
Maestra Antonietta
Immagini, prodotti e creazioni di tutto ciò che è il mondo meraviglioso dei bambini !!!

LA MAESTRA IN VACANZA 💐💝💦🩴👙💋💦🌊
La maestra in vacanza
inizia una danza.
È quasi un balletto
di certo d'effetto.
Volteggia fra i libri dell'anno passato,
deve riporli nello scantinato.
Poi si dirige con fare sicuro
verso i libri dell'anno futuro
e li sistema con leggiadria
al centro della scrivania.
Chiude le imposte
è pronta a partire,
al mare un po' vuole poltrire
senza bambini che facciano chiasso
ma ecco che in spiaggia trova un sasso,
poi un vetrino, una conchiglia, un rametto:
potrebbe usarli per un lavoretto.
Così invece di stare in panciolle
lungo la riva raccoglie e raccoglie.
E se il vicino di ombrellone
è un bambino in confusione
che i compiti non riesce a completare
perché una regola non sa ricordare
lei si trattiene, "son fuori servizio"
ma andare in aiuto è quasi un vizio
non sa resistere e con pronto intervento
gli regala un suggerimento,
poi chiude gli occhi e si gode rilassata
il sole, il mare e la vacanza beata.
(Lucia Falbo)

😂😂😂😂😂

Impariamo ad osservarli con cura, a rispettarne i tempi e a riconoscere la loro luce, anche quando non è sotto i riflettori.⭐

Le maestre non invecchiano mai.
Di Irene Renei
Cantanti, ballerine alla recita di fine anno, direttrici d'orchestra e di cori, suggeritori nella buca.
Spalancano la bocca in A esagerate, muovono le mani e accennano l'inchino per non far perdere pezzi ai propri bambini.
Applausi.
La scuola è finita, i genitori scattano foto.
Le maestre si siedono esauste, di una stanchezza infinita.
In quella stanchezza ci sono duecento giorni di vita insieme ai bambini,
un occhio al programma e uno su ognuno di loro: hanno mille occhi le maestre.
E appoggiano labbra sulla fronte per scovare due linee di febbre, raccolgono vomito, consolano, scrutano espressioni e stati d'animo, mentre insegnano sillabe e tabelline.
Poi cercano parole per spiegare e far crescere piccoli uomini e piccole donne consapevoli.
Dicono, ripetono e ripetono ancora, ma molto più spesso ascoltano e abbracciano i bambini e i loro preziosi pensieri.
Nella fatica delle maestre c'è tutta la preoccupazione di un artigiano del vetro soffiato.
Bisogna agire con delicatezza per arrivare a creare un capolavoro, imperfetto e perfetto com' è solo un lavoro fatto a mano.
Le maestre non invecchiano mai perché non possono permetterselo.
Per crescere i bambini ci vogliono chili di entusiasmo, cartoni di pazienza sulle spalle, forza per non cedere all'abitudine di un lavoro che può sembrare sempre uguale ma non lo è mai, perché cambiano i bambini e cambia il mondo, e cambiano le parole e si invertono le sillabe e numeri nel banco di un bimbo dislessico, si rompe il silenzio nei bisogno d'attenzione di una bimba autistica, si riparano fogli strappati e ferite sulle ginocchia e nel cuore.
Non invecchiano mai le maestre, grazie al cielo e grazie a loro.
Che non c'è lavoro più difficile, che non c'è responsabilità più grande che crescere I figli del domani, i figli degli altri come fossero i propri.
Ci vuole un briciolo di follia per fare la maestra in questo mondo a rotoli, ci vuole incoscienza e coraggio e l'immaginazione di mille Peter Pan.
"Poi la strada la trovi da te.
Porta all'isola, che non c'è."

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