ASSOCIAZIONE EX ALUNNI “ORAZIO FLACCO” La Preside del liceo, prof.ssa Amelia Conte (ex alunna anche lei), ha fortemente sostenuto l’iniziativa. M. R. G.
Primo febbraio millenovecentonovantadue: nella sala della Presidenza del Liceo Ginnasio Quinto Orazio Flacco, alla presenza del notaio dott.ssa C. Mardesic, un folto gruppo di ex alunni si riunisce per assistere, con la lettura dello Statuto, alla nascita ufficiale dell’Associazione che ha la sua sede legale nello stesso Istituto. Sono passati diciannove anni durante i quali si sono succeduti Pres
identi dal diverso profilo professionale: il prof. Spagnoletti (docente universitario), il prof. Pannacciulli (chimico), la prof.ssa Tina Gesmundo (docente e ora Preside), il dott. Di Tursi (ingegnere), il dott. Sebastiani (psichiatra) e la sottoscritta che, come già Tina Gesmundo, è docente nella scuola che l’ha formata. Tale eterogeneità è cifra della composita formazione degli iscritti che, nella diversità delle esperienze di vita e professionali, sono uniti dal sentimento di appartenenza a questo Liceo, il che vuol dire consapevolezza delle proprie radici, della propria storia e cultura in un atteggiamento di apertura e di confronto con l’altro. Con questo comune sentire ci siamo proposti, e continueremo a proporci, nella nostra città, per contribuire a «promuovere iniziative culturali sui problemi e temi di particolare interesse e attualità, nonché attività che si colleghino alla esigenza di valorizzare la cultura classica come espressione di vivace spirito critico» (art. 3 dello Statuto). Gli studi classici, oggi più che mai, possono offrire un contributo decisivo ad una educazione che si configuri in termini di un “sapere” di alto profilo (formazione culturale) e di un “saper essere” persone e cittadini (formazione umana e civile), ma anche di un “saper fare” che, acquisito attraverso i contenuti più elevati della nostra tradizione culturale, sia valido oltre essi e permetta consapevoli scelte esistenziali e professionali. Ed ancora: che cos’è la cultura classica se non superamento del provincialismo geografico e, ancor più, di quello cronologico, meravigliosa conquista dell’autonomia della coscienza rispetto al potere; e la coscienza non è forse figlia della cultura e della storia? Scopo dell’Associazione è anche quello di «organizzare e ricostruire (attraverso cerimonie, testimonianze, studi e ricerche, costituzione di un archivio) una sorta di memoria collettiva dell’Istituto» (art. 2 dello Statuto), capace di restituire non solo agli ex studenti e docenti, ma alla città intera, la vicenda del Liceo e del suo contributo alla città, in quanto scuola pubblica, laica e giustamente orgogliosa del carattere dei suoi studi. Non mancano le iniziative tese ad «offrire occasioni di incontro per far rivivere, anche al di fuori della memoria, amicizie e solidarietà» (art. 1 dello Statuto). Di fronte all’euforia del «sogno faustiano» della modernità,
da cui questo «Prometeo scatenato» si è risvegliato assai deluso,
al decadimento della cultura dei doveri, dinanzi ad una legalità
difficile e in un mondo ove tutto viene volgarmente urlato, urge
favorire un ethos della conoscenza e della cultura, seguendo
la lezione del nostro amico Orazio, da cui ci derivano, al di là
degli schieramenti politici, uno spirito di rettitudine e di civismo,
la cultura del confronto e del rispetto, la sapienza dell’equilibrio
e della misura.
È lo spirito che ha animato le centinaia di iniziative promosse in questo ventennio dall’“Associazione ex alunni Orazio Flacco” in campo sociale, politico e culturale nel senso più ampio del termine; perché, come dice Seneca, «Quid est bonum? Rerum scientia. Quid malum est? Rerum imperitia». LA PRESIDENTE
Rita Ceglie
Normali funzionamento
26/05/2024
Grazie a tutti gli amici che hanno partecipato alla nostra visita Conversano, dove i colori vibranti e la magia della pittura di Chagall, hanno risvegliato in noi forti emozioni, con i dipinti dell'esodo e le favole illustrate.
