Quando un contribuente usufruisce di un Bonus Casa che prevede l’usufrutto in detrazione con la Dichiarazione dei Redditi, generalmente l’utilizzo si spalma in un tempo che va dai 4 anni ai 10 anni .
Nel caso in cui prima di concludere l’usufrutto di tutte le rate il soggetto decidesse di vendere il bene oggetto della detrazione, in che modo si potrebbe procedere per l’usufrutto delle rate residue?
Bonus Casa: rate residue passano in automatico all’acquirente
in un interpello presente su fisco oggi nel quale un contribuente chiedeva se, nel caso in cui un soggetto stia usufruendo di detrazione relativa all’acquisto o alla costruzione di un box auto pertinenziale ad un’unità immobiliare – ma decidesse di vendere entrambi i beni – il futuro acquirente possa fruire delle rate restanti di detrazione derivanti dal box.
La risposta dell'Agenzia delle Entrate è stata affermativa.
In sostanza, qualora un soggetto che sta usufruendo di un Bonus Casa cedesse il bene oggetto di detrazione, l’acquirente non solo avrebbe la possibilità di continuare ad usufruire delle quote residue, ma in realtà si tratta di un “passaggio” che avviene in automatico, In particolare, si chiariva che le rate restanti di detrazione – qualora il bene venisse venduto – passano automaticamente al beneficio dell’acquirente solo se il bene viene venduto per intero.\
Ma Qualora, il proprietario del beneficio fiscale originale volesse invece vendere il bene, pur continuando però egli stesso ad usufruire delle quote restanti della detrazione, potrebbe farlo semplicemente specificando tale volontà all’interno dell’atto di vendita.
Come vedi è sempre fondamentale strutturare un'attenta pianificazione finanziaria e contrattuale per poter beneficiare al meglio di tutte le possibili opportunità.
Roberto Silvestri
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MUTUI, RATE A TASSO FISSO IN DISCESA : ADESSO è PIù CONVENIENTE DEL VARIABILE !
Nel terzo trimestre il mercato della casa ha tenuto meglio del previsto, mettendo a segno, stando ai dati resi noti dell’Agenzia delle Entrate, 175.268 compravendite, con un incremento rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, dell’1,7%.
Comunque il mercato non è certo indifferente alla crisi economica e all’aumento del costo del denaro. L’incremento trimestrale è nettamente più basso dei due precedenti, gli acquisti con il ricorso al mutuo sono diminuiti, anche se non in maniera drammatica.
Comunque, nella lettura dei dati bisogna sempre considerare il timing delle operazioni. Le Entrate computano, in maniera formalmente ineccepibile, le trascrizioni dei rogiti, ma il momento effettivo della vendita di una casa è la firma del compromesso, che avviene settimane se non mesi prima del rogito. Quindi i dati in buona sostanza fotografano operazioni concluse prima della pausa estiva.
L’inflazione sta evidentemente giocando un ruolo decisivo per la tenuta delle transazioni, si compra anche allo scopo di difendere i propri risparmi. Ce lo dicono due dati presenti nel rapporto dell’Agenzia delle Entrate: SONO DIMINUITI GLI ACQUISTI FINANZIATI DA MUTUO, sono aumentate le transazioni effettuate con la richiesta delle agevolazioni prima casa.
Si sta quindi comprando per investire, ma non per ritrarre un reddito dalla casa (i canoni di locazione al netto oggi rendono meno dei titoli di Stato e sono molto più rischiosi) ma per dismettere liquidità in cambio di un maggior confort abitativo.
Per quanto riguarda l'andamento dei prezzi delle case su base decennale l’unica città a registrare valori medi più alti rispetto al 2012 è Milano (3.399 contro 3.356 di dieci anni fa. Un incremento nominale che comunque non basta a compensare l’inflazione). Tutte le altre città sono ancora nettamente sotto i valori del 2012, a partire dalla Capitale: 2.868 euro contro i 3.374 del 2012.
Le prospettive del mercato sono strettamente legate all’andamento del mercato dei mutui. A novembre l’Eurirs, il parametro che serve da base per prezzare i finanziamenti a tasso fisso, ha registrato una netta discesa, invertendo una tendenza che sembrava destinata a durare ancora a lungo.
