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DSA: un modo alternativo per apprendere
Mi presento, sono Elisa Finotti e oltre ad essere una studentessa di psicologia sono una tutor DSA.
Ho deciso di creare questa pagina per far conoscere il mondo dei DSA, un mondo fatto di bambini e ragazzi con tanta voglia di conoscere e crescere.

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Metodi di studio 📚 •memorizzazione
❓Conoscete la curva dell’oblio? ❓
🏆Lo psicologo Hermann Ebbinghaus diede inizio ad una serie di studi sulla misurazione della memoria umana. Egli costruì il principio della “curva dell’oblio” secondo cui la memoria dei dati appresi in una determinata sessione diminuisce con il passare delle ore e dei giorni.
Dopo un’ora ne dimentichiamo circa il 50/60% e dopo 24h ne dimentichiamo un altro 10%. Tale principio condusse Ebbinghaus a teorizzare l’EFFETTO SPAZIATURA, secondo il quale è più efficace memorizzare le informazioni se le ripeti più volte nel tempo e non tutte insieme.
Concretamente cosa possiamo fare per evitare di dimenticare ciò che abbiamo studiato?
🧩Applichiamo la RIPETIZIONE DILAZIONATA. Come funziona?
🧩I ripassi vanno fatti:
1 ora dopo aver studiato un argomento
1 giorno dopo
7 giorni dopo
30 giorni dopo
Cosa andiamo a ripassare?
🧩Andremo a ripassare solo le mappe o gli schemi fatti sull’argento studiato, non il testo altrimenti significherebbe ristudiare nuovamente!
Spero vi sia piaciuto il post e spero che possiate provarlo 💪🏻

Come sostenere l’autostima?
Ecco 8 consigli utili
♥️OSSERVATE E ASCOLTATE. Per entrare in connessione con vostro figlio, osservate i suoi gesti, come si muove e quello che dice, per cogliere il suo punto di vista, e soprattutto chiedetevi “In cosa non si sente abbastanza?”, “Come posso aiutarlo?”. I ragazzi, anche se tendono ad allontanarsi e ad essere più autonomi, hanno bisogno di sentire che voi ci siete sempre per loro, che li capite al volo quando c’è qualcosa che non va e che siete in grado di sostenerli.
♥️NON SMINUITE I SUOI VISSUTI. Dovete cercare di mettervi nei suoi panni per entrare in sintonia con lui. Se restate fermi nella posizione di adulti, rischiate di banalizzare i suoi atteggiamenti, le sue emozioni e le sue parole. Frasi come “Ma dai, che vuoi che sia!”, “Non mi sembra grave, si supera!” non spronano il figlio, piuttosto mettono un muro e non lo fanno sentire compreso: il più delle volte non sono alla ricerca di soluzioni, ma bensì di una spalla su cui potersi sfogare. Dunque, l’ascolto e la condivisione sono fondamentali, in quanto permettono a vostro figlio di sentirsi preso sul serio e di aprirsi con voi anche nei momenti di difficoltà.
♥️NON FATE PARAGONI. Ogni ragazzo è unico, nelle sue caratteristiche, nei suoi interessi e nelle sue abilità. Cercate di non crearvi aspettative irrealistiche su di lui, evitando di fare inutili pressioni. Infatti, fare confronti continui con i fratelli o con gli amici, non serve assolutamente a nulla, se non a comunicare il vostro disappunto, il fatto che non siete felici di lui e che lo vorreste diverso, alimentando i suoi vissuti di inadeguatezza e le sue fragilità interne.
♥️RINFORZATE LE SUE RISORSE. Troppe volte, ci si concentra sugli aspetti più negativi del figlio, perdendo di vista le sue risorse e i suoi punti di forza. Quindi, evitando di attaccarlo e ferirlo con continui commenti negativi, mettete in luce le sue potenzialità, riflettete insieme a lui su quello in cui riesce, spronatelo a non restare chiuso ma a mettersi in gioco e a sperimentarsi, soprattutto nelle attività che più gli interessano e da cui trae piacere. I limiti non devono essere vissuti come un ostacolo insormontabile ma come un’opportunità e uno stimolo di crescita: bisogna mettersi in gioco e impegnarsi a fondo nell’obiettivo, anche se ci può volere molto tempo, si può cadere, si può farsi male ma non per questo bisogna arrendersi, ma alzarsi e riprovarci ancora e ancora.
♥️LODARLO SI’, MA NON TROPPO. È importante rinforzarlo attraverso commenti positivi come “Bravo, ce l’hai fatta!”, “Hai raggiunto l’obiettivo, continua così!”, soprattutto quando riesce a superare i suoi limiti, le sue paure e i suoi blocchi, così che creda sempre di più in se stesso. Bisogna, allo stesso tempo, però, evitare di fare complimenti esagerati, in quanto possono creare pressioni eccessive, insinuare la paura di deludere le vostre aspettative e perdere di valore e non essere credibili.
♥️RASSICURATELO SULL’ASPETTO FISICO. In adolescenza, spesso i ragazzi non si piacciono fisicamente, si sentono brutti, hanno paura di mostrare alcune parti del loro corpo e temono di essere derisi. Non prendete mai in giro vostro figlio sui suoi difetti, non fate battute sarcastiche e non ridicolizzate il suo vissuto, ma aiutatelo a valorizzare le sue particolarità e ad apprezzarle gradualmente.
♥️NON SOSTITUITEVI E NON PROTEGGETELO TROPPO. Lasciategli quel giusto spazio di autonomia e di movimento nel seguire le sue aspirazioni e nel prendere decisioni: se lo proteggete troppo e gli spianate la strada, crescerà poggiandovi su di voi, senza mai sentire di poter contare su se stesso e senza sperimentare la propria auto-efficacia, “Io, ce l’ho fatta da solo, con le mie forze!”, aspetto fondamentale per credere e acquisire sicurezza in se stessi.
♥️VALORIZZATE LE SUE OPINIONI. E’ importante coinvolgerlo sempre di più nelle decisioni familiari e fargli sentire che il suo pensiero e le sue idee contano e hanno un valore importante per voi. Non trattatelo più come un bambino, non sostituitevi a lui e non imponete a priori il vostro punto di vista. Piuttosto confrontatevi con lui in modo costruttivo, così che possa avere un ruolo, rispettando la sua opinione e chiedendo sempre il suo parere: “Tu che ne pensi? “, “Come ti senti rispetto a questa cosa?”.
Fonte: https://www.adolescienza.it/
Spero che possa esservi utile ♥️