Davvero, "un poeta con le ali di pittore".
Una giornata di bellezza, amicizia, convivialita', colore, proprio come un dipinto di Chagall!!
Un grazie speciale, come sempre, al mio splendido direttivo 🥰🥰
Daniela
21/03/2024
IL 21 MARZO SI CELEBRA LA GIORNATA DELLA POESIA.
MERIDIONE di Biagia Marniti
Odore di terra nera,
arsa da secoli da morti e da vanghe
ti sento ancora nell’aria di montagna.
Bassa, inquieta al sole
che ti penetra nell’ossa
per scuoterci dal dolore degli anni
tanti.
Sorridono di pesco i mandorli
alle case matte,
calde all’improvviso manto.
Sole che stende immoti i campi
i fichi bianchi
il mare ondoso a riva
l’affanno del contadino felice
nelle rughe,
come le zolle che ricopre di semi rossi.
L’aratro monco,
i buoi inerti
presso gli ulivi tondi
frangiati di foglie a cuore.
Il grano da coccolo biondo
bizzoso sulle palme nane
ondeggia al vento di tramonto.
Dolce accarezza il viso
stanco che si spiana
come onda alla bonaccia.
Ruscello palpita in gorgogli
sussurri agli alti gelsi
fronzuti che s’inchinano ai salici.
La sugosa polpa somiglia
a bacche selvose di collina.
E turbina il sole
nel pulviscolo, con insetti
viscidi e cicale rumorose.
Misteriosi amori.
Vi invidio farfalle
in danze acrobate e festose,
sulle siepi, su sassi in bilico
presso margherite gialle
e camomille in fiore.
Feconda terra, viva
nei tuoi parti molti
ultimo canto ricevi
dal mare che ti culla
nella nenia del crepuscolo iridato.
Lontana una vela oscilla
sui flutti
nella notte caduta
nell’animo del nocchiero
di tua terra e nella mia.
MERIDIONE è una lirica che Biagia Marniti ( poetessa ruvese di grande rilievo, le cui raccolte sono state recensite da G. Ungaretti, P.P. Pasolini, G. Petrocchi, ma pressoché sconosciuta al grande pubblico e a gran parte degli specialisti) scrisse giovanissima, nel ‘42 a 21 anni, posta in apertura del più “FORTE è LA VITA”, la raccolta uscita nella prestigiosa collana de “I poeti dello Specchio” della Mondadori, con la prefazione di G. Ungaretti.
Fuori da ogni tentazione di facile oleografia, in Meridione predominano gli aspetti di una natura che non scade mai nell’idillico, tratteggiata con una vena coloristica di impronta schiettamente meridionale, vistosamente magnogreca, come scrive A. Iurilli, nella ricerca cromatica e nella solarità del paesaggio.
L’incipit è già un’esplosione di sensi, dove l’olfatto sinestesicamente si coniuga con la vista ( “odore di terra nera”) che si arricchisce di fichi bianchi, semi rossi, grano biondo, margherite gialle, in un crepuscolo iridato.
Una terra “arsa da secoli da morti e da vanghe” ma “feconda”, lavorata dal “contadino accarezzato dal sole, felice nelle rughe”, spianate dal vento; una terra che vibra nella seduzione del moto di un ruscello, palpitante in “gorgogli sussurri” , in un turbinio “di insetti viscidi e cicale rumorose” e di farfalle “acrobate e festose,/sulle siepi, su sassi in bilico/presso margherite gialle/e camomille in fiore”. Creature di una terra dove la natura si antropomorfizza e l’uomo si naturalizza.
Infine c’è il mare, solcato da una vela solitaria , che con il suo moto ci culla, come nenia di una voce materna .
È un canto in una sottile concordanza con la pennellata solare e ‘contadina’ di Cantatore, spesso espresso, come scrisse G. Caproni, con quella secca durezza di timbro proprio di certe remote canzoni sveve.