Stando ai dati del 1° dicembre, un mutuo da 150 mila euro a 30 anni, ipotizzando un finanziamento con spread 1,5%, la rata fissa tendenziale è passata dai 557 euro di inizio anno a 675 euro, ma solo un mese prima il costo aveva toccato 716 euro.
Cresce in maniera inesorabile invece l’Euribor, parametro dei variabili.
Per lo stesso mutuo del nostro esempio la rata il 1° dicembre era arrivata a 668 euro, eguagliando di fatto quella del finanziamento fisso.
Se la Bce manterrà il programma di aumenti graduali dei tassi, a partire dalla prossima riunione del 15 dicembre, l’Euribor continuerà a salire e con lui il tasso dei mutui variabili.
Oggi per chi deve prendere un mutuo in pratica la scelta è obbligata: a parità o quasi di tasso si punta sul fisso. Vero è che nel tempo le rate variabili, passata la tempesta dell’inflazione, potrebbero scendere e rivelarsi convenienti ma è altrettanto vero che i mutui a tasso fisso si possono surrogare e quindi si riuscirebbe egualmente ad approfittare del ribasso dei tassi. Per chi ha in corso un mutuo a tasso variabile si può pensare alla surroga a tasso fisso, ma l’operazione ha senso soprattutto se ricorrono due condizioni: mutuo partito da poco tempo e a tasso ridotto (sotto il 2%), perché quando ricorrono entrambi questi fattori un aumento del tasso di interessi ha effetti molto pesanti sulla rata; se il mutuo invece è a metà della sua vita o anche oltre le conseguenze dell’impennata dell’Euribor sono molto più sostenibili.
Se anche tu stai attraversando il problema del aumento della rata del mutuo e non sai come muoverti prenota subito una consulenza allo 0656556375 per pianificare al meglio il tuo futuro e la tua ripresa finanziaria .
Cerchi una casa da monetizzare su AirB&B ? Ora l'azienda stessa ti aiuta a trovarla.
visto l'aumento esponenziale delle richieste di chi vuole inserirsi in questo business per farne la sua professione o semplicemente per crearsi una rendita fissa alternativa ho deciso di toccare oggi questo argomento .
La società ha infatti da poco introdotto negli Stati Uniti un nuovo programma chiamato "Appartamenti compatibili con Airbnb" che consente agli aspiranti affittuari di trovare una proprietà in oltre 25 mercati americani. Dopo aver selezionato una potenziale stanza o appartamento proposti, puoi utilizzare un calcolatore che stima quanto puoi guadagnare dall'annuncio dell'alloggio su Airbnb.
il programma in questione si chiama "Airbnb-friendly apartments" , e Consiste nel permettere ai padroni di casa di affittare a breve o lungo termine una stanza o anche l'intera casa/appartamento. Basta entrare sul sito in questione e selezionare la casa. In seguito poi ti compariranno dei campi da compilare con un calcolatore finale che ti dirà quanto puoi guadagnare con la tua proprietà. Airbnb ci tiene a specificare sulla loro pagina FAQ che nessuna è di loro proprietà e che i padroni di casa sono tenuti ad attenersi alle leggi locali e con le linee guida della compagnia.
Questa nuova funzione agevolerà tantissimo i padroni di casa in quanto riuscire ad affittare casa per un breve era molto difficile in quanto pieno di intoppi burocratici. Con questo, i padroni di casa riusciranno a supportare i costi sempre in crescita della vita e favorirà ulteriormente lo spostamento della gente.
Da quando questa nuova funzione è stata introdotta, a New York hanno ristretto le regole per i proprietari chiedendo loro l’attestato della proprietà e prova che sia la loro residenza fissa.
In Francia, invece, è obbligatorio per gli affittuari registrare prova scritta che il proprietario gli permette di alloggiare in quella casa, Infatti, l'anno scorso la città di Parigi ha multato Airbnb per $9.6 milioni per aver pubblicato proprietà illegali non in regola con le autorità.
Con questa mossa Airbnb ha ulteriormente ampliato la piattaforma e gli utenti con conseguente incasso ed espansione, e vedremo se nel prossimo futuro anche in Italia questa funzione di Airbnb prenderà sempre più piede permettendo al business delle sub-locazioni e degli affitti brevi di espandersi ancora di più .
