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Normali funzionamento

06/04/2024

“Così cambierà il mondo dei pc con l’intelligenza artificiale”

Non c’è dubbio che - come quello degli smartphone - anche il mondo dei pc e dei laptop sta per cambiare per sempre grazie all’intelligenza artificiale.

Come verrà rivoluzionato il nostro modo di lavorare?
E l’intrattenimento?
E gli italiani come risponderanno?

19/10/2023

Addio all'uccello blu di Twitter, spazio al nuovo logo X: Musk verso la creazione di un'app multiuso

Lunedì, dopo 17 anni, l'icononico logo è stato rimosso dalla sede dell'azienda a San Francisco

È ufficiale la morte dell'iconico uccellino blu di Twitter, che simboleggiava la trasmissione di idee nel mondo. Lunedì, dopo 17 anni, l'inconfondibile logo è stato rimosso dalla facciata della sede dell'azienda a San Francisco per essere sostituito da una X, il simbolo matematico per eccellenza.

Non solo un cambio di logo, ma un vero e proprio re-branding che preannuncia una totale trasformazione del social network, acquistato lo scorso ottobre dal miliardario Elon Musk per 44 miliardi di dollari.

Il patron di Tesla, che ha annunciato il cambio di logo (e di nome) durante il weekend, aveva dichiarato di volersi concentrare sulla realizzazione di un'app "multiuso" fin da quando ha assunto la direzione della piattaforma. L'idea è quella di offrire agli utenti una serie di servizi al di là del social media, come i pagamenti peer-to-peer, alla stregua di WeChat, l'app più popolare in Cina.

Il nuovo logo, una X bianca stilizzata su sfondo nero, già presente sul sito di web di Twitter ma non sull'app mobile, ha suscitato reazioni contrastanti da parte degli utenti e ha generato confusione su come dovrebbero essere chiamati da questo momento i "tweet" (secondo Musk, gli "x's").

Gli esperti di marketing e branding, invece, rimangono scettici: il re-branding operato in fretta e furia dal miliardario rischia di buttare via anni di riconoscimento del nome e logo di Twitter e non sarà di certo l'antidoto ai tempi tumultuosi affrontati dall'azienda dall'acquisto da parte di Musk.

La scelta del nuovo logo sembra, piuttosto, espressione della volontà dell'imprenditore miliardario di rafforzare il marchio attorno al suo impero. Musk, infatti, ha usato ripetutamente la lettera X nelle sue aziende. Nel 1999 ha co-fondato x.com come banca online, poi trasformata in PayPal. Nel 2017 ha riacquistato il dominio da PayPal, affermando che aveva un "valore sentimentale" e ora è reindirizzato a Twitter. Un'altra delle sue aziende, la Space Exploration Technologies Corporation, è comunemente nota come SpaceX.

Ma la decisione di ribattezzare Twitter come X potrebbe essere complicata dal punto di vista legale: la X è ampiamente utilizzata e citata nei marchi commerciali, e aziende come Meta e Microsoft hanno già diritti di proprietà intellettuale sulla stessa lettera.

04/05/2023

Microsoft lancia in anteprima il suo strumento di design alimentato da intelligenza artificiale, Designer.

Microsoft Designer è un’applicazione web che permette di creare design per presentazioni, poster, cartoline digitali, inviti, grafiche e altro ancora da condividere sui social media e altri canali.

Lo strumento utilizza contenuti generati dagli utenti e dalll’intelligenza artificiale di OpenAI.

Potete utilizzare Microsoft Designer collegandovi al sito ufficiale https://designer.microsoft.com/

oppure aprendo la barra laterale del Browser di Microsoft Edge ed avviando la web app dedicata.

07/02/2023

Intelligenza Artificiale, cos'è ChatGPT? Microsoft investe 10mld

Che cos'è un chatbot? È un programma che conversa e interagisce con gli utenti, imparando e quindi evolvendosi grazie a queste conversazioni, per ora sostenute per testi e immagini, non ancora a voce.

Ecco perché Microsoft ci metterà tanti soldi: vuole farne un partner perfetto per Bing, il suo motore di ricerca schiacciato, come tutti gli altri, dallo strapotere di Google.

Video tratto da Sky tg24
https://video.sky.it/news/economia/video/intelligenza-artificiale-microsoft-investe-10mld-in-chatgpt-804729

26/08/2022

Da Google un robot per usi generici capace di “ragionare”.

