Giordana Ronci Mamma Imperfetta
Commenti
Grazie a noi, a chi avrebbe voluto essere con noi e a chi ci ha aiutato a compiere sto miracolo🤪
Nomos tribù❤
Mettere al mondo un figlio è una delle più grandi espressioni della nostra forza creativa e quando
Normali funzionamento
Io le amo ste due🤣🤣🤣🤣

Ogni volta che leggo questa storia piango.
Dovrebbe essere sempre così.
Per ogni mamma e per ogni bambino ❤
"Buongiorno, sono Sofia. Volevo dirvi che sono diventata mamma, è nato Edoardo, non posso più ve**re a scuola"
"Signorina, ora ne parleremo con il preside, per qualche giorno potrà seguire a distanza, in Fad ma ricordi, lei è di maturità, presto dovrà tornare in classe"
Passano quei giorni, Sofia non ce la fa a tornare in aula. Richiama in segreteria: "Il mio bambino è più importante della maturità, scusatemi ma preferisco perdere l'anno".
"Ha ragione, informeremo il preside, non c'è altro modo, ci dispiace"
Passa qualche ora, squilla il telefonino di Sofia.
"Sono il preside. Sofia, cosa fai lì a casa? Non mollare, ti aspettiamo, non esiste che lasci".
Lei torna a , e non sa cosa l'aspetta, va in classe e resta di stucco.
C'è una nursery per il suo bambino, un passeggino a disposizione accanto al suo banco, pannolini e biberon, le coccole delle insegnanti, i collaboratori scolastici autorizzati a intrattenere Edoardo e a farlo giocare quando ci sono compiti o Sofia è interrogata.
Non è una favola, è accaduto a sl liceo artistico "Nervi", grazie a un dirigente scolastico illuminato, Gianluca Dradi. Che ha preferito far una rivoluzione piuttosto che far perdere l'anno a una sua alunna divenuta ❤️
Complimenti davvero a questo preside. Quanto ci vuole poco per essere speciali ❤️😘❤️
da Piero Guerrieri

Alcuni sedicenti maestri ritengono che se hai una vita priva d’abbondanza, con i soldi contati e che non bastano mai, una persona accanto che non ami, una casa che non ti piace, ecc. ecc. è solo colpa tua che non hai saputo attrarre nel modo giusto. E se lavorandoci non cambia nulla, sei un asino della spiritualità. Sei dunque co***to, mazziato e disprezzato. E hai pure pagato 100 euro per sentire questi guru mentre ti dicevano che sei un incapace. In verità, non esistono leggi universali da applicare con tale semplicismo alle vicende individuali. Puoi applicare la legge dell’attrazione che è reale e sacrosanta; ma se lo fai in un contesto d’irretimento, di abuso, di coscienza sistemica, di anomalie familiari e retaggi più o meno pesanti, non otterrai alcun risultato. Perché quelle leggi sono soggette a leggi più profonde, che neppure l’analisi e la psicoterapia possono aggirare, e sono sullo sfondo della storia conflittuale della propria famiglia. Occorre perciò liberarsi di tali dinamiche e ripartire da zero, prima di ottenere dei risultati evidenti e, per così dire, gareggiare ad armi pari con tutti gli altri.
Gabriele Policardo

A tutti i genitori che smadonnano di nuovo, tutte le mattine...sui denti da lavare, i quaderni che non si trovano,le scarpe che ancora non sono ai piedi, i minuti contati, le colazioni in macchina...
Sappiate che questo inferno finirà .
Ve lo giuro.
Arriverà un giorno in cui penserete
"Caxxo, domani riparte l'incubo"
E invece i vostri figli saranno improvvisamente grandi.
Si alzeranno da soli, si prepareranno e andranno a scuola.
E voi li guarderete inebetiti, non sapendo se siete svegli o state sognando, non riuscendo a capire se avete nel cuore più orgoglio o tenerezza.
E non vi sveglierete tutti sudati.
Sarete solo un pò più vecchi e incredibilmente soddisfatti.
Volere è potere.
Ogni giorno costruiamo il nostro mondo.
Ogni momento possiamo farci un dono "per questo si chiama presente".
Daje❤