Mutui under 36: agevolazioni prima casa confermate anche nel 2023
Il bonus prima casa per gli under 36 verrà prorogato dalla legge di Bilancio e quindi sarà valido fino al 31 dicembre 2023.
Mutui agevolati per i giovani, quindi, anche il prossimo anno. Le ultime istruzioni circa le agevolazioni fiscali della prima casa sono state pubblicate dall’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 12.
In generale, il bonus prima casa spetta ai giovani under 36 con Isee fino a 40mila euro che acquistano l’abitazione tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2022. Con la proroga anticipata dal comunicato stampa del Consiglio dei ministri del 22 novembre, l’agevolazione sarà valida fino al 31 dicembre 2023. Per ora non ci sono anticipazioni su nuovi requisiti o cambiamenti nel funzionamento dell’agevolazione.
Scendiamo nei dettagli dei requisiti e nei chiarimenti forniti dalle Entrate:
Partiamo col prendere in esame i due requisiti richiesti ai soggetti beneficiari: il primo è quello dell’età. La circolare n. 12 pubblicata dalle Entrate il 14 ottobre spiega che cosa intende il legislatore con “under 36”: l’accesso all’agevolazione è consentito a coloro che non abbiano compiuto 36 anni di età nell’anno solare di stipula del rogito.
Quindi, facendo un esempio pratico: se Tizio ha intenzione di acquistare casa a novembre 2021 e compirà 36 anni a dicembre 2021, non ha diritto all’agevolazione.
Se, invece, Tizio comprerà casa a novembre 2021 e compirà 36 anni a gennaio 2022 allora potrà beneficiare del bonus prima casa previsto dal decreto Sostegni bis (se in possesso anche del requisito Isee).
secondo requisito è quello Isee, che non deve superare i 40.000 euro. Il valore preso in considerazione si calcola sulla base dei redditi percepiti e dei patrimoni posseduti nel secondo anno solare precedente la presentazione della DSU (Dichiarazione Unica Sostitutiva).
Quindi: per gli atti stipulati nel 2021, l’Isee è riferito a redditi e patrimoni del 2019, mentre chi vuole acquistare nel 2022 presenterà l’Isee di riferimento del 2020.
Inoltre, è necessario chiedere la DSU in un momento antecedente o contestuale alla stipula dell’atto notarile di acquisto.
Se c’è stata una variazione importante nell’ambito lavorativo, e di conseguenza è cambiata la situazione patrimoniale del nucleo familiare, si può anche presentare l’Isee corrente, che invece fotografa la condizione economica degli ultimi 12 mesi.
I giovani fino a 36 anni potranno beneficiare della garanzia di Stato pari all’80% della quota capitale del finanziamento, se in possesso di un Isee non superiore a 40mila euro.
Ma accanto alle agevolazioni sul mutuo, il decreto Sostegni bis cancella le tasse per i giovani che acquistano la prima casa, cioè non si dovranno pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale. Abolita anche l’imposta di bollo e i tributi catastali speciali.
In caso di vendita soggetto Iva, è invece attribuito un credito d’imposta di ammontare pari all’imposta corrisposta in relazione all’acquisto. In questo caso però restano il bollo, le tasse ipotecarie e i tributi catastali (per un totale di 320 euro).
Nei mutui per gli under 36 viene azzerata l’imposta sostitutiva (altrimenti applicabile allo 0,25% all’importo erogato dalla banca) nonché le imposte di registro, ipotecaria e di bollo.
e in caso di co- acquisto?
La circolare del 14 ottobre dell’Agenzia delle Entrate prende anche in considerazione il caso di co-acquisto della prima casa. In tal caso, il bonus verrà calcolato pro-quota, in favore dei soli soggetti acquirenti aventi i requisiti richiesti.
Che succede invece se uno dei due acquirenti non è in possesso dei requisiti? In tal caso, nei confronti dell’acquirente senza requisiti si applica il minimo dell’imposta dovuto per legge, pari a 1.000 euro per l’imposta di registro, 50 euro per l’imposta ipotecaria e altri 50 per quella di registro.
Quindi, in pratica per metà del valore imponibile si applica la tassazione under 36 e per metà la tassazione ordinaria.
sono comprese le pertinenze?
La normativa si sofferma sulle prime case, e non parla invece delle pertinenze (come per esempio le cantine o le soffitte). La pertinenza però segue il bene principale, quindi il bonus prima casa under 36 si estende anche all’acquisto delle pertinenze.