Google ha svelato un robot per usi generici che esegue compiti ambigui che richiedono un ragionamento, del tipo: “ho versato il mio drink, puoi aiutarmi?”. Un avanzamento sui comandi brevi e semplici che i robot in genere seguono.

Il progetto porta l’azienda più vicino allo sviluppo di robot per le attività quotidiane rispetto ai robot industriali che popolano le fabbriche. I ricercatori sperano anche di migliorare i modelli linguistici per renderli utili per la distribuzione nel mondo fisico.

Come funziona il robot di Google
Il robot di Google suddivide un’attività richiesta in piccoli passaggi e determina il mezzo migliore e più veloce per svolgerla. Il bot utilizza sensori audio e visivi per navigare autonomamente in uno spazio e identificare elementi e aree rilevanti per il comando.

Le capacità linguistiche dei robot sono state sviluppate utilizzando una varietà di siti, tra cui Wikipedia e i social media, consentendo loro di interpretare i comandi vocali e rispondere di conseguenza.

Svelato ai giornalisti all’inizio di agosto, il robot è stato annunciato come una svolta nella creazione di bot multiuso facilmente controllabili.

“I nostri robot sono dotati di un mix di diverse telecamere e sensori per catturare il mondo che li circonda”, ha scritto Everyday Robots in un blog. “Utilizzando una combinazione di tecniche di apprendimento automatico come l’apprendimento per rinforzo, l’apprendimento collaborativo e l’apprendimento dalla dimostrazione, i robot hanno costantemente acquisito una migliore comprensione del mondo che li circonda e diventano più abili nello svolgere le attività quotidiane”. Come con altri robot intelligenti, si aspettano preoccupazioni sulla privacy e la sicurezza degli utenti. Google si dice consapevole di questi fattori, mentre sta sviluppando ulteriormente i robot.

06/07/2022

📈 CRESCITA DEL MERCATO DIGITALE

Il mercato digitale nel 2021 è tornato a crescere, grazie alla ripresa dell'economia e alla spinta significativa ai progetti di digitalizzazione che ha riguardato tutti i settori.

La crescita è stata del 5,3%, per un valore complessivo di 75,3 miliardi di euro.

E' quanto emerge dal rapporto annuale di Anitec-Assinform sull'andamento del digitale in Italia, condotta in collaborazione con NetConsulting cube.

A crescere, nel corso del 2021, sono stati quasi tutti i settori del mercato digitale. I Dispositivi e Sistemi hanno registrato un incremento del 9,1%, per un valore di 21,1 miliardi di euro, evidenziando un'accelerazione dovuta principalmente alle vendite dei personal computer e degli apparecchi televisivi.

Per quanto riguarda i comparti dell'Information Technology, il segmento del Software e Soluzioni Ict ha chiuso il 2021 a quota 8,1 miliardi di euro con una crescita dell'8%, i Servizi Ict hanno raggiunto nel 2021 i 13,6 miliardi di euro e segnato una crescita complessiva del 7,6%, dovuta alla ripresa degli investimenti nei servizi di System Integration, per effetto dei progetti di digitalizzazione, che sono tra i principali driver dei piani industriali delle maggiori aziende in tutti i settori, e un'ulteriore importante crescita dei servizi di Cloud Computing e Cybersecurity.

Continuano invece i trend negativi dei Servizi di Rete Tlc (-3,3%). Da segnalare la ripresa del segmento dei Contenuti Digitali (+8,7%), trainati principalmente dal ritorno agli investimenti pubblicitari su piattaforme internet. Nel 2022 il mercato è previsto ancora in crescita, sebbene in rallentamento rispetto a quanto registrato nel 2021, con un aumento del 3,6%.

Fonte: Ansa - Anitec-Assinform

05/07/2022

LE CRYPTO NEL MONDO REALE

Vi presentiamo un video interessate pubblicato sulla pagina "Bitcoin Training" dove vi viene mostrato l'utilizzo e la diffusione a El Salvador della criptovaluta più famosa.

Cina, basta con Windows e produttori occidentali. Nei prossimi due anni 50 milioni di nuovi PC utilizzeranno Linux 15/05/2022

🚨 LINUX vs WINDOWS 🚨

🖥 La pubblica amministrazione centrale dovrà sostituire, entro due anni, tutti i PC con a bordo Windows.