Se puoi pensarlo, puoi farlo.
E infatto...eccolo qua❤

HOSPITAL PSIQUIÁTRICO
La prueba de la bañera
Durante la visita a un hospital psiquiátrico, uno de los visitantes preguntó al director:
- ¿Cuál es el criterio por el cual deciden quién necesita ser hospitalizado aquí?
El director respondió:
- Nosotros llenamos una bañera con agua y le ofrecemos al paciente una Cuchara, un Vaso y un Balde y le pedimos que la vacíe. De acuerdo con la forma en que él decida vaciarla, decidimos si lo hospitalizamos o no.
- ¡Ah! Ya entendí.
- Una persona normal usaría el balde, que es mas grande que el vaso y la cuchara, dijo el visitante.
- ¡No! -respondió el director.
- Una persona normal sacaría El tapon del desagüe.
¿Qué prefiere usted?
¿Habitación particular o compartida?
*A veces la vida tiene más opciones que las ofrecidas, basta con verlas*.
Ahora dime la verdad ...
Tú también escogiste el balde, ¿Verdad?
Yo sabía que todos estamos locos.

Per fortuna, sto imparando a non mancarmi più.
Ed è bellissimo🤩
Mi manco.
Quando mi perdo dietro inutili parole, quando mi infilo nella testa degli altri per cercare di coglierne le ragioni.
Mi manco quando voglio compiacere per paura di un rifiuto, quando pronuncio un si a denti stretti mentre con tutto il fiato vorrei urlare no.
Mi manco quando spreco il mio tempo, quando mi perdo dietro i sogni degli altri e trascuro i miei, quando covo rancore.
Mi manco quando giro intorno alle situazioni e non affronto il problema.
Mi manco quando non ascolto il mio respiro, quando metto a tacere il mio intuito, quando non sorrido, quando non mi accetto, quando lascio che altri decidano per me.
Mi manco quando mi dimentico chi sono e cosa voglio per me stessa, quando divento schiava di abitudini e compromessi.
Mi manco.
Allora torno a prendermi per mano.
Perchè capisco quanto è prezioso essere se stessi.
E ricomincio a vivere.
(Margherita Roncone)
Immagine: Dipinto di Liu Yanshou

🤪

ELENCO DEI FARMACI NON DISPONIBILI IN FARMACIA:
01. L'esercizio fisico è una medicina.
02. Il risveglio precoce è una medicina.
03. Un'alimentazione equilibrata è una medicina.
04. Ridere è una medicina.
05. Un buon atteggiamento è una medicina.
06. Il sonno è una medicina.
07. La meditazione è una medicina.
08. Amare qualcuno è una medicina.
09. Essere amati è una medicina.
10. La gratitudine è una medicina.
11. Mettere da parte le offese è una medicina.
12. Essere sorpresi è una medicina.
13. Leggere e nutrire l'anima con la spiritualità è una medicina.
14. Cantare e ballare è una medicina.
15. Abbracciare i propri cari è una medicina.
16. Pensare bene e pensare nel giusto stato d'animo è la medicina.
17. Confidare e credere in un potere spirituale superiore è una medicina.
18. I buoni amici sono una medicina.
19. Essere perdonati e perdonare gli altri è una medicina.
20. Prendere il sole è una medicina.
Se si utilizzano abbastanza questi farmaci, raramente si avrà bisogno dei medicinali venduti in farmacia.
-dal web-

In una stanza silenziosa c’erano quattro candele accese.
La prima si lamentava: “Io sono la pace. Ma gli uomini preferiscono la guerra: non mi resta che lasciarmi spegnere”. E così accadde.
La seconda disse: “Io sono la fede. Ma gli uomini preferiscono le favole: non mi resta che lasciarmi spegnere”. E così accadde.
La terza candela confessò: “Io sono l’amore. Ma gli uomini sono cattivi e incapaci di amare: non mi resta che lasciarmi spegnere”.
All’improvviso nella stanza comparve un bambino che, piangendo disse: “Ho paura del buio”.
Allora la quarta candela disse: “Non piangere. Io resterò accesa e ti permetterò di riaccendere con la mia luce le altre candele: io sono la Speranza”.
(Cit.)
Non sto piangendo neanche un pò. No no.

