A che cosa serve se, dopo aver formulato impegni e ogni sorta di buoni propositi, dinanzi alla tentazione ci arrendiamo senza lottare? Se tentati dalla prova, dimentichi d'ogni promessa, subito rinunciamo? Non ci dimostriamo forse forti nelle ore comode e fiacchi nel momento decisivo? Così fanno i deboli e i mediocri, quelli che si lamentano e mai si correggono. Occorre perciò vigilare, e fare ogni sforzo per resistere, poiché chi resiste nella prova si rende degno di molte conquiste.
La Serpe Crocifissa
La Serpe Crocifissa è una scuola esoterica guidata da Mario Oberon
Operating as usual
☢ LE TRE PORTE ☢
Il maggiore ostacolo nei confronti della nostra azione spirituale, qualunque forma e finalità essa rivesta, è dato dalla tendenza a trascurare fino alla completa dimenticanza i nostri impegni. Identifichiamo degli obiettivi, formuliamo un piano d'azione, cominciamo ad operare, e poi dopo qualche tempo lo slancio si esaurisce, iniziamo a perdere terreno e ridurre l'efficacia. Questa tendenza non è casuale nè arbitraria, ma costituisce un preciso attributo dello spirito del mondo: un marchio di quella logica o legge che avversa tenacemente i nostri aneliti di progresso in ogni campo, e specialmente nel dominio delle cose spirituali.
L'esperienza di molti anni di prove ed errori mi ha portato fatalmente a convergere su quei metodi e quelle strategie che permettono di neutralizzare questa perniciosa tendenza, e oggi voglio parlarvi delle Tre Porte che occorre installare saldamente nella nostra esperienza quotidiana affinché possano maturare quei frutti che sono il segno del nostro sviluppo e avanzamento. Queste porte costituiscono altrettanti punti di accesso al reame invisibile: rappresentano il viatico per sintonizzarsi sulle energie superiori, su quelle intelligenze e consapevolezze che vegliano sugli esseri umani e guidano il loro destino.
Si tratta di fissare nell'arco della giornata tre sessioni di sintonizzazione: tre momenti in cui raccogliersi e sostare con la coscienza orientata all'interiore e intenta alla meditazione, alla ponderazione, o alla preghiera. Tre porte, non una né due: perché non sarebbero sufficienti. Idealmente al mattino presto, a metà giornata, e dopo il tramonto o alla sera. Ogni giorno, con regolarità inflessibile.
Meditare significa sintonizzare la coscienza staccata dal corpo sulle dimensioni di realtà occulta; ponderare significa esaminare un elemento investigabile dalla coscienza razionale e indagarlo mediante l'intelletto; pregare significa protendersi alla comunione spirituale con le intelligenze superiori.
Tre porte, non una né due. Cercate di installarle se aspirate a progredire veramente: la loro presenza sinergica erige infatti un campo energetico in grado di nutrire ogni minuto della vostra giornata.
Una pratica che ha sempre recato frutto nella mia esperienza spirituale consiste nella periodica focalizzazione su obiettivi ristretti e specifici, che vadano a connotare più precisamente e con accresciuta intensità la disciplina ordinaria. Nei regimi tradizionali la novena costituisce uno strumento d'elezione in questo ambito: un intervallo di nove giorni incentrato su qualche forma particolare di devozione, e caratterizzato dal ricorso più frequente alla preghiera, alla veglia, al digiuno, allo scopo di portare a maturazione un qualche frutto spirituale. Nulla vieta tuttavia di prevedere regimi alternativi: personalmente calendarizzo spesso periodi di 21 giorni in cui mi focalizzo su un determinato ambito sfidante. Per esempio, tre settimane di astinenza da zuccheri e carboidrati, oppure di intensa attività fisica, senza contare naturalmente attività più spirituali come la sintonizzazione sciamanica con uno spirito vegetale “dietato” in modo rigoroso, o un ciclo di meditazioni quotidiane incentrate su un Santo oppure su una certa Virtù o Conquista, o viceversa su un qualche Vizio o Difetto pernicioso da debellare. Non serve sottolineare come simili regimi si giovino grandemente degli strumenti tradizionali: bagni, lavaggi, fumigazioni, unzioni, aspersioni. Torniamo qui ancora una volta al concetto cruciale che consiste nel ritmizzare la nostra azione: tutto nell'ordine della natura procede per cicli, muove per ritmiche che echeggiano matematiche celesti. Non abbiamo dunque che da allinearci, cavalcare il flusso, per cogliere con la massima efficacia le primizie dell'Infinito.