🐧 I nuovi dispositivi utilizzeranno Linux, e saranno di produttori cinesi. Si parla di oltre 50 milioni di PC...

Cina, basta con Windows e produttori occidentali. Nei prossimi due anni 50 milioni di nuovi PC utilizzeranno Linux La pubblica amministrazione centrale dovrà sostituire, entro due anni, tutti i PC con a bordo Windows. I nuovi dispositivi utilizzeranno Linux, e saranno di produttori cinesi. Si parla di oltre 50 milioni di PC

Timeline photos 08/05/2022
26/04/2022

Il miliardario Elon Musk acquista Twitter per ''garantire la libertà di parola''

Quanto vale la ''libertà di parola"? Per Elon Musk anche 44 miliardi di dollari. Tanti ne ha spesi il patron di Tesla per acquisire Twitter, il gigante dei social media, che - secondo il miliardario - non è stato all'altezza del suo potenziale.

In un tweet, l'uomo più ricco del mondo ha scritto: "Spero che anche i miei peggiori critici rimangano su Twitter, perché questo è ciò che significa la libertà di parola".

Con la chiusura dell'accordo, prevista entro il 2022, Twitter si appresta a lasciare Wall Street e a diventare una società privata interamente controllata da Musk, che deve ancora definire nel dettaglio piano industriale e strategie della piattaforma social.

08/11/2021

IBM: un nuovo software di intelligenza artificiale aiuta le imprese a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e ad affrontare i rischi climatici.

IBM presenta una suite di software di intelligence ambientale che sfrutta l’intelligenza artificiale per aiutare le organizzazioni a prepararsi e rispondere ai rischi meteorologici e climatici che possono causare interruzioni nelle attività, fornendo al contempo strumenti utili a valutare più facilmente il proprio impatto sul pianeta e ridurre le complessità legate all’adempienza alle normative ambientali e al reporting.

Le imprese di tutto il mondo affrontano sempre più spesso danni ai propri asset correlati ai cambiamenti climatici, interruzioni nella supply chain e nelle operazioni commerciali, nonché crescenti aspettative da parte di consumatori e investitori ad assumere sempre più un ruolo di guida nel rispetto degli obblighi ambientali. Le condizioni meteorologiche estreme, il fallimento delle iniziative per il clima e i danni ambientali causati dall’uomo sono stati citati come le tre principali fonti di rischio per le imprese nei prossimi dieci anni nel “Global Risks Report 2021” del World Economic Forum.

Le aziende hanno bisogno di avere informazioni ambientali utili per affrontare queste sfide, ma i metodi attuali sono macchinosi e complessi e richiedono un lavoro manuale intenso, competenze in materia di clima e data science, e potenza di calcolo.

Si tratta di una soluzione SaaS progettata per aiutare le organizzazioni a:

Monitorare eventi ambientali potenzialmente dannosi come condizioni meteorologiche avverse, incendi, inondazioni e cattiva qualità dell’aria e inviare avvisi su eventuali rischi quando rilevati;

Prevedere il potenziale impatto del cambiamento climatico e delle condizioni meteorologiche in tutta l’organizzazione aziendale utilizzando data analytics per valutare il rischio climatico;

Acquisire informazioni su potenziali interruzioni operative e definire le priorità nei processi di mitigazione e risposta agli eventi;

Misurare e compilare report sulle iniziative ambientali e rendere operativa la gestione delle emissioni di carbonio, riducendo al contempo questo onere sui team di procurement e operations.

La Suite fornisce insight ambientali dettagliati tramite API, dashboard, mappe e avvisi che possono aiutare le aziende ad affrontare sia le sfide operative immediate sia la pianificazione e le strategie a lungo termine. Ad esempio, potrebbe aiutare le aziende del retail a prepararsi a gravi interruzioni nelle spedizioni o nell’approvvigionamento dei prodotti dovute alle condizioni meteorologiche, oppure supportarle nel considerare i rischi ambientali nella fase di individuazione di nuove sedi per i magazzini.

Le società del settore energy e utility potrebbero determinare con maggiore precisione dove tagliare la vegetazione attorno alle linee elettriche o quali delle loro risorse critiche potrebbero essere più a rischio di incendi causati dagli effetti del cambiamento climatico. Con la Suite, inoltre, le imprese del commercio, come le catene dei supermercati, potrebbero ottenere un quadro più chiaro di come i sistemi di refrigerazione contribuiscono alle emissioni complessive di gas serra e individuare le sedi in cui è prioritario apportare dei miglioramenti.