11/03/2024
Carissimi amici, questo è il video integrale dell'incontro di sabato, 9 marzo presso l'Associazione dell'Istituto Nazionale del Nastro Azzurro. Il bravissimo Nicolas Masciopinto è stato accompagnato dalla presentazione di Rosa Colonna e da una divagazione di Rita Ceglie. Buona visione!
04/03/2024
ELETTRA E LO SPECCHIO INFRANTO DELLA VERITA'. La lotta politica della donna in Euripide e Yourcenar.
03/03/2024
Ripensare il passato come sfida/opportunità per il terzo millennio.
Abbiamo voluto celebrare così i 90 anni del nostro Istituto, non solo per ricordare un glorioso passato, ma soprattutto riconoscere
il ruolo vitale che l'educazione classica svolge, oggi più che mai, di fronte alle sfide poste dal
nuovo modo di comunicare.
Brillanti relatori che ci hanno fatto riflettere sull'importanza della memoria storica, come preservarla e la necessita' di un cambiamento degli strumenti e dei linguaggi che la modernita' ci impone.
Grazie a tutti gli amici e grazie a Rita per il suo appassionato intervento sulla importanza della cultura classica, oggi e... sempre!!
La Presidente
Daniela Bonavoglia
29/02/2024
L'associazione ex alunni ieri al Politecnico per una
bella, intensa conversazione tra filosofia e scienza, per affrontare la sfida etica dei giorni nostri: l'intelligenza artificiale.
Un grazie speciale alla nostra amica Rosa Colonna
e al Prof Di Noia, che si sono confrontati in un dibattito che ha dato origine a molte domande stimolanti e foriere di altri incontri.
Grazie a tutti gli amici, che con la loro presenza hanno reso possibile tutto questo.
Ad maiora semper
Daniela
28/02/2024
l'Associazione Ex Alunni Orazio Flacco, per celebrare i novant’anni dalla fondazione del Liceo Ginnasio “Quinto Orazio Flacco” di Bari, ha organizzato un incontro dal titolo :"Ripensare il passato come sfida/opportunità per il terzo millennio", per il giorno 2 marzo, ore 10,00 presso Aula Magna dell'Istituto.
Partecipano all’incontro Luciano Canfora, Claudio Schiano , professore associato di Filologia classica dell’Università di Bari – entrambi ex-alunni del Liceo – e, infine, Laura Cotta Ramosino, formatasi con un dottorato di ricerca in Storia antica all’Università di Perugia e attiva come sceneggiatrice e produttrice di serie televisive (anche di argomento storico) per la casa romana di
produzione Cattleya. Modera l'incontro Angela Introna, direttrice del Dipartimento di Latino e Greco del liceo.
21/02/2024
Tra filosofia e intelligenza artificiale, limiti e opportunità.
Ci incontriamo al Politecnico il 28 febbraio alle ore 17.
Vi aspetto in tanti 🙂
La Presidente
Daniela Bonavoglia
19/02/2024
LE ETA' DELLA VITA- Ve**re al mondo
Rosa e Nicolas splendidi oratori, capaci di coniugare complessità e leggerezza, coinvolgendo un pubblico curioso, interessato, pronto a un dibattito costruttivo. C'è chi ha abbracciato le tesi di Aristotele con il suo stupore di fronte alle cose, la sua capacità di lasciarsi sorprendere, chi invece Schopenhauer per il quale la vita è un continuo desiderare senza soddisfazione, un continuo addive**re del bisogno, un’aspirazione vana, una speranza infranta.L’unica soluzione al dolore del mondo consiste, però, non nell’eliminare la vita, ma nel liberarsi dalla Volontà di vita, attraverso l'arte, la compassione, l'ascesi. E per Aristotele, qual è il fine della vita, del "ve**re al mondo"? E' La felicità, che si raggiunge attraverso la pratica della virtù, con uno sforzo costante e sostenuto.
E allora, Aristotele o Schopenhauer ?
19/02/2024
Grazie a tutti per aver reso la serata di sabato davvero speciale!!