L'Acquisto prima casa agevolato si può fare anche ALL'ASTA?
ASSOLUTAMENTE SI
la circolare n. 12 conferma l’applicabilità dell’agevolazione under 36 per gli acquisti all’asta, argomento già affrontato nella risposta a interpello n. 653/2021.
Ai fini della concessione del bonus fiscale, per l’applicazione dell’esenzione dall’imposta di registro è irrilevante la data della stipula del mutuo. Bisognerà presentare le dichiarazioni per l’applicazione del bonus prima casa previste dalla nota II-bis all’articolo 1, della Tariffa, Parte Prima, allegata al Tur, prima della registrazione dell’atto e anche successivamente all’emanazione del provvedimento giudiziale di assegnazione dell’immobile.
SE SEI UN GIOVANE SOTTO I 36 ANNI... COSA STAI ASPETTANDO ? QUESTA E UN 'OPPORTUNITA PIU UNICA CHE RARA , MAI CAPITATA NEL NOSTRO PAESE E CHE MAI PIU RICAPITERA....
SE NON SAI COME FARE SCRIVI SUBITO A [email protected] o chiama lo 06 56556375 per fissare una consulenza e saperne di piu !
Con sentenza n.33719 la Corte di Cassazione a SS.UU. si è pronunciata sul delicato tema dei mutui fondiari sovrafinanziati, escludendo che il superamento del limite di finanziabilita’ ex art.38 TUB determini la nullità del contratto.
Viene quindi meno quella che era un 'importante arma che il debitore poteva provare a "giocarsi" nei confronti dei mutui fondiari sovrafinanziati..
vedremo che conseguenze avrà... ma certo dopo una serie di sentenze favorevoli.. questa ci porta indietro di anni su questo discorso facendo decadere un'importante arma contro le banche...
TUTTE le info utili riguardanti la nuova rottamazione delle cartelle per il saldo e stralcio con L?ADE
Bolla criptovalute, il mercato selvaggio e il rischio di un Lehman bis.
Il quadro internazionale riguardante questi asset non è certo confortante. Dopo l’americana Ftx, una nuova società che opera nel settore dei prestiti e dello scambio di cripto-valute sarebbe in gravi difficoltà: si tratta della statunitense Genesis Global Trading la quale, come è accaduto per Ftx, si è rivolta a quella che è ritenuta la più grande borsa cripto, Binance, per ottenere l’erogazione di liquidità, ma, come riferiscono le cronache, la sua richiesta non è stata accolta.
Ftx, sottoposta a procedura fallimentare, deve ai primi 50 creditori 3 miliardi di dollari. La stampa riporta ampie notizie sul dirottamento – o meglio sulla distrazione – dei fondi da parte del principale esponente di quest’ultima impresa.
L’aspettativa o l’illusione di facili arricchimenti incentivano la partecipazione a questo “mercato” che, a volte, come ora sta accadendo, provoca pesanti disillusioni. Il fatto è che, nonostante che si continui a definire questa operatività come oggettivamente rischiosa e si adottino espressioni che arrivano finanche a qualificarla come criminale e si parli, negli Usa, non più di “Far West”, bensì di “Wild West”, finora nulla è stato fatto per regolamentare e controllare il settore.
Un Regolamento europeo è in progettazione da lungo tempo, ma neppure quanto sta ora accadendo, con le difficoltà che sono quotidianamente segnalate, ne accelera l’adozione. In effetti, una disciplina di questa operatività non può non basarsi su di una normativa europea e su accordi internazionali (per esempio a livello di G7 o, meglio ancora, di G20), data la possibilità di eludere una eventuale normativa solo nazionale, considerato il carattere di questi asset. L’ingiustificabile temporeggiamento sta ora finendo con il favorire fenomeni di contagio delle difficoltà tra operatori di questo ramo, ma anche – ciò che oggi dovrebbe particolarmente allarmare – anche nel settore finanziario tradizionale, per le connessioni che si stabiliscono tra i due comparti. Se prendesse quota un effetto-domino ad ampio raggio, i problemi si aggraverebbero enormemente. Alcuni paventano un rischio Lehman, anche se le differenze tra i due casi sono significative.