06/10/2021

Arriva Astro, il robot di Amazon che sorveglia la casa e fa il maggiordomo.

Si chiama Astro il nuovo robot di casa Amazon. Un nome che rende onore alla passione per lo spazio del fondatore dell’azienda che, al ritmo di crescita attuale, fra sette anni, secondo recenti stime, avrà un fatturato pari al Pil italiano di oggi.

L’accordo tra Amazon e Disney resort
La killer application iniziale di Astro potrebbe chiamarsi Disney resort. Amazon e Disney hanno firmato infatti un’intesa per inserire il robottino negli hotel e farlo diventare un fedele assistente mobile di Alexa.

Il progetto prevede anche l’interazione a pagamento di Astro con i personaggi della Disney, che da tempo cerca di arricchire la sua offerta di parchi a tema con forme di interattività. Astro si muove su tre ruote e sfoggia due occhioni desiderosi di affetto, fa compagnia a cani e persone e porta la birra fresca alla padroncina seduta sul divano. È capace infatti di trasportare pesi fino a 2 kg.

Tra le funzioni di Astro c’è anche la sorveglianza domestica. Il robot è infatti dotato di un periscopio – gestito dall’app dello smartphone – che esce dal corpo, si alza e trasmette le immagini dell’ambiente circostante. Può perfino azionare una sorta di allarme se riscontra segnali di intrusioni sospette in casa, come rumori di vetri rotti, oppure se percepisce nell’aria monossido di carbonio. Lo schermo touch di Astro, che misura 10 pollici, è identico ad Amazon echo show e può ruotare a 360°.

18/07/2021

Microsoft ha annunciato la nuova versione del proprio sistema operativo: Windows 11.

Di seguito alcune delle caratteristiche principali:

Microsoft ha modernizzato il design e l’esperienza utente in Windows 11, partendo dal nuovo pulsante Start e dalla barra delle applicazioni fino ad arrivare a ogni suono, carattere e icona.

I nuovi layout Snap, i gruppi Snap e i desktop di Windows 11 semplificano il multitasking e l’organizzazione di Windows.

La nuova integrazione di Teams direttamente nella barra delle applicazioni permette di connettersi istantaneamente via messaggi, chat, voce o video con chiunque, su Windows, Android e iOS.

Windows 11 regala la migliore esperienza di gioco per PC, offrendo Auto HDR, Direct Storage e l’accesso all’app Xbox per giocare ai grandi titoli presenti su Xbox Game Pass.

Widgets è un nuovo feed personalizzato abilitato dall’AI, che consente di visualizzare contenuti su misura direttamente sul proprio desktop. Per gli sviluppatori e gli editori, Widgets apre nuove opportunità all’interno di Windows per offrire contenuti personalizzati.

Il nuovo Microsoft Store rappresenta il punto di accesso unico e affidabile per app e contenuti, creando un ecosistema più aperto per gli sviluppatori e i creator e garantendo un’esperienza più veloce e sicura per i professionisti IT.

Windows 11 sarà disponibile sui nuovi PC e attraverso un aggiornamento gratuito per i PC Windows 10 idonei entro la fine di quest’anno.

La Ultraram è la memoria universale: veloce quanto la DRAM e non volatile come la flash 02/04/2021

🚀🚀🚀ARRIVA L'ULTRARAM🚀🚀🚀
La memoria più veloce di sempre

La sua particolarità è quella di avere la velocità della RAM dinamica (DRAM) e di essere in grado di conservare permanentemente i dati come una memoria flash. Per riuscirci, la Ultraram ha scomodato la fisica quantistica...

La Ultraram è la memoria universale: veloce quanto la DRAM e non volatile come la flash Uno studio britannico ha condotto verifiche sperimentali della memoria Ultraram, che si serve della meccanica quantistica per avere la velocità delle DRAM e conservare i dati come nelle memorie flash.

Xiaomi ha creato la lente liquida: può diventare una macro o un tele. Che rivoluzione 01/04/2021

XIAOMI E LA PRIMA LENTE LIQUIDA!

L’azienda cinese infatti è pronta a mostrare il primo smartphone con fotocamera che fa uso di quella che sarebbe la prima lente liquida al mondo.