𝗨𝗡𝗔 𝗣𝗘𝗥𝗟𝗔 𝗥𝗔𝗥𝗔 𝗣𝗘𝗥 𝗩𝗢𝗜 – 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗦𝗵𝗲𝗶𝗸𝗵 𝗕𝘂𝗿𝗵𝗮𝗻𝘂𝗱𝗱𝗶𝗻 𝗛𝗲𝗿𝗿𝗺𝗮𝗻𝗻
𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝘀𝘂𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗲.
𝗔𝘀𝘁𝗲𝗻𝗲𝘁𝗲𝘃𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗳𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗹𝗼𝘀𝗶.
********************************************
QUANDO IO SONO STATO TROVATO DAL MIO MAESTRO AVEVO 20 ANNI.
Ed ero convinto che non mi sarei mai sposato e che non avrei mai avuto bambini.
Dopo una settimana a casa sua mi ha chiesto:” sei sposato?”
Ed io ho risposto “no”.
Lui:“Ti devi sposare. Settimana prossima . Ed avrai 10 bambini”.
Rimasi scioccato.
Continuó.. “Se non ti vuoi sposare.. vai da un'altra parte..”
Arriviamo ad Ora.
Una lista infinita di persone che hanno 30/40 anni che frequentano un’ infinita lista di ragazze/ragazzi ..
E se dico loro:” sposati, o diventa padre” ottengo subito risposte negative con aggiunta di discorsi di difesa ( N0 No in questo mondo .. con un bambino.. come posso essere padre/madre!!! No no
Non mi sento pronto).
Il mio maestro mi disse:” 20 anni .. Sposati.. Basta.
Questa è la condizione”.
E con Gurdjieff era la stessa cosa.
Diceva:” Se non puoi nutrire 20 persone al giorno, se non hai quel potere, non ve**re.
Se hai paura di sposarti, non ve**re..Se hai paura di essere un padre, una madre, non ve**re qua.
Perché l’esistenza nella sua essenza è sposata con te; tu sei sua figlia, suo figlio e quando hai paura di essere padre, madre, hai anche paura dell’amore.
In realtà hai paura di ogni cosa nella vita.
Perché il bambino rappresenta la vita incontrollabile. Quando il bambino entra nella tua vita tu sei fuori controllo”.
Non solo.
Tutti voi mi parlate delle difficoltà che avete nei confronti dei genitori.
E in tutti i libri sacri è scritta una cosa, SEMPRE :”𝑶𝙣𝒐𝙧𝒂 𝒊𝙡 𝙥𝒂𝙙𝒓𝙚, 𝑶𝙣𝒐𝙧𝒂 𝒍𝙖 𝙢𝒂𝙙𝒓𝙚”
Il profeta ha detto:” 𝙄𝙡 𝙥𝙖𝙧𝙖𝙙𝙞𝙨𝙤 𝙚̀ 𝙨𝙤𝙩𝙩𝙤 𝙞 𝙥𝙞𝙚𝙙𝙞 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙢𝙖𝙙𝙧𝙚”.
Mi chiedete Come onorare i vostri genitori?
Voglio darvi un buon motivo.
Rimanete solo con questo motivo e lasciate perdere il pensiero che vostra madre o vostro padre non vi abbia amato abbastanza.
Qualsiasi cosa possa essere accaduta.
Dimenticatevi di questo per un attimo.
Concentratevi per un momento su questo aspetto:
𝙏𝙪𝙤 𝙥𝙖𝙙𝙧𝙚 𝙚 𝙩𝙪𝙖 𝙢𝙖𝙙𝙧𝙚 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙞 𝙡𝙖 𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖 𝙥𝙚𝙧 𝙡𝙖 𝙩𝙪𝙖 𝙚𝙨𝙞𝙨𝙩𝙚𝙣𝙯𝙖. 𝙌𝙪𝙞̀.
𝙎𝙪 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙏𝙚𝙧𝙧𝙖.
E per quel motivo diciamo: “
ᏀᎡᎪᏃᏆᎬ ᎷᎪᎠᎡᎬ.. ᏀᎡᎪᏃᏆᎬ ᏢᎪᎠᎡᎬ”
Non esiste nemmeno un padre e una madre a questo mondo che sia perfetto.
Perfino il mio maestro, che era veramente l’uomo perfetto, non era un padre perfetto.
E magari neppure un marito perfetto.
Potete provare a dire:”
ᏀᎡᎪᏃᏆᎬ ᎷᎪᎠᎡᎬ.. ᏀᎡᎪᏃᏆᎬ ᏢᎪᎠᎡᎬ”.
È una medicina essenziale che dovreste prendere ogni giorno.
“ᏀᎡᎪᏃᏆᎬ ᎷᎪᎠᎡᎬ.. ᏀᎡᎪᏃᏆᎬ ᏢᎪᎠᎡᎬ”.
Non sempre i nostri genitori sono in grado di mostrare il loro amore, ma ci hanno dato questa esistenza.
Nella tradizione orientale crediamo che siamo noi a scegliere i nostri genitori, nel mondo delle anime.
Non è che lassù tirano i dadi e dicono:” questo bambino va con questi, l’altro va con gli altri” non è così.
Ti mostrano e ti dicono scegli.
Tu scegli i tuoi genitori..
Tu te ne voli in giro e trovi i tuoi genitori.
E loro ti chiedono: ”Sei sicuro?” e tu “sì,sì”
E ripetono “fai ancora un giro .. guarda di nuovo.. ci sono molte possibilità di scelta”
E tu torni da loro con la stessa sicura scelta.
Quindi dall’alto ti dicono: ”Così sia”
Ma poi dimentichi.
E così molti uomini e donne guardano i propri genitori e dicono :” che cosa ho io a che fare con questa famiglia”
Perchè io sono in questa famiglia
Io non appartengo a questa famiglia.
Non mi capiscono per niente.
Questo grande fraintendimento che le persone chiedono ai loro genitori di capirli.
Pensi di avere una mente così brillante che nessuno può essere allo stesso livello?
La tua mente è assolutamente divina?
E pensi che Dio dovrebbe fare meglio nella tua vita.
Ovviamente ha fatto degli errori con te, vero?
Nella nostra società va di gran moda lamentarsi dei genitori.
E sminuirli.
Guardarli dall’alto in basso
Io sono molto più in alto.
Son più evoluto.
Poi scopri che la maggior parte delle caratteristiche tra genitori e figli sono comuni.
Se non volete ereditare lo stesso programma dei vostri genitori, che accade al 100% se siete contro di loro, meglio che dite:” ora prendo la medicina.. ᏀᎡᎪᏃᏆᎬ ᎷᎪᎠᎡᎬ.. ᏀᎡᎪᏃᏆᎬ ᏢᎪᎠᎡᎬ”
E scoprirete la magìa della vostra vita.
E vedrete che se riuscirete ad essere grati a vostra madre inizierà lei ad ascoltarvi di più e voi ad ascoltare più lei.
E la vita sarà più facile.
In oriente non c’è questa usanza di dire mio padre è un id**ta, mia madre è fredda.
Non parli mai male dei tuoi genitori. Mai. Anzi .. ti vanti..
Onorare i tuoi genitori vuol dire onorare te stesso.
Non sei ancora un santo
Ancora non sei un maestro.
Fai ancora tanti errori.
Quindi
Inizia ad amare i tuoi genitori.
Quando Gurdjieff incontrava i suoi genitori gli baciava la mano.
Provate..
Guardate come vi sentite.
Fate un esperimento.
Guardate cosa accade dentro voi.
E poi dite” 𝒔𝒊̀ 𝒎𝒂𝒎𝒎𝒂..”
Oppure non dire niente..
E quando tuo padre ti dice fai questo, fai quello
Dici “𝒔𝒊 𝒑𝒂𝒅𝒓𝒆..”
Se non riesci.. non dici niente..
Provate
E guardate come vi sentite..
Io so come vi sentirete.
MEGLIO
Provate a prendere questa medicina per favore.
La spiritualità deve atterrare nella vostra vita..
Guardate nella vostra vita quello che siete.
Se non avete famiglia,
Se non c’è connessione familiare,
Significa che non siete familiari con voi stessi.
Ricordate la medicina
ᏀᎡᎪᏃᏆᎬ ᎷᎪᎠᎡᎬ
ᏀᎡᎪᏃᏆᎬ ᏢᎪᎠᎡᎬ
Art: Silvia Crosina