NON ESISTONO GUADAGNI FACILI E VELOCI , ma allo stesso tempo questo non significa che anche nel mercato delle crypto non ci siano ottimi progetti in grado di rendere enormi benefici ai propri investitori , il discorso è sempre lo stesso :
RAGIONA DA INVESTITORE E NON DA SPECULATORE . DEVI CONOSCERE SU CIO IN CUI INVESTI E DEVI FARLO PER SODDISFARE UN DETERMINATO OBIETTIVO SPECIFICO , IN UN SPECIFICO LASSSO TEMPORALE. A tutti piacerebbe guadagnare TANTO , SUBITO e SENZA FATICA, ma purtoppo non è cosi che funziona e chi si fa guidare solo dall'avidità e dalla speculazione rischia spesso di rimanere senza nulla in mano e di perdere tutto, cosi come accaduto agli ultimi investitori di ftx che doveva essere un nuovo eldorado della defi moderna ed è invece implosa dal giorno alla notte come SEMPRE succede a progetti PRIVI di fondamenta e SOSTENIBILITA.
I prestiti in aumento e i tassi sempre su livelli bassi nonostante i rialzi decisi dalla BCE nelle ultime riunioni. Crescita lieve ma da monitorare dei crediti deteriorati. Questo il quadro complessivo sul mercato del credito italiano tracciato dal Rapporto Mensile di ABI.
Ad ottobre 2022, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 3,4% rispetto a un anno fa (4,3% a settembre). Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie (calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni). A settembre 2022, per i prestiti alle imprese si registra un aumento del 4,4% su base annua. L’aumento è del 4,2% per i prestiti alle famiglie.
Ad ottobre 2022, nonostante i rialzi dei tassi BCE, i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento permangono su livelli bassi. In particolare i tassi registrano le seguenti dinamiche: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,78% (2,47% nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è pari al 2,55% (2,00% il mese precedente; 5,48% a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è il 2,73% (2,26% il mese precedente, 5,72% a fine 2007).
Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a settembre 2022 sono 16,2 miliardi di euro, sostanzialmente stabili rispetto al mese precedente, ma in aumento di circa 0,8 miliardi rispetto a settembre 2021, anche se in calo di 72,6 rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi). Il valore del rapporto sofferenze nette su impieghi totali è lo 0,92% asettembre 2022 rispetto allo 0,89% di settembre 2021 (4,89% a novembre 2015).
Purtoppo le sofferenze sono in aumento e il trend previsto per i prossimi 3 anni rischi di tornare ai livelli del 2015 , ovvero pari al momento peggiore della nostra storia .
Se anche tu pensi che questo problema possa riguardarti scrivi subito una mail a [email protected] o chiama lo 06 56556375 , e fissa la tua consulenza gratuita .
Sette milioni di italiani hanno debiti e più di una famiglia su quattro (il 25,3%) è a rischio povertà assoluta. La povertà relativa nel 2021 interessa l’11,1% del totale delle famiglie nel nostro Paese con un picco del 32,2% in Puglia. È l’allarme lanciato dall’ultimo Rapporto nazionale sul sovraindebitamento, dell’Associazione Liberi dal debito, in collaborazione con Legge3.it.
Dati che rischiano di peggiorare anche perché non tengono conto dell’impatto della pandemia e degli aumenti speculativi sull’energia dovuti al conflitto Russo-Ucraino oltre che di un’inflazione al 12%, mai così alta dal 1984, che aggrava ulteriormente una situazione già pesante.
Inoltre, per il caro-bollette, Istat e Bankitalia stimano che una azienda su tre è a rischio chiusura facendo perdere il lavoro a migliaia di persone. E mentre c’è chi pensa di rimodulare il Reddito di Cittadinanza, una famiglia su 10 non si può permettere di mangiare carne o pesce ogni due giorni.
IL MOMENTO E SERIO E IL PROBLEMA E GRAVE , E SE ANCHE TU STAI VIVENDO QUESTO PROBLEMA O RISCHI DI FARLO , NON ASPETTARE ANCORA E SCRIVI SUBITO A [email protected] O CHIAMA LO 06 56556375 PER SAPERNE DI PIU !

Evento agropoli 23-24 settembre su aste stralci e crediti
Mercato immobiliare: arriverà la crisi nel 2023?