Una lente che non ha nulla a che fare con le lenti “free form” usate oggi da molti produttori: siamo infatti davanti ad un elemento capace di cambiare forma meccanicamente ed elettronicamente in seguito ad uno stimolo...

Xiaomi ha creato la lente liquida: può diventare una macro o un tele. Che rivoluzione Xiaomi ha annunciato che tra qualche giorno presenterà il primo dispositivo dotato di una lente liquida. Davanti ad un solo sensore è presente una lente capace di cambiare forma in seguito ad uno stimolo elettrico. Potrebbe essere una vera rivoluzione per questo settore.

06/03/2021

Con Microsoft Mesh le riunioni in smartworking si fanno con gli ologrammi.

La nuova piattaforma permette di usare avatar, ma l'obiettivo è di arrivare alla "holoportation".

Microsoft lancia Mesh, la nuova piattaforma per effettuare videochiamate e riunioni in realtà mista (XR), che unisce realtà virtuale e realtà aumentata. Una specie di “Teams del futuro”, che al momento prevede di usare avatar in realtà virtuale. Ma l’obiettivo è la “holoportation”, veri e propri ologrammi in realtà mista per parlare a distanza come se si fosse nella stessa stanza.

Solo qualche anno fa, un lockdown come quello che stiamo vivendo avrebbe avuto un impatto ancora maggiore sulle aziende. Fare chiamate vocali invece che videoconferenze avrebbe complicato l’interazione. Ma con la nuova piattaforma Microsoft Mesh, si può fare ancora meglio delle videochiamate.

Il futuro dello smartworking è in realtà mista.

Microsoft punta sui propri visori HoloLens per la realtà mista, ma non vuole limitarsi a lavorare sul proprio hardware. Come ci ha abituato per tutti i prodotti software dell’azienda negli ultimi anni, vuole rendere accessibile Microsoft Mesh al più vasto numero di PC e smartphone collegati con un qualsiasi visore VR..

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25/12/2020
Elon Musk: "Vendo le mie proprietà per creare una città su Marte" 08/12/2020

PORSI SEMPRE NUOVI OBBIETTIVI!

I sogni di Elon Musk sono rivolti allo spazio, nel suo futuro si pone obiettivi impensabili: raggiungere Marte con Space X, costruire una città sul pianeta rosso, potenziare l’intelligenza umana con Neutralink...

Elon Musk: "Vendo le mie proprietà per creare una città su Marte" Il presidente di Tesla a Repubblica: "Faccio sul serio. Fra 4-6 anni il primo uomo sul pianeta rosso, fra 2-3 andrò nello spazio"

Nuove terapie anti-Covid: esperimento grazie a un supercomputer italiano 07/12/2020

UN SUPER COMPUTER PER BA***RE IL COVID-19

L’obiettivo di "EXSCALATE4COV" è la selezione delle molecole più valide per contrastare l’attuale epidemia e l’individuazione dei farmaci più sicuri e per il trattamento immediato della popolazione già infetta, a cui seguirà l’individuazione di molecole capaci di inibire la patogenesi del coronavirus per contrastare i contagi futuri...

Nuove terapie anti-Covid: esperimento grazie a un supercomputer italiano Nuove terapie anti-Covid: esperimento record grazie a un supercomputer italiano. E' HPC5 di Eni che ha testato 1 milione di molecole

27/10/2020

Coprifuoco e smart working: il mondo è sempre più social

Tra timori di lockdown, coprifuoco, smart working e scoperta dell’e-commerce, il mondo (non solo l’Italia) diventa sempre più social e così We Are Social, agenzia che si definisce “socially-led creative agency”, fa il punto sull’ultimo trimestre in cui si attesta che gli utenti social hanno superato i 4 miliardi, con un più 12% sui tre mesi precedenti e che il tempo speso online si avvicina alle 7 ore con un +15 minuti nell’ultimo trimestre (luglio-ottobre) e, di queste, ben 2 ore e mezzo sono dedicate ai social. In grande crescita Instagram, che si avvia a superare wechat.

A guidare la classifica dei social più usati rimangono Facebook, Yotube e Whatsapp. Trema invece Tik Tok, bannata in India e in forse negli States, potrebbe perdere parecchia influenza e invece risale Snapchat (guarda caso) grazie all’India.