Parliamo spesso della giustizia come di un baluardo sul cammino di perfezione. Essere giusti significa anzitutto resistere alle tentazioni della superbia. Presuppone poi la volontà di sottrarre deliberatamente porzioni sempre più consistenti del tempo profano per consacrarle alle pratiche spirituali e alle opere buone. Perciò sulla via del giusto si assottiglia gradatamente lo spazio concesso alle brame effimere e alla vanità, mentre si radica e fiorisce l'attitudine di raccogliersi e cercare la gioia nelle letizie interiori. Ciascuno secondo le sue inclinazioni potrà declinare la giustizia nell'azione quotidiana, offrendola in primo luogo ai propri cari e alle persone che ha intorno, per poi progressivamente estenderla ad ogni creatura e ad ogni ambito di esperienza.
"In tempo di desolazione non si facciano mai mutamenti, ma si resti saldi e costanti nei propositi e nelle decisioni che si avevano il giorno precedente a tale desolazione o nella decisione che si aveva nella precedente consolazione. Perché mentre nella consolazione ci consiglia di più lo spirito buono, nella desolazione ci guida quello cattivo con i consigli del quale non possiamo imboccare nessuna strada giusta".
Sant'Ignazio di Loyola - "Esercizi Spirituali"
Tutte le dottrine salvifiche, tutte le discipline ascetiche, tutti i precetti e le regole della pratica spirituale, svuotandoci d'ogni egoismo perseguono in ultima analisi di renderci capaci di Amore incondizionato... Nel momento del trapasso, abbandonando questo involucro terrestre, chi ci verrà incontro ci chiederà una cosa prima d'ogni altra: "quanto hai amato?"
Per affrancarci dallo spirito del mondo è necessario comprendere quali sono i pilastri sui quali appoggia: anzitutto il principio di divisione, che ci spinge a percepirci separati dall'altro, estranei, in perenne contrasto o opposizione. Da questo sentimento nasce la brama di auto-affermazione, che è simile a una febbre che brucia in un impeto di prevaricazione: cosa siamo disposti a fare, a spese dell'altro, pur di prevalere, soverchiare, offuscare, talvolta semplicemente per apparire primi o davanti... Sicché, tutte le volte che ci scopriamo ad assecondare questo sentimento, stiamo in effetti ingrassando lo spirito del mondo; stiamo alimentando occultamente quella corrente di divisione che, dal minuscolo sito del nostro cuore, assortendosi a milioni di altri cuori atrofizzati, ingrossa e produce l'enormità delle guerre, delle grandi ingiustizie, e di ogni genere di bruttura su larga scala. Se le guerre vi paiono troppo distanti, perché non vi toccano direttamente, pensate all'aria che si respira nella gran parte degli uffici, delle aziende, di qualsiasi realtà lavorativa, dei condomini, perfino delle associazioni sportive e delle organizzazioni sociali. Perciò, se aspirate a progredire nel cammino di perfezione, accogliete l'esortazione del giusto e “deponete ogni residuo di malizia”. Lottate contro lo spirito di divisione, abbracciate l'altro, anche e soprattutto quando vi costa fatica.