Cosa succederà nei prossimi mesi, a partire dal 2023, nel mercato immobiliare? Scoppierà la bolla, come già accaduto in anni neri per l’economia oppure ci saranno ben presto situazione rosee? Gli analisti si stanno interrogando da tempo, pensando alle diverse tematiche sul banco che stanno rendendo le cose più difficili.
Il centro studi Ricerca Investimenti Avalon ha reso noto la sua analisi del settore, con un occhio al 2023. Negli Stati Uniti si è verificato il crollo delle vendite delle case, conseguenza diretta dell’aumento dei tassi ipotecari da gennaio. Solo il dato di maggio deve far riflettere, con un aumento del prezzo delle case pari al 19,7% su base annua, rispetto al +20,6% di aprile.
Un aumento dei tassi è arrivato anche in Europa, deciso dalla BCE e mettendo in difficoltà, per quanto riguarda l’Italia, chi si trova alle prese con le opere per il Superbonus 110%, con un effetto deciso sul prezzo dei materiali e sui prestiti per chi dovrà cedere il credito alle banche.
In merito alle previsioni per il settore immobiliare, gli esperti sono molto indecisi. Fra chi pensa al peggio, con una crisi simile al 2008 e chi invece vede il preludio ad un recessione immobiliare, i pensieri si accavallano. Senza dubbio la creazione di nuove abitazioni porta ad uno sviluppo di molti settori economici in stretto collegamento mentre un rallentamento sempre più deciso determina una forte perdita di posti di lavoro, con l’occupazione che scende rapidamente ed un’offerta di case che diminuisce, non determinando così una diminuzione di prezzi di acquisto degli immobili.

VIDEO. Pozzecco espulso in Italia-Serbia, esce in lacrime - Sky Sport
Quando si parla di Mental coach o più semplicemente di allenatori c'è sempre una netta spaccatura tra chi li reputa inutili e chi invece come ME pensa che per ottenere risultati significativi nella vita ognuno di noi dovrebbe dotarsi di un bravo mental coach che gli curi e lo segua in tutti gli aspetti più rilevanti del proprio percorso . Quando parliamo di atleti e sport ai massimi livelli sento sempre dire che in campo ci vanno i giocatori e l'allenatore conta poco , ma come dicevo poco fa non sono assolutamente d'accordo e quello che è successo ieri sera ne è l'ennesimo esempio lampante . Nella notte della straordinaria impresa dell’Italia che batte agli ottavi degli Europei di basket, la Serbia, Gianmarco Pozzecco è stato protagonista di un autentico show: trasformando la sua espulsione nella scossa determinante.
Nel 3 quarto di una partita combattuta contro un avversario nettamente superiore , quando ci si stava giocando la vittoria punto a punto e c 'era bisogno di trovare le risorse necessarie per dare l'input decisivo alla partita avviene quello che forse è l'episodio chiave che ha girato il match con la Serbia.
Coach Pozzecco viene espulso a metà del terzo quarto per doppio tecnico:
il CT va ad abbracciare uno per uno i suoi giocatori, poi esce in lacrime dal campo.
DA QUEL MOMENTO IN POI L'ITALBASKET NON SBAGLIA PIU NULLA, RIMONTA VINCE LA PARTITA E VOLA AI QUARTI COMPIENDO UN AUTENTICA IMPRESA IMPENSABILE ALLA VIGILIA .
Queste immagini e questo risultato valgono più di tutte le parole del mondo e confermano come l'aspetto mentale DEVE essere sempre messo al 1 posto per il raggiungimento dei propri obiettivi e delle proprie ambizioni , cosi nello sport come nella vita di tutti i giorni .