In attesa di avere un quadro più ampio We Are Social si lancia in qualche previsione per il 2021.

Comportamenti di ricerca in evoluzione. Infatti, se ormai “googolare” è la norma per qualsiasi cosa, dal film che non ricordiamo al prodotto dei nostri sogni, secondo We Are Social, andremo oltre, con ricerche sempre più accurate, soprattutto quando si tratta di investire denaro in prodotti e servizi e, quando la parola scritta non darà i risultati sperati, ci verranno sempre più in aiuto le ricerche con immagini e gli assistenti vocali, entrati ormai in molte case.

Ribilanciamento delle demografiche online. L’arrivo dei silver e anche di qualche longevo sul web, complice anche l’epidemia, apre le porte alla creazione di una gamma di proposte nuove in termini di servizi, device e prodotti. Un ripensamento che può essere stato velocizzato dal Covid19 ma che di fatto, in Italia, che vanta una popolazione sempre meno giovane, può rappresentare una vera miniera d’oro. La sfida sarà quella di trovare un linguaggio e una proposta adeguata agli interessi di questa fascia di popolazione.

Ulteriore globalizzazione dell'ecommerce. Crescono anche in Occidente i siti web asiatici, dal big Alibaba con il suo marketpalce AliExpress al favorito dalle ragazzine Shein e, per We Are Social, la crescita non si fermerà qui. La globalizzazione dell’e-commerce, complice una logistica sempre più smart, alzerà l’asticella della competizione e fatto salvo le economie di scala verrà premiato chi saprà creare offerte uniche ed esperienze di acquisto differenziate.

Realtà aumentata utile. Se ne parla da un sacco di tempo, ma per ora l’offerta è sempre stata più votata a stupire che a rendersi utile: le restrizioni cui sono soggetti i negozi fisici probabilmente daranno una spinta maggiore alla nascita di nuovi servizi a realtà aumentata. Probabile, dunque che nel 2021 vedremo un cambio di passo.

La prossima innovazione disruptive. Non saranno gli occhiali smart e nemmeno un qualsiasi smart device pensato per la casa. Secondo wearesocial, il vero “disruptor” sarà qualcosa di totalmente nuovo e inaspettato. Stiamo a vedere!

14/08/2020

Tribalismo, l’individualità è out, i social diventano tribù
Ci si unisce per cause, credo, interessi, humor e stili di vita

Credevamo che i social fossero l’emblema della superficialità e dell’individualismo, invece pare stia succedendo esattamente il contrario. Siamo troppo soli e ne soffriamo, meglio stare insieme e fare nuove tribù, autentiche però.

Anche le differenze fra generazioni (gen Z, Millennials eccetera) si affievoliscono, idem lo strato sociale di appartenenza. Tik tok per teenagers? Facebook per anziani e instagram per i brand? Non è più il mezzo che fa la differenza, è la tribù a cui si vuole appartenere e con cui si vogliono condividere i temi che si hanno più a cuore.

Motore del cambiamento pare essere la spiccata solitudine di chi frequenta i social, inasprita dal passato lockdown ma anche tipica di chi vive nelle metropoli e passa il tempo con gli occhi sugli schermi, così come le delusioni cocenti sperimentate sui social fino ad oggi. Siamo alla ricerca di appartenere a nuove tribù-comunità con principi e interessi comuni, veri seppure online. Nuovi gruppi misti di giovani e vecchi, uomini, donne, no gender, ricchi e meno ricchi si uniscono in modo sincero partecipando a temi sociali, cause in cui si crede, interessi, senso dell’ironia e stili di vita. Una sorta di neo-tribalismo brilla nelle maglie dei social network intrise di sponsor nascosti, trappole e fake dando nuovo smalto e soprattutto nuove occasioni di affari ai brand.

“L’individualità si è svuotata, i consumatori non vogliono più essere classificati per età, genere o secondo altri parametri demografici. Preferiscono essere fedeli a singole tribù unite da interessi comuni, principi, cause politiche, stili di vita condivisi o un particolare tipo di sense of humor e perfino ai brand”, spiega Armida Ascano, Chief Insights Office di TrendHunter.