Non dobbiamo dimenticarci che gli uomini sulla terra non sono tutti uguali, non nascono tutti dalla stessa Madre, né appartengono tutti allo stesso Padre. Restando sul piano biblico, diciamo che esiste una posterità di Caino ed una di Abele; una discendenza di Esaù ed una di Giacobbe. Chi viene da Caino, il fratricida, può forse somigliare a chi viene dal pio e devoto Giacobbe? E chi discende da Esaù, che cedette la primogenitura per un piatto di lenticchie – rinunciò cioè a un diritto superiore e divino per le effimere gratificazioni offerte dallo spirito del mondo – può forse somigliare al retto Abele, perseguitato e ucciso a tradimento per la sua integrità? Per questo non dovete stupirvi né scandalizzarvi per le brutture che vi circondano. Comprendete: accanto al peccatore, che in cuor suo aspira alla salvezza e confida nella redenzione, vi è l'empio che ha cuore di tenebra e lingua di malignità, per il quale implacabile viene il giudizio. Non credete che ciò appartenga alla letteratura né al tempo passato: chi partecipa dell'invisibile scorge la dannazione di queste anime, tremenda ed attuale, incatenate dalla loro colpa o intrappolate dalla confusione e dall'indegnità che non seppero né vollero trasformare. Siate dunque avveduti, e fate ogni sforzo per balzare sulla scialuppa destinata all'approdo celeste, così da evitare le torbide melme che inghiottono chi si arena.
Sì è concluso lunedì scorso, con l'ultima delle cinque lezioni previste, il nostro (per)corso sui VANGELI che tra i vari temi sollevati ha enfatizzato il ruolo dello spirito del mondo nell'ambito del cammino di perfezionamento di ciascuno. Risulta evidente che se per elevarci dobbiamo affrancarci dal mondo, occorre anzitutto liberarci dal suo spirito, ovvero da tutto ciò che caratterizza l'essenza del mondo, l'oscuro sigillo che esso imprime sull'anima nostra. E dunque, dobbiamo per prima cosa interrogarci, e chiederci: quali sono i tratti di questo spirito? Quali le sue caratteristiche e le sue insegne? Certamente, come emerso pure dall'analisi dei testi evangelici, possiamo individuare alcuni segni: la tensione a dividere piuttosto che ad unire; a separare invece di affratellare; a fomentare la superbia e l'importanza personale a discapito dell'umiltà; a promuovere la prevaricazione a discapito della mitezza; la frizione e la guerra a discapito della pace. Ma il tratto forse più emblematico di questo spirito del mondo è nell'esaltazione dell'amor proprio: dell'amare se stessi, dell'incensare se stessi, dell'innalzare se stessi al di sopra degli altri e a discapito degli altri - e dello stesso Padre e Creatore. Sicchè, volendo intraprendere un cammino di purificazione, non abbiamo che da iniziare da qui: grattando via le croste dell'importanza personale, sciogliendo le lebbre dell'invidia, contrastando tutto ciò che in noi alimenta un f***e e cattivo sentimento di divisione.
Comprendete: non esiste per l'uomo alcuna libertà né salvezza fuori dal Piano Divino di Creazione. Soltanto la superbia dell'intelletto demonico poteva sobillare nel cuore degli uomini una simile assurdità, per il solo scopo di vilipendere e prevaricare. Tutta la nostra sofferenza deriva dalla distanza che abbiamo posto tra noi e la Sorgente Originaria; dipende da quel sentimento di separazione che, giorno dopo giorno, persistiamo ad alimentare con la nostra condotta scellerata. Cessate di essere proni alle idolatrie, ai capricci, alle febbri instillate dalla serpe; scuotetevi da questo torpore, lavatevi con l'acqua viva, e rivestitevi di un abito di umiltà e mitezza.