VIDEO. Pozzecco espulso in Italia-Serbia, esce in lacrime - Sky Sport Il ct azzurro espulso durante l'ottavo di finale con la Serbia per un secondo tecnico: saluta i suoi giocatori e lascia il campo in lacrime - Sky Sport
Etica Immobiliare
Etica Immobiliare Offriamo immobili da acquistare al miglior prezzo sul mercato in maniera etica e sicura, permettendoci allo stesso tempo di aiutare chi vive il problema del pignoramento e dell'asta, azzerando totalmente il suo debito, e riabilitando la sua crif

come riportato da questo grafico del sole 24 ore possiamo rilevare un dato più che allarmante :
I pensionati in Italia sono 68 ogni 100 lavoratori: record europeo. E c'è di più , se se continua di questo passo nel 2050 saranno 105,7 ogni 100 lavoratori... tradotto... bancarotta per l'inps . E sempre piu evidente che il sistema per come lo conoscevamo noi e ce lo hanno spiegato da piccoli sia fallito , è sempre piu evidente come quelli della mia generazione non solo NON avranno mai diritto ad una pensione , ma anzi , più andremo avanti e più saremo costretti a pagare i debiti contratti dai nostri padri e che arriveranno ai nostri figli . E impensabile pensare di poter andare ancora avanti cosi , eppure non faccio altro che sentir parlare di nuove riforme delle pensioni e presunti tagli delle tasse quando è evidente che non ci sono i soldi per farlo e chi dovrebbe essere deputato a risolvere questi problemi non fa altro CHE AUMENTARLI . DEVI ESSERE TU RESPONSABILE DELLA TUA VITA E PREVEDERE UN PIANO B . SE VUOI USCIRE DA QUESTA TRAPPOLA PER TOPI , DEVI NECESSARIAMENTE FORMARTI E TROVARE UNA STRADA ALETRNATIVA , CHE TI PERMETTA DI DIVERSIFICARE LE TUE ENTRATE , AUTOMATIZZANDOLE E SLEGANDO IL TEMPO DAL LAVORO . SOLO COSI POTRAI VIVERE LA TUA VITA , E NON QUELLA CHE QUESTO SISTEMA FALLITO HA PROVATO AD IMPORTI .

Uno degli uomini più importanti saggi e autorevoli della storia , ovvero Nelson Mandela, nel suo discorso inaugurale da presidente del Sudafrica nel 1994 riassunse perfettamente quello che per me è una caratteristica che ognuno di noi dovrebbe avere per vivere DAVVERO la propria vita e trarne fuori il meglio , per noi e per le persone a noi care : IL CORAGGIO DI RISCHIARE . Il presidente Mandela disse infatti :
" Il nostro timore più profondo non è di essere inadeguati , ma di essere straordinariamente potenti . A spaventarci non è la nostra luce , ma la nostra oscurità . Ci domandiamo : chi sono io per essere favoloso , brillante, talentuoso , straordinario ? E invece chi siete per NON esserlo ? Siete figli di Dio e il vostro farvi piccoli NON è di alcuna utilità al mondo . NON vi è nulla di illuminato nel farsi piccoli per evitare che gli altri intorno a voi si sentano insicuri . SIAMO NATI TUTTI PER BRILLARE, come brillano i bambini . Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è in noi . Non è solo in alcuni di noi , ma è in TUTTI. E facendo brillare la nostra luce , autorizziamo inconsciamente gli altri a fare altrettanto . E se noi siamo liberi dalle nostre paure , la nostra presenza libera automaticamente gli altri ."
SMETTILA DI RIMANDARE. SMETTILA DI TROVARE SCUSE . SMETTILA DI GIUSTIFICARTI . SMETTILA DI PENSARE CHE NON SI POSSA FARE.
ABBI IL CORAGGIO DI RISCHIARE , PER INSEGUIRE CIO CHE REALMENTE TI RENDE FELICE .
TRASFORMA I TUOI SOGNI IN OBIETTIVI , E POI RAGGIUNGILI .
COMINCIA A FARLO . ORA .

in un momento storico in cui i mercati azionari e crypto crollano , l'inflazione vola al 10 % , e con il costo delle materie prime sempre più caro , è sempre più evidente come un 'unica entrata lavorativa spesso non sia più sufficiente . Come evidenzia il corriere della sera , l'11,7% DI CHI LAVORA , è in difficoltà economiche se poi parliamo di giovani la percentuale arriva oltre il 15% . E necessario per tutti , ma soprattutto per questi ultimi investire in formazione finanziaria e crescita personale , in quanto purtroppo questo nelle nostro sistema scolastico viene completamente ignorato , e ogni anno non si fa altro che sfornare nuove migliaia di disoccupati , formati per fare lavori oblsoleti e che presto non serviranno più. E invece fondamentale formarsi per capire quali sono i propri obiettivi , come raggiungerli e come gestire le proprie finanze una volta raggiunti in modo tale da poter slegare sempre più il proprio tempo dall' attività lavorativa, mantenendo però lo stesso tenore di vita ( se non aumentandolo )
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