Nonostante i social media esistano da quasi 20 anni, ancora si discute sul loro valore nella società. Sottolinea Ascano: “Da una parte le critiche che condannano l’uso dei social considerandone i potenziali danni alla salute mentale di chi ci passa le ore, allo stesso modo però tali piattaforme offrono spazio alle voci emarginate e, in qualche modo, consentono a chiunque di avere spazio e aderire a ciò che più gli piace. La possibilità di pubblicare, di mettere un "mi piace", ritwittare e salvare ciò che è in sintonia con se stessi dà un senso di auto consapevolezza e la sensazione di avere un'identità più curata, un sé più autentico”.
A fronte del cambiamento in atto gli influencer classici perdono appeal giorno dopo giorno, idem gli avatar comandati dall’intelligenza artificiale, attesta il focus pubblicato da TrendHunter magazine.

Allora come giustificare il successo globale degli influencer completamente artificiali del calibro di Lil Miquela, modella-cantante immaginaria apparsa sulla scena di instagram nel 2016, progetto artistico ed esperimento sociale, amatissima nell’ambito fashion, conta 2.6 milioni di followers e un bel bottino di sponsor come Prada, Diesel, Moschino (al netto dei messaggi al vetriolo che la attaccano)? Risponde l’analista di TrendHunter: “Esempi del genere metterebbero in discussione la nuova definizione di autenticità nell'era dei social media, in realtà alle spalle di Miquela c’è un grosso lavoro di ricerca che la rende autorevole, credibile e i giovani che amano l'aspetto artistico della moda di fascia alta apprezzano anche la mistificazione di un influencer iperreale dell’IA a patto che sia frutto di una combinazione di ricerca, opera di un team competente e onesto, con perfino una punta di umiltà”.

Piuttosto i consumatori esperti riconoscono perfettamente i post mal eseguiti dagli influencer di turno in carne ed ossa (nonostante le promesse di autenticità e onestà sbandierate negli hashtag) per quello che sono in realtà ovvero annunci pubblicitari con sbirciatine nella vita reale del personaggio. Ogni o su Instagram con sottotitoli in malafede crea una distanza molto maggiore tra gli influencer e i loro follower. “Il successo di un brand ora dipende interamente dalla capacità di connettersi con una specifica tribù di consumatori in modo genuino, - spiega l’analista. - Un passo falso verso la stessa tribù che ha eletto l'influencer allo status del momento vale l’abbandono. Il tribalismo parla all'umanità dei consumatori alla ricerca del loro gruppo di appartenenza”.

Non mancano i primi esempi di brand che attraggono le nuove tribù su principi sociali, adattando i loro prodotti e servizi prima di commercializzarli. Il report cita come emblematico il progetto di ricerca One Shared House 2030, prodotto da Space 10 e IKEA. Unendo architettura, co-living, pianificazione urbana e temi sociali e politici, affronta a tutto tondo i problemi associati alla vita in città, come gli alti costi degli affitti e l'isolamento sociale. Per soddisfare meglio le esigenze dei potenziali residenti, gli ideatori del progetto hanno creato un sondaggio online sulle preferenze in ambito di abitabilità, assistenza per l’infanzia, condivisione degli spazi, come co-working, cucine e giardini per la comunità interessata. “One Shared House, punta ad adattarsi ai bisogni ‘tribali’ di come viviamo oggi e dimostra come i brand possano creare nuove opportunità facendo affari, - precisa Ascano.

L’attenzione alle connessioni interpersonali è il cuore del nuovo business e le tribù possono essere costruite attraverso esperienze di marketing pop-up che uniscono le persone, app che danno la priorità alle interazioni tra i fan del marchio o persino iniziative di creazione di relazioni interne all'interno delle aziende. “Quando il tribalismo viene utilizzato per contrastare l'isolamento cronico dei consumatori, crea opportunità che possono avvantaggiare sia l'azienda che l'individuo. Quando i marchi creano comunità che consentono alle persone di scoprire un nuovo terreno comune e di ramificarsi dalle loro tribù preesistenti, diventano più che entità aziendali: diventano catalizzatori contro la solitudine”, si legge nel focus.

30/07/2020

Samsung svela l’era del 6G: iperconnessione e realtà virtuale

La tecnologia 5G sta sempre di più entrando a far parte del mondo tecnologico, con le varie aziende del settore che ormai ne sono tutte dotate. Nemmeno il tempo di arrivare alla sua affermazione, che già sono partiti i lavori di sviluppo del prossimo step, il 6G. Nonostante questi progetti siano ancora in fase embrionale, Samsung in queste ore ha diramato un documento nel quale ha spiegato come cambierà il mondo quando si arriverà a quest’ulteriore sviluppo, delineando uno scenario a dir poco futuristico dominato da iperconnessione e realtà virtuale.