Tra 5 anni, il bambino non ricorderà chi loha tenuto in braccio.
Ma la madre ricorderà per sempre chi l'ha sostenuta.
Non dimenticare di tenere in braccio la madre tanto quanto tieni in braccio il bambino.
Ctto: art
Dalla pagina: La vita di una donna


L’ABBRACCIO INTEGRALE
Un uomo che ha sviluppato in sé un forte spirito virile (non quello degli stereotipi maschili, ma quello della propria manifestazione di sé in tutta la sua energia e in ogni ambito) sviluppa automaticamente anche una sensibilità femminile.
Arriva a com-prendere le donne, realmente, a sentirle.
Noi ci stupiamo di quanto un uomo possa spingersi nel mondo del sentire delle donne, eppure sarebbe proprio questo il massimo compimento del “maschile sacro”.
Anziché essere stigmatizzata, questa sensibilità meriterebbe un premio. Ve n’è un grande bisogno nel mondo. La si può ottenere soltanto dopo tanto vissuto e non si può acquisire a parole da nessuno.
Una donna che ha sviluppato in sé una forte anima femminile (non quella degli stereotipi femminili, ma quella della propria manifestazione di sé in tutta la sua energia e in ogni ambito) sviluppa necessariamente anche la capacità di immedesimarsi nel maschile.
Arriva a empatizzare realmente con un uomo, a capirlo da dentro.
Anziché essere messa in dubbio, questa sensibilità meriterebbe riconoscimento. Ve n’è un grande bisogno nel mondo. La si può ottenere soltanto dopo un lungo percorso e non si può acquisire in libri o conferenze.
Chiudere il cerchio tra le due sensibilità, quella di cui siamo portatori e quella che si sviluppa estendendosi all’altro, dovrebbe essere l’obiettivo principe di ogni relazione tra un maschile e un femminile.
Io lo chiamerei, l’abbraccio integrale.
Dal libro: "L'ONDA E LA SPADA - Confronto tra i sessi - Comprensione e riflessioni tra femminile e maschile": https://amzn.to/3Dh9hNd
www.ilboscofemmina.com
Dipinto: Santiago

“They told you about the contractions but did they tell you about the expansion?
Did they tell you how your body would open to make way for the whole universe to pass through?
Did they tell you how your heart would explode with a love bigger than anything you’ve ever known as you pulled your baby to your chest
They told you about the ring of fire but did they tell you about the crown of stars?
Did they mention that there is a moment when your baby enters the world and you leave your body and touch the heavens and become the light of a million galaxies?
Did they tell you how the pain of stretching to receive your child would be more exquisite than any sensation you’ve felt?
They told you you would scream but did they tell you about how you would roar?
Did they tell you about the power that would rise up from your belly as you called your baby forth with your mighty voice?
Did they tell you how you would embody the wild woman within you and breathe fire with your song?
They told you you would bleed but did they tell you how that sacred blood wouldn’t scare you?
How you would feel grateful for that magical liquid of life as it trickled down your leg?
How you would honor its flow and how it would help you heal a lifetime of hating your body’s bleeding cycles?
They told you these stories and taught you to fear birth, to fear your power, to fear yourself.
But you’re stronger and wiser than that mama.
You know that birth is your divine dance, your soul’s song, your moment with God, and you walk fearlessly into her open arms.”
~ Catie Atkinson
on Instagram
Art: Paz Treuquil, “Pulliwen”
https://www.paztreuquil.com/
NOTE: Not all pregnancies and births are the same. Some are fraught with complications, trauma, and heartache. Our hearts go out to these with compassion, support, and love.
💞Rebekah
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“Dottore Montini ma che hai scritto???”
“Hai detto che nel primo anno non bisogna mai temere di viziare i bambini e se piangono bisogna correre in loro soccorso… sempre!”
???
"Ma che stupidaggini… E’ facile scrivere!"
--
“Ma lo sai che se quando piange lo prendi sempre in braccio vorrà stare sempre in braccio?”
“E’ logico che così gli farai ve**re il vizio delle braccia!”
“E lo sai che significa stare una intera giornata con il bambino in braccio?”
“E sai che così una mamma non riesce a fare più niente e “si esaurisce”?”
“E sai come si sente la schiena a fine giornata con un bambino sempre in braccio?”
“E se per ogni volta che piange lo accontenti, lo sai che vorrà sempre dormire vicino a mamma e non se ne andrà più dal lettone?”
--
“Il pianto apre i polmoni !” Si è sempre detto così."
"Lo hai dimenticato?”