📚📚📚S.O.S inizia la SCUOLA📚📚📚
La scuola sta per cominciare e insieme ad essa un nuovo anno scolastico ricco di esperienze formative, che permetteranno ai vostri bambini di acquisire alcuni cm in più rispetto alla statura di partenza. Il percorso, nonostante si prospetti entusiasmate, sarà anche intervallato da ostacoli da superare, ostacoli che un ragazzo con DSA, se non aiutato in modo corretto, percepirà come pesi insostenibili. Per quest’ultimo motivo è importante che voi mamma/papà prendiate fin da subito coscienza di tre punti per me fondamentali:
• ♥️ Lo strumento più importante per un ragazzo con dsa è la fiducia nelle proprie capacità ed opportunità di successo. Si tratta di uno strumento che il bambino non troverà se non nei vostri occhi, i bambini non credono ad occhi che non siano i vostri, quindi lo strumento principe per i vostri ragazzi siete voi! Guardate sempre con fiducia ai vostri figli e aiutateli a comprendere che ogni insuccesso racchiude in sé una opportunità di crescita, il vostro sguardo di amore e fiducia gli consentirà di trovare sempre la forza di andare avanti, consentendogli di raggiungere ogni traguardo che vorrà.
• 📃 Portate la certificazione, che attesta che vostro figlio sia un dsa, a scuola in modo tale che la scuola possa redigere il prima possibile il pdp, in cui saranno inseriti strumenti dispensativi e compensativi per ogni singola materia. Questo consentirà al ragazzo di essere supportato in modo adeguato anche dalla scuola.
• 📚Supportate nei compiti i vostri figli poiché hanno bisogno, più di ogni altro ragazzo, di trovare un metodo adeguato alle loro difficoltà. Rivolgetevi sempre a persone competenti, tutor DSA o doposcuola specialistici per i DSA. Diffidate da quelle persone che vi propongono un doposcuola misto, ci tengo a sottolineare quest’ ultimo punto perché mi è capitato, ultimamente, di conoscere persone che organizzano gruppi di studio( 5-10 ragazzi) in cui inseriscono DSA e non; i ragazzi con dsa hanno bisogno di un supporto individuale o di lavorare in gruppi di massimo 2/3 persone con le loro stesse difficoltà.
🌹🌹🌹Spero che il post vi sia piaciuto e soprattutto spero che possa essere spunto di riflessione e di aiuto per voi mamme/papà 🌹🌹🌹.
🎠Buon anno scolastico a tutti🎠

Chi è il Tutor DSA per studenti?
🔴Il Tutor è uno specialista dell’apprendimento che ha acquisito specifiche competenze metodologiche, didattiche e relazionali sui D.S.A.; egli accompagna l’alunno, in modo strutturato e continuativo nel tempo, a percorrere in modo sereno il cammino scolastico, affrontando insieme tutte le difficoltà e le nuove sfide che la scuola può presentare.
🔴Cosa fa? (saper fare, saper essere, saper divenire)
Il Tutor DSA affianca ed aiuta i bambini e/o i ragazzi con D.S.A. ad acquisire un metodo di studio personale ed efficace, utilizzare al meglio gli strumenti compensativi, accrescere la loro autonomia, l’autostima ed il senso di autoefficacia. Ha inoltre un ruolo da mediatore nei rapporti famiglia-scuola. Tali capacità e competenze potranno essere da lui/lei acquisite soltanto mediante la necessaria formazione, acquisita mediante Master o Corsi qualificanti.
🔴Cosa non fa?
Il Tutor DSA non è un insegnante di sostegno, né un semplice aiuto per il doposcuola, né tanto meno potrebbe definirsi tutor un soggetto privo di adeguate competenze per attuare la professione di Tutor dell’apprendimento per studenti con disturbi specifici dell’apprendimento.
🔴Dove lavora?
Gli ambiti di intervento del Tutor DSA, sono relativi sia ai contesti scolastici che a quelli extra-scolastici, prevalentemente con alunni di scuola primaria e secondaria di primo e di secondo grado.
Mi presento, sono Elisa Finotti e oltre ad essere una studentessa di psicologia sono una tutor DSA. Ho deciso di creare questa pagina per far conoscere il mondo dei DSA in quanto la conoscenza è il primo strumento che abbiamo per eliminare i pregiudizi. Molto spesso i bambini e ragazzi con disturbi dell’apprendimento vengono etichettati in modo sbagliato e ciò comporta in loro molta sofferenza e disagio che mina il percorso scolastico, rendendolo faticoso e poco produttivo. La scuola va vissuta nel giusto modo, come un’opportunità di crescita e di sviluppo e non dovrebbe essere un luogo di sofferenza per nessun bambino desideroso di imparare.📚📖