Due oratori eccellenti, Rosa Colonna e Nicolas Masciopinto, che ci hanno offerto un caffé filosofico, una conversazione con Aristotele e Schopenhauer sulle età della vita!!
Grazie agli amici, partecipi, attivi, attenti, un grazie speciale ai ragazzi presenti e, come sempre, grazie al mio splendido direttivo🥰🥰
Al prossimo appuntamento
Daniela
12/02/2024
SABATO 17 febbraio, alle ore 17.30 , CAFFE' FILOSOFICO, presso la sede dell'Ass. Nastro Azzurro, in via Putignani 101 : Rosa Colonna e Nicolas Masciopinto dialogheranno sul tema : "LE ETA' DELLA VITA- Ve**re al mondo".
Si discuterà sul significato dell'esistenza umana e in particolare sul senso del ve**re al mondo dal punto di vista dei filosofi.
Sono invitati soci e simpatizzanti. Vi aspettiamo.
04/02/2024
Cari amici e amiche,
abbiamo condiviso un piacevole pomeriggio insieme attraverso le meraviglie del Palazzo Fizzarotti: è stato davvero un incanto!
Voglio esprimere un caloroso GRAZIE a tutti voi per la vostra presenza.
Un ringraziamento speciale va al nostro fantastico direttivo, vero motore della nostra associazione. Voglio sottolineare la grande professionalità di Alessandro, Presidente di Puglia Arte, il cui entusiasmo e passione hanno arricchito la nostra esperienza.
Spero che questa serata, conclusasi con una bella cena, possa ripetersi al più presto. Per noi tutti, l'associazione è una grande famiglia, e momenti come questi ne sono la dimostrazione vivente.
Alla nostra prossima avventura, con ancora più risate e momenti indimenticabili!
Daniela
06/01/2024
MEDEA E LA CONDIZIONE FEMMINILE
Medea non si arrende passivamente al ruolo di moglie tradita, ma, anzi, raccoglie tutto il suo orgoglio di donna ferita e, dopo aver trascorso i primi atti del dramma chiusa nel palazzo, a logorarsi nel proprio dolore e a maledire la propria sorte (” Giace senza cibo, abbandona il corpo ai dolori, consuma tutto il tempo nelle lacrime…”dice di lei la nutrice all’inizio del dramma) , Medea, in una condizione di maggiore pacatezza e di recuperata razionalità, abbandona il ruolo di moglie tradita e riveste quello di donna, recitando un monologo che costituisce uno dei primi esempi di riflessione critica sul ruolo della donna nella società. Il tema riguarda il destino della donna che, secondo quanto prescritto dall’ordinamento stesso della polis, viene intesa come figlia, moglie, madre, sempre bisognevole di un tutore, ignorata quanto a individualità soggettiva , privata di un proprio orizzonte sociale , intellettivo ed emotivo . Medea, parlando a nome di tutte le donne greche, svolge una vera e propria orazione in difesa dello stato penoso in cui le stesse sono costrette a vivere.
Medea risalta per la qualità del discorso capace com’è di spaziare sulla situazione generale della donna nel mondo di allora, sapendo esulare dal proprio caso specifico: in lei assistiamo al dispiegarsi della competenza intellettuale e dell’abilità logica, a uno sforzo di razionalità che emerge dalla forza della disperazione, dall’eccezionalità degli eventi che hanno contrassegnato la sua esistenza e dall’assolutezza con cui ella ha saputo amare e saprà odiare .
“Fra tutti quanti siano dotati di intelletto e abbiano volontà, noi donne siamo le creature più infelici: innanzitutto, con grande dispendio di denaro dobbiamo comprarci uno sposo e un padrone del nostro corpo; infatti questo è un male ancora più doloroso dell’altro. E in questo potrebbe esserci un rischio più grande, se trovarlo buono o malvagio: infatti per noi donne le separazioni non sono onorevoli e non è possibile ripudiare lo sposo. Bisogna che sia un’indovina chi è giunta tra nuove leggi e abitudini, non avendolo appreso nella sua casa ( per sapere) con quale compagno di letto avrà a che fare. E se il marito convive bene con noi ( donne) , che ben ci affatichiamo in questo , non imponendoci il giogo con la violenza, la vita risulta davvero invidiabile; ma se questo non accade , è meglio morire. Un uomo, quando si annoia di stare con quelli di casa, andandosene fuori, solleva il cuore dalla noia [rivolgendosi o ad un amico o a qualche coetaneo ]: per noi, invece, è obbligatorio guardare una sola persona (nostro marito)".