“Le mamme subito si agitano se il bambino piange!”
“Se invece di incoraggiare tutta la loro ansia con queste frasi a effetto, tu che fai il pediatra faresti bene a ricordarglielo!”
“Dovresti minimizzare il pianto dei lattanti e tranquillizzare, invece di presentarlo come una “richiesta di aiuto da soddisfare”!”
“Da che mondo è mondo i bambini piangono e non è stato mai un problema!”
“E’ una cosa normale che i lattanti piangano!”
--
“Con queste “teorie moderne” qua davvero non si capisce più niente!”
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Uhm... Non si capisce più niente o finalmente si capisce qualcosa?
Queste “teorie moderne” sono venute fuori proprio perchè finalmente si è capito qualcosa che prima non si sapeva!
I lattanti esprimono bisogni. Non sanno nemmeno cosa sia un capriccio o un vizio.
Il modo che conoscono per esprimerli è il pianto.
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Se il pianto non trova una risposta il piccolo si dispera, ma è vero che alla fine non piange più e forse piangerà sempre meno.
Bello?
No. Per niente!
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Non è bello perché siamo in una età in cui le esperienze muovono neuroni e strutturano circuiti nel cervello!
Una richiesta di aiuto non soddisfatta fa vivere al lattante l’esperienza dell’abbandono e della disperazione!
Alla fine il bambino si rassegna. Vero, non piange più.
Ma una sofferenza che non piange più è ormai la sfiducia consolidata verso un soccorso che non arriverà mai.
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E’ un circuito cerebrale che dice al bambino che il mondo è, e sarà sempre, buio e cattivo.
E’ una voce interna forte che per sempre gli dirà:
“E’ inutile chiedere aiuto, perché nessuno te lo darà mai!”
“Devi vedertela da solo e non aver mai fiducia di nessuno!”
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Tradotto: un disastro!!!
Un disastro che potrà condizionare tutta la vita.
(E’ così, ma non voglio dire frasi talebane: il cervello è plastico e le possibilità di recupero ci sono sempre!)
--
E allora…
"Vizio delle braccia?"
E’ dimostrato che più il bambino è in contatto con la sua mamma nei primi due anni più sarà sicuro e autonomo dopo!
Ergo… il “vizio delle braccia” è prescritto, sulla mia ricetta!
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“Sai che significa tenere sempre il bambino in braccio, avere mal di schiena e non poter fare più niente?”
Si. Lo so.
E per questo dico e ridico che le mamme hanno bisogno e bisogno di aiuto!!
Tanto!!!
Tenere in braccio infatti può essere un dovere e una prestazione faticosa, ma anche un piacere e una possibilità di “mandare il mondo a quel paese!”
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E allora le mamme devono poter avere tempo e serenità per stare sul letto, rilassate, senza traguardi da raggiungere, senza compiti in classe da svolgere, senza voti a fine giornata!
Questo è possibile solo se ci sono mariti/compagni affettuosi, presenti emotivamente, con tutte le carezze fisiche ed emotive possibili!
E' possibile se ci sono nonne, zie, vicini di casa, comari, amiche…
Tante persone che non abbiano bisogno di essere “trattenute” dalle mamme con un caffè in occasione di visite di festeggiamenti post natali,
ma persone che sappiano farle la spesa, lavarle i piatti, riordinare la casa, portarsi il fratellino da qualche parte e che sappiano anche portare qualcosa da bere alla mamma che sta rilassata sul letto!
Non ci sono? Cerchiamole!
Papà, datti da fare!!!
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Il mal di schiena e “l’esaurimento” vengono se il bambino è “un di più” tra le tante cose da fare!
Se “la cosa da fare” è prendersi il bello, il dolce e il tenero che la vita ha regalato… Il mondo cambia!
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Lasciamo "le cose da fare" agli altri!!
Noi mamme siamo impegnate.
Carezze ninne nanne e coccole in corso!
“Non disturbare please!”
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Ma attenzione!
Messaggio per tutti e particolarmente per noi pediatri:
Il pianto eccessivo del lattante può essere un problema da portare al dottore.
Ma molto spesso, più di quanto si pensi, è un sintomo di una malattia subdola e strisciante che può sfuggire:
La depressione della mamma!!
E allora…
Bambino che piange molto? Guardare gli occhi mamma!!
Forse c'è necessità di un intervento urgente!!!
Aiutiamo mamma a sorridere, a ritrovare i suoi tempi, il suo benessere.
Facciamola sentire amata, sostenuta e… bella! (specifico per i papà!)