Invocate la grazia di armonizzare e pacificare il vostro cuore. Fatelo ogni giorno. Rivolgetevi ad un Potere Superiore installato nella Luce e chiedete di essere dignificati. Aggiungete una batteria di Salmi che sappiano focalizzare il vostro anelito. Meditate molto: riflettete soprattutto sulla vostra relazione con l'Eterno, sul fatto che in niente di ciò che vi riguarda voi possiate legittimamente sentirvi padroni e fautori del vostro destino. Pensate alle foglie d'un grande albero: per quanto belle, potrebbero forse esistere o avere un senso senza l'albero? Potrebbero mai sentirsi superiori all'albero o bastare a se stesse? Meditate nel vostro cuore su umiltà e fedeltà: su che cosa davvero queste parole vogliano dire. Gettatele in voi come una semenza, e fate in modo di innaffiarle spesso.
✝️Recitate il Salmo 1, per tre volte, bruciando franchincenso, se volete santificarvi e innalzare la vostra vibrazione;
✝️Recitate il Salmo 28, per tre volte, bruciando mirra, se volete sentire Dio nel vostro cuore;
✝️Recitate il Salmo 41, per tre volte, bruciando copale, se siete angosciati da un male o oppressi da persone malvagie;
✝️Recitate il Salmo 51, per tre volte, bruciando ruta e issopo, per fare ammenda delle vostre mancanze e riparare ai vostri errori;
✝️Recitate il Salmo 136, per tre volte, bruciando angelica, se volete lodare l'Eterno e attrarre benedizioni;
⭐Alla fine della terza recitazione, prima dell'Amen, esprimete ad alta voce con parole spontanee ciò che avete nel cuore.
Le preghiere siano intonate volgendosi a Oriente, ed accendendo possibilmente un cero bianco.
Numerazione riferita alla versione CEI in lingua volgare.
"Individuato il destino incarnativo occorre formulare l'identità necessaria al suo compimento: bisogna cioè coagulare nella sfera cosciente le risorse indispensabili per validare la transizione terrestre, ossia il nostro viaggio nella materia densa."
La Serpe Crocifissa, Mario Oberon, Edizione Ampliata.
La Serpe Crocifissa
Esiste un equivoco di fondo in quanti praticano discipline olistiche o metodi puramente energetici per lavorare su se stessi, e questo equivoco riguarda l'idea di stare facendo in virtù di tali pratiche un qualche tipo di attività spirituale. In realtà, tutto ciò che queste persone fanno concerne unicamente la sfera psichica o psicologica, ossia un ambito soltanto personale, collegato e perciostesso limitato alle istanze dell'ego. Parafrasando Gurdjieff, queste persone stanno cercando di diventare macchine più armoniose ed efficienti, mentre dovrebbero semplicemente smettere di essere delle macchine.
Un autentico sviluppo spirituale è sempre un processo che comporta l'annullamento della personalità e il superamento dell'individualità: in altre parole, qualsiasi pratica o rito effettivamente“spirituale” presuppone che sia stabilito un collegamento tra la coscienza ed istanze sovrumane e trans-personali. In assenza di questo nesso, si resta nel dominio puramente psicologico, fin troppo umano, dal quale scarsissimo profitto può derivare per la nostra evoluzione: significa arenarsi, votarsi all'effimero, badare al futile e al transitorio. Cercate dunque la comunione con le Istanze Superiori, affinché da questa intima connessione possiate riuscire trasfigurati non nella parvenza temporanea, ma nella sostanza eterna che vi compone.
Cosa significa essere nell'esoterismo? Significa anzitutto sentirsi stranieri a questo mondo tenebroso, alla chiassosa violenza dei sentimenti imperanti, alla volgarità degli uomini. L'esoterismo è il cerchio interno, segreto inaccessibile alle masse dormienti, sentiero nascosto che solca le viscere dell'umanità rozza, affiorando talvolta in superficie per profferire un verbo, gettare una luce, indicare una strada. Cambiare il mondo, redimere gli uomini – non sono che vane chimere. Tutto nell'universo esiste per uno scopo. L'esoterismo aspira a render perfetto il perfettibile, a dignificare i “chiamati” facendoli “eletti”, a condurre oltre la soglia chi già attende sull'uscio. Voi che leggete, voi che siete stati guidati fin qui... siete già nell'esoterismo: non appartenete al mondo, ma agli dèi. Siate dunque nemici di voi stessi, di quanto nella vostra carne e nel vostro spirito brama le lusinghe del mondo e vi allontana dalla gloria della vera luce.