Euripide, “Medea”, vv 230-249
13/12/2023
Una bella serata insieme,una serata di amicizia,di affetto, con musica molto bella, eseguita dalla nostra bravissima amica Annamaria
Minerva e il suo quartetto di fiati "Il canto delle Muse", composto da Annamaria Minerva ( oboe), Francesco Scoditti ( flauto), Daniela Zurlo (clarinetto) e Saverio Casamassima ( fagotto).
Grazie a tutti voi per aver reso questa serata ...unica!!!!
Vi abbraccio🥰🥰
La Presidente
Daniela Bonavoglia
22/11/2023
"Se questo è amore..." Venerdì 24 novembre alle 20.30 a Bari, Inner wheel club di Bari Alto Terra Dei Peuceti, Rotary club Mediterraneo, Rotaract Bari Alto e associazione ex alunni dell'Orazio Flacco uniti per dire Basta alla violenza sulle donne. Cerchiamo insieme soluzioni. Ne parleremo con l'avvocato Antonio La Scala, con l'assessora Francesca Bottalico e con la partecipazione della consigliera di parità della città metropolitana Stella Sanseverino. Al termine un estratto del lavoro teatrale "Palmina amara terra mia"
20/11/2023
Grazie a tutti per questa splendida giornata trascorsa insieme, in una Matera splendida tra futurismo e radici della storia.
Grazie alle nostre guide d'eccezione Rita Ceglie e Vito de Bellis.
Grazie al mio splendido direttivo e all'entusiasmo partecipativo di tutti voi...
🥰🥰
Alla prossima!!
La Presidente
Daniela Bonavoglia
16/11/2023
Oggi secondo incontro con Rita Ceglie
NEL NOME DELLE MADRI: DALLA TRAGEDIA GRECA ALLA NARRATIVA CONTEMPORANEA
Evento organizzato dalla nostra Associazione in collaborazione con l'Associazione Donne in corriera.
Due incontri ( 9 e 16 novembre ), alle ore 17,00 presso la biblioteca Gaetano Ricchetti . Dialoga sul tema Rita Ceglie
Decisiva sul piano dell’esperienza esistenziale, la relazione fra madre e figlio/figlia assume nella letteratura di tutti i tempi grande rilievo.
Clitemnestra, da madre, vendica il sacrificio che il marito Agamennone non aveva esitato a compiere sulla figlia Ifigenia, per ottenere i venti favorevoli necessari per salpare alla volta di T***a. A questo delitto segue l’uccisione di Clitemnestra da parte del figlio Oreste, spinto dalla feroce determinazione di sua sorella Elettra che vuole vendicare la morte del padre.
Simbolo dell’esclusione delle donne dal mondo patriarcale, questo mito, ripreso dai tre tragediografi ESCHILO, SOFOCLE ED EURIPIDE, potrebbe rappresentare il rifiuto e il distacco dei figli dalla madre, un tempo legati da un’unione indistinta, ovvero nel periodo in cui crescono e si formano nel ventre materno. Negata l’unità originaria che ha reso possibile loro la vita, entrambi i figli abbracciano simbolicamente i valori paterni.
«Interno familiare» di ANNA MARIA ORTESE, analizza il ruolo della madre nel secondo dopoguerra, considerato come elemento principale ed unificante della famiglia. La maternità è vissuta come sacrificio e completo annullamento dell’individualità femminile.
Leggere ELSA MORANTE significa, invece, scostarsi dalla passata tradizione familiare: i suoi romanzi da “Menzogna e sortilegio” (1948), attraverso “L’isola di Arturo “(1957) sino ad “Aracoeli” (1982), veri monumenti alle relazioni complicate con la madre, ci offrono spunti di grande interesse e ci spingono a comprendere in che modo la scrittrice contribuisca a ridefinire il tema della maternità e dei ruoli femminili.