Entrando nel merito del testo, con l’introduzione del 5G si potranno avere numerose applicazioni nel settore della domotica, in quello del cosiddetto Internet delle Cose, nelle città smart e nelle automobili connesse. Questi aspetti sono destinati a diventare ancor più centrali quando si verificherà il passaggio al 6G in cui – secondo le previsioni di Samsung – gran parte della vita quotidiana ruoterà intorno alle connessioni e alle attività digitali o basate sul ricorso all’Intelligenza Artificiale.

L’azienda sudcoreana ha aperto le sue riflessioni ricordando che ormai le «comunicazioni wireless» si stanno diffondendo negli ambiti più disparati, andando a toccare non solo la connessione degli esseri umani, ma anche quella dei dispositivi materiali. Di conseguenza, sta diventando sempre di più un punto di riferimento imprescindibile per la vita di tutti i giorni e anche nel sociale. Nel frattempo, il costante sviluppo delle nuove tecnologie come la robotica o l’Intelligenza Artificiale, permetteranno di abbattere altre barriere per quanto concerne la tecnologia di alto livello che darà il via ad una serie di cambiamenti epocali.

Samsung ha sottolineato che quando si arriverà all’affermazione del 6G si assisterà a delle profonde trasformazioni che riguarderanno in particolare quattro aspetti: «Macchine connesse, uso dell’IA per le comunicazioni wireless, apertura delle comunicazioni mobili e maggiore contributo per il raggiungimento degli obiettivi sociali». Saranno queste le basi che condurranno verso un graduale ma nemmeno troppo lontano cambiamento delle abitudini e degli stili di vita di tutto il mondo.

La tecnologia 5G e la Seconda Guerra Fredda

Questa rivoluzione tecnologica comincerà a manifestarsi entro il prossimo decennio, quando si assisterà innanzitutto ad un notevole incremento delle macchine connesse. Secondo il colosso sudcoreano, infatti, il wireless e il 6G la faranno da padroni per quanto riguarda veicoli, robot, elettrodomestici, automobili, ma anche sensori intelligenti per le infrastrutture o automazione dei macchinari industriali. La previsione che però lascia un pizzico di inquietudine, è quella secondo cui nel giro dei prossimi anni si andrà incontro non solo ad un aumento dei dispositivi connessi, ma soprattutto ci sarà un ulteriore salto di queste macchine che diventeranno «dominanti delle comunicazioni 6G». In altre parole, se le proiezioni di Samsung dovessero essere realistiche, non ci sarebbe più l’essere umano al centro del progresso tecnologico ma le macchine stesse.

La società asiatica ha anche elencato i servizi che diventeranno disponibili nel momento in cui partirà l’era del 6G. Si tratta nello specifico di trea campi: Truly Immersive XR, High-Fidelity Mobile Hologram e Digital Replica. Nel primo caso si parla di eXtended Reality, ossia una realtà estesa che, stando a quanto riportato da Samsung, comprende in sé quelle che oggi conosciamo come realtà aumentata, realtà virtuale e realtà mista. ll documento sottolinea che questo comparto già da un po’ di tempo è oggetto di studi e attività di sviluppo, poiché interessa e può essere applicato a diversi settori «tra cui l’intrattenimento, la medicina, la scienza, l’istruzione e le industrie manifatturiere».

Passando al secondo ambito, esso fa riferimento a tutti quei dispositivi che consentono di ricorrere ad espressioni facciali o gesti tramite un display olografico: «Il contenuto da visualizzare – riporta il colosso di Seul – può essere ottenuto mediante tecniche di acquisizione, trasmissione e rendering 3D in tempo reale».

Il vero stravolgimento del 6G sarà però il , ossia il gemello digitale. Grazie al perfezionamento dell’Intelligenza Artificiale e dei sistemi di comunicazione, si riuscirà a «replicare entità fisiche», tra le quali rientrano non solo persone, ma anche oggetti, dispositivi e pure luoghi in un mondo virtuale. Dunque, con l’introduzione del suddetto gemello digitale, si riuscirà ad osservare la realtà attraverso il virtuale «senza vincoli temporali o spaziali».

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