Nuovo video dal nostro canale YouTube. Buona visione 🎥
🧙♂️ A cosa serve e cosa fa un VERO MAESTRO🧙♂️ Esiste una serie di equivoci di fondo che in ambito spirituale riguarda la figura del "Maestro" o "Guru". In questo video Mario Oberon, direttore de LA SERP...
72 - I POTERI MERAVIGLIOSI
Corso intensivo in due lezioni
Lunedì 24/04 – Giovedì 27/04 ore 20,45 su Zoom
Carissime e Carissimi,
è tempo di lanciare il nostro evento di Aprile, un nuovo corso aperto a tutti dedicato agli Angeli della Cabala, in particolare a quella speciale Gerarchia Spirituale nota come SHEM-AMPHORASH costituita dai Settantadue Angeli dell'Altissimo.
Da oltre tremila anni questi Poteri realmente meravigliosi sono invocati non soltanto come messaggeri di conforto e benedizione, ma soprattutto come strumenti di realizzazione magica, e come guide e maestri dello sviluppo spirituale.
Analizzeremo la materia dal punto di vista teorico, passando poi a spiegare accuratamente le tecniche e metodologie più collaudate per entrare in contatto con questi Esseri Mistici, privilegiando lo stile pratico che caratterizza tradizionalmente i nostri prodotti formativi. Il corso, articolato in due corpose lezioni, conclude una ideale trilogia di iniziazione operativa cominciata con “GOLEM” e proseguita con “I SALMI”.
Quota di partecipazione: 55€ (per l'intero corso)
Le lezioni saranno registrate, come di consueto. Gli iscritti che non possono partecipare alle dirette riceveranno il giorno dopo la registrazione corredata di dispensa scritta e dell'eventuale materiale accessorio.
Info & iscrizioni: [email protected]
La maggiore resistenza dinanzi alla prospettiva del cambiamento dipende in una certa misura dalla paura del vuoto, dal miraggio di una sorta di "deserto emozionale". Conosciamo molto bene le nostre debolezze, siamo consci dei nostri vizi e difetti, ma sappiamo anche che indulgere in queste brame ci procura una gratificazione intensa, immediata, benché effimera.
“Dove ritroverai sensazioni così vivide, così inebrianti, se scegli deliberatamente di rinunciare a queste cose?” Questa è la domanda, subdola, che ci pone l'ego. Che si porta dietro quest'altra: “Credi davvero che potrai star bene, potrai mai GODERE, attraverso questa famigerata spiritualità?” L'ego ha terrore di quanto perderà se decideremo di far morire di fame quelle voluttà, quelle pulsioni di predazione, che abitano nei suoi territori; assomiglia a quell'amministratore infido e disonesto che cerca continuamente scuse e accampa ogni genere di pretesti pur di non mostrare i libri contabili al padrone.
L'ego tenta di contagiarci con la sua stessa paura, facendoci temere il vuoto che lasceranno in noi queste brame non più esaudite, non più godute. “Che cosa ti farà sentire bene allora? Che cosa ti gratificherà?” Si tratta di un passaggio cruciale del nostro percorso di sviluppo: un nodo difficile. Queste vocine trovano terreno fertile in noi, toccano un nervo scoperto. Una parte di noi è convinta infatti che l'EGO ABBIA RAGIONE. Ecco il conflitto, ecco il blocco.
L'errore che rischiamo, in un tale frangente, è immaginare di poterci installare nel dominio delle cose sante con gli stessi atteggiamenti e secondo le stesse modalità con cui interpretiamo la vita ordinaria – vale a dire, attraverso la personalità governata dall'ego. Ci illudiamo che sia possibile interessarsi alle cose sante, o perfino praticarle con qualche profitto, restando identici a come siamo. Ma ciò non è mai possibile: sarebbe come arrivare a un pranzo di gala indossando un vestito di stracci.