"Tu non conosci la vergogna"
Me l’ha detto una volta mia nonna Gera ed è stato uno degli attimi più commoventi della mia vita. Lei era una donna dura e abrasiva, che somigliava a una statua gotica. Anche lei aveva avuto i suoi dolori e suoi nodi da sciogliere. Un giorno la accompagnai a messa e un pretino, vedendola in vestito scollato, le disse: “Nonnina si copra le vergogne”. Io indicai il crocifisso e risposi al prete: “Non mi sembra che il padrone di casa abbia problemi con la nudità”. Fu allora che mi disse: “Brava, tu non conosci la vergogna”.
La vergogna non è un luogo utile: è disfunzionale, immobilizza, non fa avanzare. Un luogo che inchioda perché non permette il perdono di sé, una cantina buia chiusa dall’esterno. Il pudore, invece, è un luogo gentile, pieno di luce che a me piace molto. Una stanza dove riposano le cose che non ci convincono o che vogliamo tenere per noi. Tutti abbiamo diritto ai segreti, purché non contengano disagio.
Il rispetto dell'edentità, si costruisce esercitandosi su se stessi e superando la vergogna. Perché la vergogna fa schifo, genera mostri enormi che sono il pregiudizio, lo scherno, il suicidio, l’omicidio, la violenza. Questi mostri sono parti di noi pigiate in una cantina buia.
La percezione di sé è soggettiva e ha a che fare con un’infinità di elementi emotivi e affettivi. Ha a che fare con il libri che hai letto, le canzoni che hai sentito, gli amori che ti sei negato, gli abbracci che sei riuscito a strappare.
bisogna che gli altri abbiano rispetto dei tuoi sentimenti.
La vanità non è tra i miei peccati. Ho il vantaggio dell'età: l'esperienza è l'unico riscatto al crollo effetto valanga dei corpi.
Madame Drusilla Foer ❤️

