SST lab

First SAR Cosmo Skymed transponder test

la Syskoplan Reply (Reply S.p.A.), è alla ricerca di vari profili che possano essere in linea con quelle che sono le skill su cui lavorano, cioè profili interessati allo sviluppo full stack su BTP (backend - frontend) e/o che abbiano eventualmente esperienze su sviluppo mobile iOS / Android con l'interesse a valutare anche un ampliamento delle competenze sul mondo BTP.
La presente è rivolta sia a neolaureati che a profili con esperienza anche su altri ambiti. La posizione sarebbe su Bari.

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Steps toward robot autonomy

ROBOTICS DEMO 2.0 SST Lab in collaboration with E-Viewing for a second demonstration of robotics application.Work by: Antonello Longo, Germano Pansini, Cataldo Guaragnella ...

LOCUS: A Multi-Sensor Lidar-Centric Solution for High-Precision Odometry and 3D Mapping in Real-Time M. Palieri, B. Morrell, A Thakur, K. Ebadi, J. Nash, A. Chatterjee, C. Kanellakis, L. Carlone, C. Guaragnella, A. Agha-mohammadi “LOCUS: A Multi-Sensor Lidar...

First steps

Robotics Demo 1.0 SST Lab in collaboration with E-Viewing for a first demonstration of robotics application.Work by: Germano Pansini, Antonello Longo, Matteo Palieri, Cataldo ...

PERCHÉ I DETRITI SPAZIALI SONO PERICOLOSI

Questo è il risultato prodotto da un pellet di plastica di appena 14 grammi che colpisce un blocco di alluminio solido a 24.000 km/h (6,7 km/s), in un test di laboratorio. Poco meno della velocità orbitale della Stazione Spaziale Internazionale. Il cratere è ampio 30 cm e profondo quasi 10! (Le dimensioni sono solo stimate perché la foto originale è stata postata senza contesto, forse da un dipendente USAF in incognito.)

La spazzatura spaziale è un gran problema che negli anni è peggiorato. Al momento si monitorano oltre 22.000 oggetti in orbita, tutti più grandi di circa 10 cm. Si stima che il totale sia però 34.000, mentre gli oggetti tra 1 e 10 cm siano addirittura 900.000.

La velocità con cui può avvenire la collisione con un detrito spaziale è molto varia: se il detrito ha quasi esattamente la tua orbita sarà poco più di un tamponamento, ma se l'orbita è esattamente apposta allora la velocità relativa può superare i 14 km/s! Sono situazioni rare, e la gran parte delle collisioni avviene in situazioni intermedie. Una scheggia di vernice può diventare quindi una piccola carica di tritolo.

I detriti sono stati incautamente prodotti nel corso dall'esplorazione spaziale in molti modi. Per esempio, gli stadi secondari dei primi razzi
venivano abbandonati in orbita, e prima o poi l'espansione dei gas residui ne causava l'esplosione. Anche le batterie possono esplodere dopo decenni di abbandono. I peggiori sono i test delle armi anti-satellite, che hanno VOLUTAMENTE prodotto enormi nubi di detriti. Ad oggi si è registrato un solo scontro in orbita tra satelliti, tra Iridium 33 e un Kosmos sovietico abbandonato, avvenuta a 11 km/s con la produzione di migliaia di frammenti.

Ora le pratiche sono più lungimiranti, e si tende ad evitare il più possibile la produzione di nuovi detriti, mentre si aspetta che quelli esistenti decadano o vengano rimossi tramite lo sviluppo di apposite tecnologie. Ma non c'è nessun regolatore internazionale per queste cose, e le agenzie e nazioni fanno un po' quello che vogliono.

La sindrome di Kessler è in agguato, spero tanto che saremo più intelligenti di così.

Lorenzo

Online Ladybird Guide to Spacecraft Communications Training Course 2021 inspires University students Although the COVID-19 pandemic continues to disrupt lives around the world, many activities can continue thanks to modern technology. ESA Academy have embraced this approach, and have recently run the Ladybird Guide to Spacecraft Communications Training Course 2021. 

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LOCUS: A Multi-Sensor Lidar-Centric Solution for High-Precision Odometry and 3D Mapping in Real-Time M. Palieri, B. Morrell, A Thakur, K. Ebadi, J. Nash, A. Chatterjee, C. Kanellakis, L. Carlone, C. Guaragnella, A. Agha-mohammadi “LOCUS: A Multi-Sensor Lidar...

“IL NUOVO ALBERT EINSTEIN”

Sabrina Gonzalez Pasterski (nata il 3 giugno 1993) è una fisica teorica americana di Chicago, di origini cubano-americane, con un particolare interesse per la fisica delle alte energie. Ha completato i suoi studi universitari al Massachusetts Institute of Technology (MIT) per poi conseguire un dottorato di ricerca presso l’Università di Harvard ed un PCTS Postdoctoral Fellow alla Princeton University. La rivista Snopes l’ha etichettata come “il nuovo Albert Einstein” grazie ai suoi incredibili risultati ottenuti già in giovane età. Il suo primo lavoro, infatti, ha portato alla scoperta del “spin memory effect”, utilizzabile per rilevare o verificare gli effetti netti delle onde gravitazionali. Ha poi completato il “Pasterski–Strominger–Zhiboedov Triangle”, per la memoria elettromagnetica, che successivamente viene citato nel 2016 in un lavoro di Stephen Hawking, dandole un’incredibile visibilità. Nel 2003, a 10 anni, ha preso la sua prima lezione di volo; nel 2005, a 12 anni, ha co-pilotato l’FAA1 nell’Airshow Oshkosha e nel 2006 ha iniziato a costruire il proprio aeroplano in kit, guidato poi nel 2009.

Fonte: 2015 30 Under 30: Science, Forbes