Per assaporare la via dello spirito e godere pienamente delle tappe del nostro sviluppo animico, dobbiamo cambiare anzitutto i nostri atteggiamenti verso noi stessi, verso le altre persone, e il mondo. Dobbiamo fare delle scelte: scelte che comportano rinunce e impongono di abbracciare nuove, rivoluzionarie prospettive. Senza questo passaggio non abbiamo alcuna speranza di riuscire.
Dovete conquistare delle posizioni inedite, simili a punti di “belvedere”, dentro e fuori di voi, da cui le brame dell'ego vi appaiano insignificanti. E da lì sostituire il paradigma delle gratificazioni dell'ego, con un nuovo modello composto di vibrazioni superiori. Lavorate a costruire un nuovo inventario. Detta in altri termini, dovete smettere una volta per tutte di ingrassare le brame della materia, e cominciare a nutrire gli aneliti dello spirito: dapprima, vi sembrerà forse che i sapori siano meno intensi, meno “concentrati”; ma col tempo ne apprezzerete la genuinità e tutto il vostro essere sarà trasfigurato.
IL GESTO E LA PAROLA
Nell'applicazione dei nostri presìdi e rimedi spirituali - siano essi oli, acque, o polveri - il gesto ieratico, vale a dire l'atto con cui materialmente usiamo il preparato, va sempre ignificato per mezzo della parola verbalizzata, ossia profferita a voce. E questa parola, per tradizione e per legge fatale, sempre va rivestita di una formula o incanto allo scopo di dinamizzare l'intento di chi la pronuncia: quella forza capace, unitamente al concorso dei preparati e delle sostanze consacrate, di plasmare e ristrutturare i campi-bersaglio secondo una logica trasmutativa e inesorabile, un dardeggiare proiettato dal verbo ignificante che colpisce e trasforma. Occorre dunque impregnare le nostre tracciature, le nostre unzioni, le nostre aspersioni e abluzioni con le virtù della parola potente, derivata anzitutto da quelle formule che, ripetute da infinite generazioni di operatori, abbiano perciò acquisito patente di verità e santificazione.
"O genti, uomini nati dalla terra, che vi siete abbandonati all'ebbrezza, al sonno e all'ignoranza di Dio, tornate in voi, cessate di gozzovigliare, soggiogati come siete da un sonno che vi ottunde".
POIMANDRES - Corpus Hermeticum
"Per uscire dalla logica del bisogno non valgono, se non come strumenti accessori, le tecniche energetiche. Se non bonifichiamo il sostrato ove regna la Serpe con la sua corte demonica; se non ci rendiamo impassibili e impermeabili alle pressioni delle nature inferiori; se non rivoluzioniamo la nostra visione e interpretazione di noi stessi e del mondo, resteremo facile oggetto di predazione. E questa rivoluzione tanto necessaria la può compiere in noi soltanto l'intelletto purificato: la suprema istanza di rigenerazione".
Mario Oberon - "La Serpe Crocifissa" - 2a Edizione Ampliata
Potete ordinare il libro qui: https://www.amazon.it/SERPE-CROCIFISSA-ermetica-allopera-spirituale/dp/B08L4D2TQ8/ref=sr_1_1?keywords=la+serpe+crocifissa&qid=1678447138&sprefix=la+serpe+%2Caps%2C1005&sr=8-1
https://www.youtube.com/watch?v=oqe5j8TsoTU&t=22s
😊 Come evitare di essere infelici 😊 Rivoluzionare il proprio atteggiamento verso se stessi, le altre persone, e il mondo è un passo cruciale in ogni percorso autenticamente trasformativo. In qu...