VI ASPETTIAMO!
11/11/2023
Domenica 19 novembre tutti insieme a Matera.
La mostra "Futurismo Italiano. Il contributo del Mezzogiorno agli sviluppi del movimento" si svolge al Museo Nazionale di Matera, Palazzo Lanfranchi, dal 20 ottobre 2023 al 10 gennaio 2024. Curata da Massimo Duranti, l'esposizione mette in luce il ruolo del Mezzogiorno d'Italia nella diffusione e sviluppo del Futurismo, focalizzandosi sul periodo dal 1914 al 1944. La mostra esplora come il Sud d'Italia sia diventato un punto focale per gli artisti futuristi, tanto quelli originari della regione quanto quelli che vi hanno partecipato attivamente.
In parallelo, il Museo trevigiano propone "Futurismo di carta", una mostra centrata sui manifesti futuristi, rivelando come, nonostante la fama delle opere su tela e scultura, i manifesti pubblicitari futuristi abbiano sviluppato un linguaggio unico. La mostra documenta l'evoluzione del Futurismo, esponendo opere di artisti come Sironi, Dudovich, Depero, e altri.
Queste iniziative fanno parte di un più ampio revival del Futurismo, dimostrando come questa avanguardia continui ad influenzare l'arte contemporanea
09/11/2023
03/11/2023
NEL NOME DELLE MADRI: DALLA TRAGEDIA GRECA ALLA NARRATIVA CONTEMPORANEA
Evento organizzato dalla nostra Associazione in collaborazione con l'Associazione Donne in corriera.
Due incontri ( 9 e 16 novembre ), alle ore 17,00 presso la biblioteca Gaetano Ricchetti . Dialoga sul tema Rita Ceglie
Decisiva sul piano dell’esperienza esistenziale, la relazione fra madre e figlio/figlia assume nella letteratura di tutti i tempi grande rilievo.
Clitemnestra, da madre, vendica il sacrificio che il marito Agamennone non aveva esitato a compiere sulla figlia Ifigenia, per ottenere i venti favorevoli necessari per salpare alla volta di T***a. A questo delitto segue l’uccisione di Clitemnestra da parte del figlio Oreste, spinto dalla feroce determinazione di sua sorella Elettra che vuole vendicare la morte del padre.
Simbolo dell’esclusione delle donne dal mondo patriarcale, questo mito, ripreso dai tre tragediografi ESCHILO, SOFOCLE ED EURIPIDE, potrebbe rappresentare il rifiuto e il distacco dei figli dalla madre, un tempo legati da un’unione indistinta, ovvero nel periodo in cui crescono e si formano nel ventre materno. Negata l’unità originaria che ha reso possibile loro la vita, entrambi i figli abbracciano simbolicamente i valori paterni.
«Interno familiare» di ANNA MARIA ORTESE, analizza il ruolo della madre nel secondo dopoguerra, considerato come elemento principale ed unificante della famiglia. La maternità è vissuta come sacrificio e completo annullamento dell’individualità femminile.
Leggere ELSA MORANTE significa, invece, scostarsi dalla passata tradizione familiare: i suoi romanzi da “Menzogna e sortilegio” (1948), attraverso “L’isola di Arturo “(1957) sino ad “Aracoeli” (1982), veri monumenti alle relazioni complicate con la madre, ci offrono spunti di grande interesse e ci spingono a comprendere in che modo la scrittrice contribuisca a ridefinire il tema della maternità e dei ruoli femminili.
VI ASPETTIAMO!
24/10/2023
Carissimi soci, desidero ringraziarvi per aver partecipato alla gita a Mesagne e alla mostra del Caravaggio.
La vostra presenza e quella di amici dell'Associazione ha reso questa esperienza ancora più significativa.
Mesagne, un borgo incantevole, ci ha accolto con le sue stradine, i nobili edifici, una profonda connessione tra la storia e l'arte, passando nelle sale del castello dove è allestita la splendida mostra.
