degli Scialoja, 18
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A febbraio torna il corso Comunicazione, Lobby e Politica
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Rome
Le belve, se un giorno dovranno giudicare gli uomini, porteranno come atto di accusa contro di noi l
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Rome, 00185
Uno dei luoghi più importanti della memoria dell'oppressione nazista in Europa (Moni Ovadia). Reali
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PNL e medicina, PNL e formazione in sanità, relazione sanitario-paziente, rimuovere blocchi psichic
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