Siamo copioni che si ripetono fino a quando non smettiamo di credere che quella sia la nostra storia.
Da quando siamo nella pancia della mamma iniziamo a creare la nostra “realtà” e questa realtà si plasma attraverso ciò che viviamo all’interno dell’utero: sensazioni, emozioni,
Nutrimento, ambiente esterno.
Iniziamo a creare la nostra identità attraverso quello che sentiamo dall’esterno e attraverso le emozioni che la mamma vive durante i 9 mesi.
Ma se andiamo ancora oltre, la nostra storia comincia ancora prima, quando la vita arriva a chiederci di incarnarci su questa terra. Per ognuno quel momento di separazione dall’Essere e dalla famiglia animica è diverso .
E il modo in cui accade quel distacco primigenio, determina la modalità del nostro concepimento, della gestazione, dellla nascita e la vita tutta.
I primissimi istanti pre concepimento, gestazionali e post concepimento sono fondamentali per scrivere la nostra esistenza poiché noi ripetiamo inconsciamente i primi copioni che ci troviamo a interpretare.
Lavorare sul concepimento e sulla nascita è davvero importante perché possiamo riscrivere tutto e nel riscriverlo cambiare la nostra vita.
Tutto comincia lì. Tutta la nostra vita ha a che fare con la modalità con cui si sono svolti i primi distacchi: dalla madre primigenia e dalla madre terrena.
Chi c’era con noi al momento del parto? Chi ci ha guardati? Come siamo stati accarezzati?
E ancora prima: come siamo stati chiamati ad incarnarci qui? Chi abbiamo lasciato in quell’oltre da cui attiviamo?
E ancora oltre: che sospesi abbiamo lasciato che ora siamo chiamati a chiudere e sanare?
Ho la fortuna di poter accompagnare ogni giorno persone a “rinascere” e nel rinascere possiamo cambiare la storia e smettere di interpretare ruoli per tornare ad ESSERE.
Questa io la chiamo MAGIA
Monica Grando

Scegli di avvicinarti a quelli che cantano, raccontano storie, si godono la vita e hanno la gioia negli occhi. Perché la gioia è contagiosa e riesce sempre a scovare una soluzione, laddove la logica si è limitata a fornire una spiegazione per l'errore.
Paulo Coelho

Queste foto mostrano parti cesarei reali con drappo trasparente. Un'opzione da valutare? Il 'cesareo gentile' permette di partorire con un telo trasparente, un'opzione per le madri che vogliono assistere alla nascita del figlio.


55 cosas positivas que todo niño debería escuchar de sus padres Descubre las 55 frases positivas que todo niño debería escuchar alguna vez de sus padres para mejorar su autoestima. ¡Nunca es tarde para empezar!

Ci sono giornate più faticose.
Quelle in cui fa caldo e non si respira.
Quelle in cui tutti sono nervosi, tu per prima.
Quelle in cui sembra che guardare l'orologio sia il modo che hai per misurare quanto manca alla fine di quella giornata.
Ecco, queste giornate ci sono.
Prima mi ci arrabbiavo, mi sentivo frustrata, delusa e alla fine in colpa per aver provato tutto quello.
Oggi ho imparato ad accettare che vengono giornate anche così e che se ascolto bene mi portano sempre messaggi buoni.
Il messaggio di oggi per me è una domanda:
"Cosa mi fa stare bene e sorridere anche quando tutto attorno mi sembra faticoso e difficile?".
La risposta di oggi è:
"Piedini cicciosi addormentati (da soffermarsi rigorosamente ad osservare finché rimangono addormentati e cicciosi)"
❤️
E a voi capitano le giornate così?
Cosa vi fa sorridere quei giorni lì?