Grazie al mio splendido e preziosissimo direttivo.
Spero di condividere altre avventure culturali anche con nuovi ex alunni!!
Grazie a tutti
La Presidente dell'Associazione
Daniela Bonavoglia
23/10/2023
Visita alla mostra Caravaggio e il suo tempo e alla città di Mesagne
10/10/2023
CARISSIMI SOCI, AMICI, SIMPATIZZANTI,
sabato 7 ottobre, è stato eletto il nuovo Direttivo per il biennio 2023/2025, così composto.
PRESIDENTE: Daniela Bonavoglia
Vice Presidenti: Rosa Colonna, Enza Balestra
Tesoriera : Francesca Iacobbi
Segretaria : Bruna Dimichino
Past President: Rita Ceglie
A Rosa, Enza, Francesca un caloroso benvenuto e pronte....per una nuova avventura tutta al femminile.
Un ringraziamento al tesoriere uscente Ugo Carozza.
Ai soci, agli amici, ai simpatizzanti un invito a seguirci e a partecipare alle iniziative che saranno postate su questa pagina.
A presto!
05/10/2023
ASSEMBLEA ASSOCIAZIONE EX ALUNNI ORAZIO FLACCO- Bari
SABATO 7 OTTOBRE ALLE ORE 10.00 c/o presso la sede dell’ASS. NASTRO AZZURRO, in via Putignani 101,
SI TERRÀ l’Assemblea dei soci .
E’ GRADITA la partecipazione ALL’ASSEMBLEA di nuove presenze DI EX ALUNNI ( nonché DI DOCENTI ED EX DOCENTI) DEL LICEO.
EX ALUNNI DELL’ORAZIO FLACCO “DI TUTTO IL MONDO”, RIUNITEVI!
VI ASPETTIAMO
27/06/2023
Un grazie a tutti per la bella serata in nome dell'amicizia e dell'affetto che lega gli ex alunni.
Ci rivediamo a settembre per rinnovare e rinsaldare il nostro sodalizio che dura da più di trent'anni.
Viva l'Associazione ex alunni Orazio Flacco - Bari
Daniela
22/05/2023
La risposta della Fondazione V***a all’indecoroso suggerimento di Susanna Tamaro al Salone del libro di Torino
Sul "brutto V***a" e Susanna Tamaro
Le recenti affermazioni di Susanna Tamaro al Salone del libro di Torino, rilanciate dagli organi di stampa («ci sono testi davvero difficili e anche brutti. Basta con V***a»), sarebbero di per sé risibili per l’indecoroso suggerimento («si potrebbe sostituire V***a con Va’ dove ti porta il cuore»). Poiché sono state presentate come indicazioni per l’insegnamento della letteratura a scuola, richiedono però qualche breve considerazione: 1) la logica del mercato del libro, e dei suoi interessi economici, non può pensare di imporre senza alcun ritegno le sue scelte al canone letterario del nostro Paese; 2) l’insegnamento della letteratura a scuola va certamente adeguato ai tempi, dedicando maggiore spazio alla letteratura contemporanea, senza però rinunciare ai grandi classici e alle domande di senso che da essi possono scaturire; 3) il piacere che deriva dalla lettura dei grandi libri ha un’intensità, un valore più duraturo, più profondo della superficiale contingente “piacevolezza” che si sottrae alle domande di senso, anche se queste possono apparire “difficili”; 4) i giovani hanno tendenzialmente bisogno di “comprendere”. A tale bisogno può rispondere soprattutto la grande letteratura, mediata dall’insegnamento all’interno di quella comunità interpretante che è ogni classe scolastica; 5) le letture “amene”, come il libro più famoso della signora Tamaro, possono far evadere dalla cruda realtà, ma non forniscono ai ragazzi quella sensazione di rispecchiamento che gli psicologi additano come passaggio fondamentale per la crescita dell’io. Allora vorremmo chiedere alla scrittrice: è più formativo per mettere in guardia dal bullismo il “brutto e cattivo” Rosso Malpelo o la letteratura alla melassa? 6) la letteratura sa rappresentare anche le brutture degli uomini, anche l’inferno, come hanno fatto Dante, Shakespeare, V***a: rendendo però, nelle forme immortali delle loro opere, “bella” anche la cattiveria del mondo.