Un aspetto che connoterà in misura crescente i Lavori del Nucleo Operativo della nostra Scuola sarà l'attività di contrasto nei confronti delle forze di prevaricazione. Da più parti mi si chiede, talvolta in toni che rasentano il panico e la disperazione, una ricetta per non affogare nei gorghi oscuri che sempre più palesemente inghiottono ampie porzioni dell'umanità dormiente. Ebbene per quanti operano all'interno della Scuola saranno messe a disposizione ritualistiche e docetiche suscettibili di allineare il candidato alle Milizie di Luce che lottano incessantemente per esorcizzare e sbarrare la strada agli agenti di prevaricazione. Per tutti gli altri, ossia per coloro che non partecipano ai lavori di Ordini o Gruppi spirituali, il mio consiglio è che voi cominciate ad attuare questa azione di contrasto nello spazio privatissimo del vostro cuore. Allertatevi contro i cattivi pensieri e sentimenti, resistete contro gli accecamenti che vi spingono alla divisione e alla discordia, astenetevi dalla critica e dal giudizio gratuito. I vostri simili che più di voi appaiono ubriachi di odio e violenza, in questi tempi bui, non sono che burattini alla mercé di queste forze oscure e divisive. Investite in presenza e consapevolezza. Fatevi campioni di ca**tà. Siate un centro di luce che irradia amore. Cominciate da qui: da voi stessi, dai vostri cari, dai vostri spazi, e allargate progressivamente il raggio della vostra luminosa irradiazione.
Non allontanatevi dalle cose che vi nutrono. Non mi riferisco al cibo o all'aria, ma alle IMPRESSIONI che alimentano la vostra anima. Liberatevi dall'idea che esista un tempo profano ed un tempo sacro, un tempo libero e un tempo occupato: sforzatevi di spiritualizzare il vostro tempo sempre e comunque, qualsiasi cosa state facendo. Nutritevi di vibrazioni positive, non trascurate le cose che vi fanno stare bene. La vostra anima è come una piantina delicata che abbisogna di acqua e di sole. Anche quando la vita vi sottopone a tribolazioni, non dimenticatevi di nutrire il vostro cuore.
Un esercizio magnifico collegato all'innalzamento vibratorio è la “passeggiata sacra”. Fate una passeggiata in uno spazio naturale capace di trasmettervi sensazioni di pace e armonia e chiedete al vostro Potere Superiore di camminare al vostro fianco. Ad ogni passo ricordatevi di questa Sacra Presenza: parlatele, chiedetele consiglio o un segno su qualcosa che desiderate sapere, oppure inviate semplicemente pensieri di amore e gratitudine. Come alternativa, potete invocare la compagnia di uno spirito alleato o antenato, una Guida o un Maestro: ciò che conta è orientare la coscienza sul lato spirituale dell'Infinito.
Gli spiriti superiori che appartengono al registro umano di creazione vegliano ad ogni istante sui nostri passi. Vi sono tra costoro quelli che chiamiamo “guide” o “custodi”: esseri evoluti, composti di luce, che si sono offerti spontaneamente in servizio di discepolato. Questi spiriti intervengono a beneficio delle anime incarnate, guidandole occultamente lungo i sentieri che formano la mappa del destino personale, orientando e correggendo, affinché non smarriscano la strada. Per l'uomo ordinario, offuscato dal torpore del sonno, gli spiriti superiori non sono che un miraggio: una sensazione fugace che affiora unicamente in situazioni estreme; ma per il candidato all'iniziatura, destato al risveglio, essi sono istruttori e compagni investiti di piena realtà. Possiamo immaginarli come pioli robusti sulla scala che conduce alle circonferenze celesti. Dovremmo dunque fare ogni sforzo per entrare in sintonia con simili unità di coscienza, attraverso la meditazione, il rito o in sogno, per consentire che divengano presenze coscienti nella nostra esperienza.
Il problema del MALE e il suo rapporto con l'umanità in questo nuovo video dal nostro canale YouTube. Buona visione 🎥
👹Come funziona l'azione demonica sugli esseri umani (e come difendersi)👹 Il Male è un fatto relativo o una realtà assoluta di matrice antagonista? In questo video Mario Oberon, direttore de LA SERPE CROCIFISSA, introduce il concet...