Muchos padres y madres sienten que tienen que ser capaces de acabar con las rabietas, cuando en realidad es un comportamiento totalmente normal y saludable en el niño.
La verdad es que tú como padre o madre no puedes poner punto final a las rabietas de tus hijos/as, y de hecho es mejor que no lo hagas porque son importantes en su desarrollo.
Las rabietas que tienen con 2 o 3 años les ayudan a saber cómo soportar las grandes frustraciones cuando tengan 20 o 30 años.
Los gritos y castigos pueden conseguir que, momentáneamente tus hijos e hijas te hagan caso, pero no producen cambios duraderos en el comportamiento de los niños y niñas; por eso los padres que gritan y castigan tienen la sensación de que tienen que repetir las cosas una y otra vez. Las estrategias para educar en positivo ofrecen pautas para educar sin tantos gritos y castigos. Una vez aprendas estas estrategias podrás educar a tus hijos con firmeza y cariño, ayudándoles a interiorizar unas pocas normas adecuadas a su edad con calma, ternura y comprensión.
👉 Piensa en otros papás y mamás que quieres que lean esto
👉 Sigue a para no perderte ningún post
👉 Comienza HOY a aprender conmigo a educar en positivo (https://alvarobilbao.com/curso-educar-en-positivo)

I neonati non si lasciano piangere.
Per raggiungere un’ottimale sviluppo fisico, mentale ed emozionale gli esseri umani necessitano di:
– contatto fisico costante con la madre (o con un altro adulto) a partire dalla nascita;
– dormire assieme ai genitori, finché egli stesso non lascia il lettone di sua volontà;
– allattamento a richiesta
– essere portato costantemente in braccio o comunque in contatto di qualcuno, generalmente la madre, e poter osservare (o succhiare, o dormire) mentre la persona che lo porta si occupa delle proprie normali attività – finché non comincia a muoversi di sua iniziativa;
– risposta immediata al pianto. Sentirsi incondizionatamente benvenuto e stimato.
Quando un essere umano riceve questo dalla nascita, si sente bene, è contento di se stesso; è naturalmente sociale e sa comportarsi nello stesso identico modo verso i suoi simili.
“Quando cresci sentendo sempre dall’autorità primordiale, dai tuoi genitori, che sei benvenuto e apprezzato per quello che sei, questa sicurezza e questa pace ti accompagneranno per tutta la vita. Gli adulti si comportano diversamente soltanto quando soffrono per come sono stati trattati loro stessi da bambini.”
Jean Liedloff
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Da quando sono diventata mamma ho scoperto di avere i super poteri.
Ho scoperto che posso stare sveglia tre giorni senza sve**re.
Ho scoperto che posso dimenticarmi di mangiare senza avere un calo glicemico.
Ho scoperto che posso tenere mio figlio in braccio (che tanto leggero non è) mentre contemporaneamente metto l’acqua a bollire e pelo i ceci -che si sa, la buccia ha troppe fibre e fa ve**re la stipsi.
Da quando sono mamma ho scoperto la stanchezza.
Quella vera, quella con la S maiuscola.
Quella che, la mattina, ti puoi anche mettere il correttore di Dior ma con il cavolo che la copri.
Quella che ti fa essere irritabile, introversa.
Quella che ti fa rispondere male o la voglia di rispondere te la fa proprio passare.
Da quando sono mamma ho scoperto la solitudine. Quella della notte. E quella del giorno.
Da quando sono mamma ho capito cosa significa dover scegliere.
Anche tra le cose più banali. Mi lavo i capelli o faccio il bagnetto al piccolo?
O più importanti. Lo posso accettare questo lavoro? E se levo tempo a mio figlio?
Da quando sono mamma ho scoperto la paura e il senso di colpa.
La paura della perdita. La paura di non farcela.
Di non essere abbastanza. Che poi cosa significa essere abbastanza?
Da quando sono mamma ho scoperto l’amore.
La sua essenza più preziosa.
Ho scoperto che per mio figlio le mie braccia sono il porto più sicuro che ci sia.
Ho scoperto che sono io che pretendo troppo da me stessa perché per mio figlio vado benissimo così come sono.
Ho scoperto che bisogna imparare a chiedere aiuto.
Ho scoperto che il sole sorge davvero ogni mattina, anche se la notte sembra infinita.
Ho scoperto che bisogna volersi bene.
Prendetevi cura di voi, mamme.
Siate indulgenti con voi stesse.
Perché per vostro figlio nessun supereroe ha più magia di voi.
fonte Sara Petrucciani.
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