La Presidente e il Vicepresidente del Consiglio Scientifico della Fondazione V***a
Primo febbraio millenovecentonovantadue: nella sala della Presidenza del Liceo Ginnasio Quinto Orazio Flacco, alla presenza del notaio dott.ssa C. Mardesic, un folto gruppo di ex alunni si riunisce per assistere, con la lettura dello Statuto, alla nascita ufficiale dell’Associazione che ha la sua sede legale nello stesso Istituto. La Preside del liceo, prof.ssa Amelia Conte (ex alunna anche lei), ha fortemente sostenuto l’iniziativa.
Sono passati diciannove anni durante i quali si sono succeduti Presidenti dal diverso profilo professionale: il prof. M. Spagnoletti (docente universitario), il prof. R. Pannacciulli (chimico), la prof.ssa Tina Gesmundo (docente e ora Preside), il dott. M. Di Tursi (ingegnere), il dott. G. Sebastiani (psichiatra) e la sottoscritta che, come già Tina Gesmundo, è docente nella scuola che l’ha formata. Tale eterogeneità è cifra della composita formazione degli iscritti che, nella diversità delle esperienze di vita e professionali, sono uniti dal sentimento di appartenenza a questo Liceo, il che vuol dire consapevolezza delle proprie radici, della propria storia e cultura in un atteggiamento di apertura e di confronto con l’altro.
Con questo comune sentire ci siamo proposti, e continueremo a proporci, nella nostra città, per contribuire a «promuovere iniziative culturali sui problemi e temi di particolare interesse e attualità, nonché attività che si colleghino alla esigenza di valorizzare la cultura classica come espressione di vivace spirito critico» (art. 3 dello Statuto).
Gli studi classici, oggi più che mai, possono offrire un contributo decisivo ad una educazione che si configuri in termini di un “sapere” di alto profilo (formazione culturale) e di un “saper essere” persone e cittadini (formazione umana e civile), ma anche di un “saper fare” che, acquisito attraverso i contenuti più elevati della nostra tradizione culturale, sia valido oltre essi e permetta consapevoli scelte esistenziali e professionali. Ed ancora: che cos’è la cultura classica se non superamento del provincialismo geografico e, ancor più, di quello cronologico, meravigliosa conquista dell’autonomia della coscienza rispetto al potere; e la coscienza non è forse figlia della cultura e della storia?
Scopo dell’Associazione è anche quello di «organizzare e ricostruire (attraverso cerimonie, testimonianze, studi e ricerche, costituzione di un archivio) una sorta di memoria collettiva dell’Istituto» (art. 2 dello Statuto), capace di restituire non solo agli ex studenti e docenti, ma alla città intera, la vicenda del Liceo e del suo contributo alla città, in quanto scuola pubblica, laica e giustamente orgogliosa del carattere dei suoi studi.
Non mancano le iniziative tese ad «offrire occasioni di incontro per far rivivere, anche al di fuori della memoria, amicizie e solidarietà» (art. 1 dello Statuto).
Questo è lo spirito che ha animato le centinaia di iniziative promosse in questo ventennio dall’“Associazione ex alunni Orazio Flacco” in campo sociale, politico e culturale nel senso più ampio del termine; perché, come dice Seneca, «Quid est bonum? Rerum scientia. Quid malum est? Rerum imperitia».
La Scuola di Amministrazione Aziendale Intrapresa si occupa da 25 anni di formazione aziendale e manageriale con l'obiettivo di sviluppare competenze utili per il mondo del lavoro.
Confap Puglia si è costituita nel 2004 allo scopo di offrire un riferimento organico ed unitario agli Enti di formazione professionale di ispirazione cristiana nel loro servizio rivolto a giovani ed adulti nell'ambito della Formazione Professionale.