Oggi voglio darvi un rito semplice, alla portata di tutti, che vi sarà utile nei momenti in cui vi sentite un poco giù di corda, scoraggiati e delusi, quando vi sembra che la vita voglia voltarvi le spalle. Non è mai giusto indulgere in questi sentimenti, ma talvolta sentiamo semplicemente il bisogno di conforto.
Lavatevi le mani, il viso e gli occhi. Raccoglietevi in un luogo tranquillo, meglio se davanti a una finestra che guarda a Oriente. Con voi abbiate un bicchiere d'acqua fresca, una piccola candela bianca, e una manciata di ruta.
Ponete la candela accanto al bicchiere. Accendete il cero, e volgetevi all'infinito. A bassa voce, con cuore puro, recitate la seguente invocazione:
“O Spiriti buoni,
Spiriti luminosi,
Spiriti degli spazi celesti!
voi che siete guidati dall'amore per gli uomini
voi che vegliate sui miei passi
e scrutate l'orizzonte del mio cammino
che non lasciate mai indietro chi si perde
che mai abbandonate chi invoca il vostro nome
Voi magnifici, risplendenti, benedetti
siatemi accanto in questa difficile prova
cingetemi col calore della vostra presenza
bagnatemi nella vostra santa luce
scacciate dal mio cuore ogni affanno
datemi forza e direzione
affinché io non soccomba alle tribolazioni
ed all'insidia delle forze tenebrose
ma ritrovi la via che porta alla Luce.
Amen”.
Ora, tutto attorno alla candela e al bicchiere d'acqua, tracciate un cerchio con la ruta. Cero e bicchiere devono ve**re a trovarsi entro questo cerchio.
Ripetete la preghiera agli Spiriti buoni. Poi restate in silenzio per qualche momento. Quindi recitate l'invocazione per la terza volta, con sempre maggior trasporto e fervore.
Chi vuole, a questo punto, può sigillare il rito con la preghiera dei Salmi: 1-91-23. Altrimenti si resti ancora qualche momento in raccoglimento presso il tabernacolo che avete eretto. Lasciate consumare la candela, prendete quindi il bicchiere d'acqua e bevete d'un fiato, dicendo: “È fatto".
Pace e benedizioni a voi.
È uscita la Seconda Edizione riveduta e ampliata di LA SERPE CROCIFISSA, il primo libro di Mario Oberon. Il volume rappresenta a tutti gli effetti il manifesto programmatico della nostra Scuola, l'opera in cui sono compendiati ed esposti i temi cruciali che caratterizzano il nostro sentiero di sviluppo esoterico: l'ermetismo alchemico e le sue regimentazioni; l'opera spirituale e liturgica; la via mistica e spiritica.
A distanza di quasi tre anni dall'edizione originaria, questa nuova versione aggiunge oltre 40 pagine inedite, frutto del lavoro elaborato in questi mesi assieme ai tanti allievi ed allieve che hanno svolto il percorso regolare o frequentato i nostri intensivi personalizzati. È stata inoltre maggiormente curata l'edizione e migliorata la qualità tipografica.
Grazie a chi vorrà acquistare il libro e dare in questo modo un supporto al nostro Lavoro e alla nostra Scuola.
Potete ordinarlo qui: https://www.amazon.it/SERPE-CROCIFISSA-ermetica-allopera-spirituale/dp/B08L4D2TQ8/ref=sr_1_1?crid=1ZL2NQQH60GUA&keywords=la+serpe+crocifissa&qid=1675837557&sprefix=la+serpe+crocifissa%2Caps%2C272&sr=8-1
Esistono tre grandi direttrici o linee di sviluppo sulla Via dello Spirito. Ne parliamo in questo nuovo video dal nostro canale YouTube, buona visione 🎥
Struttura e articolazione dello Sviluppo Spirituale In questo video Mario Oberon illustra le tre grandi direttrici o linee di sviluppo lungo le quali si articola ogni autentico sviluppo spirituale.(C) immagine...